ITALIA OGGI – 13.10.2000

Gli schemi di direttiva del Sindaco e del Direttore Generale necessari per adeguarsi al dlgs 267/2000

CAMBIANO I RIFERIMENTI ALLE NORME

Con l’entrata in vigore del Tuel si devono aggiornare gli atti

Pagina a cura DI ALBERTO BARBIERO

L’entrata in vigore del Testo unico degli enti locali richiede la necessaria adozione di atti chiarificatori in ordine all'applicazione del nuovo quadro normativo di riferimento per comuni e province.

La necessità risulta di tutta evidenza in ragione dell'ampiezza delle previsioni precettive del dlgs n. 267/2000 e, soprattutto, in base alle varie innovazioni da esso introdotte.

Il profilo senza dubbio più delicato appare quello del riparto delle competenze tra dirigenza e organi politici, con riferimento particolare a quelle della giunta: una molteplicità di atti a forte valenza gestionale-provvedimentale, in precedenza approvati dall'organo esecutivo grazie alla sua competenza generale e residuale anche per atti dei funzionari dirigenti, non sono ora più sottoponibili al vaglio dello stesso organo, in ragione della combinazione tra l'art. 48, comma 2 (che gli attribuisce l'adozione di atti di governo) e l'art. 107 del dlgs n. 267/2000.

In questa vasta area d'azione rientrano atti particolari, come l'approvazione dei progetti definitivi ed esecutivi per opere pubbliche, la nomina delle commissioni di gara e di concorso, la classificazione delle industrie insalubri, una notevole serie di provvedimenti di natura contabile. Oltre a tale aspetto, il Tuel ha un impatto rilevantissimo anche sulle dinamiche istituzionali (ruoli degli organi di direzione politica e scelte strategiche per l'ente), sui processi organizzativi, sulle procedure amministrative.

Alfine quindi di consentire lo sviluppo di comportamenti omogenei e, da subito, coerenti con la nuova normativa (soprattutto con attenzione al delicato tema delle competenze) le due principali figure di riferimento dell'ente locale (sindaco o presidente della provincia e direttore generale) possono., nell'ambito dei rispettivi poteri di direttiva, emanare specifiche linee-guida: l'uno in qualità di capo dell'amministrazione, l'altro in ragione del ruolo di riferimento per la dirigenza e per i responsabili di servizio.

Tale complesso di indicazioni (di natura funzionale e operativa) può risultare utilissima chiave di lettura delle problematiche maggiormente complesse, tra le quali rientrano anche la disapplicazione di normative (regolamentari) confliggenti o la costituzione di impegni su più esercizi, comunque nell’ambito del bilancio pluriennale.

Si propongono due schemi di direttiva

 

(Nota: spiace dover constatare che Alberto Barbiero ha "dimenticato" che esiste anche la figura del Segretario Comunale o Provinciale mentre, in moltissimi Enti Locali, manca quella del Direttore Generale. Carlo Saffioti)

 

:COMUNE DI _

PROVINCIA DI -

Oggetto: Direttive per la corretta applicazione del dlgs n. 267/2000 (Testo unico ordinamento enti locali) in ordine all'evoluzione del quadro normativo e funzìonale di riferimento, al riparto delle competenze e alle dinamiche istituzionali dell'ente.

IL SINDACO

Premesso:

- che in data odierna entra in vigore il dlgs 18 agosto 2000, n. 267, nel quale sono riportate le principali disposizioni di riferimento per l'attività e I organizzazione dell'ente locale;

- che /'art. 50 del sopra richiamato dlgs n. 267/2000 (Tuel) definisce il ruolo del sindaco e ne delinea le attribuzioni specifiche quale capo dell'amministrazione;

-che varie disposizioni del Tuel ne evidenziano il ruolo di promotore dell'azione del comune, con riguardo allo sviluppo delle funzioni istituzionali;

- che l'art. 50, comma 2 dello stesso decreto costituisce riferimento sostanziale per la possibile emanazione di direttive finalizzate a garantire il buon funzionamento dell'amministrazione comunale;

Considerato:

- che l’importanza del complesso di elementi normativi contenuti nel dlgs 267/2000 deriva anche dalla sua incidenza, in termini innovativi, su molteplici profili inerenti all'attività, l'assetto istituzionale e le dinamiche di relazione tra organi e dirigenza nell'ente locale;

- che in forza di tale impatto della nuova normativa sulla vita del comune, in relazione all'esercizio delle funzioni, alle dinamiche istituzionali ed al riparo di competenze tra organi politici e Dirigenza/responsabili di servizio risulta opportuno definire una serie di linee di direttiva, finalizzate ad assicurare la corretta attuazione del Tuel in sede di prima applicazione;

Visto /'art. - dello Statuto

DISPONE/DECRETA

1. di emanare, quale capo dell'amministrazione, in relazione all'attuazione del dlgs n. 267/2000 in sede di prima applicazione, specifiche linee di direttiva, riportate nell'allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di stabilire che, entro-15 giorni dalla data di adozione del presente atto, sia costituita apposita conferenza operativa con il direttore generale ed i responsabili di servizio dell'Ente, finalizzata a rilevare gli effetti della prima aplicazione.del Tuel;

3. di stabilire che il direttore generale riferisca quanto al punto 2, al fine di consentire la definizione di adeguate strategie di sviluppo dell'azione dell'Ente locale sotto il profilo della pianificazione strategica e delle dinamiche istituzionali.

ALLEGATO A

1. Evoluzione del quadro normativo, funzionale e organizzativo.

1.1. L'entrata in vigore del dlgs n. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull’Ordinamento degli enti locali), di seguito individuato anche come Tuel, comporta la necessaria attivazione di una verifica della coerenza del quadro normativo regolante le attività del comune con i nuovi riferimenti generali. Tale situazione costituisce presupposto per l’ingenerarsi di procedimenti di revisione dello Statuto e dei regolamenti, rispetto ai quali:

a) agli organi di direzione politica è chiesto di porsi in prospettiva di impulso e di proposizione innovativa;

b) ai responsabili di servizio è chiesto di effettuare le opportune verifiche, nonché di predisporre specifiche proposte di adeguamento. Agli stessi responsabili di servizio e agli operatori si richiede di rilevare quali norme risultano confliggenti con il Tuel e, conseguentemente, di valutarne la possibile disapplicazione, sino a ridefinizione della disciplina (per la quale gli stessi dovrebbero formulare proposte specifiche).

1.2. II novero delle funzioni del comune viene a essere evidenziato dal Tuel e conseguentemente rilancia il ruolo dell'amministrazione comunale come protagonista dell'attuazione effettiva del principio di sussidiarietà. II dlgs n. 267/2000 deve pertanto essere preso in considerazione come quadro di riferimento normativo strumentale per l’evoluzione funzionale (dettata dalla legislazione attuativa della legge n. 59/1997) del comune. In tale prospettiva si invitano i sigg.ri assessori a verificare tale profilo di impatto sulle linee programmatiche di propria competenza.

1.3- L'evoluzione del sistema-ente locale, conseguente all'entrata in vigore del dlgs n. 267/2000, comporta un'attenta rianalisi dell'assetto organizzativo, con particolare riguardo per l’ottimale esercizio delle funzioni attribuite o conferite, soprattutto alla luce del ruolo del comune come principale protagonista (in forza del principio di sussidiarietà) di tale sistema.

In tale prospettiva, si ritiene opportuno sollecitare l'attenzione dei sigg. assessori sullo sviluppo delle linee programmatiche per il mandato amministrativo con focalizzazione delle principali tematiche di trasformazione inerenti:

- L'assetto macro-organizzativo dell'Ente (organigramma, dotazione organica).

- La flessibilizzazione ulteriore di tale assetto (con l'adeguamento degli elementi di regolamentazione, in special modo per gli strumenti di gestione delle risorse umane).

2. Dinamiche istituzionali.

Le innovazioni dei profili inerenti alle dinamiche istituzionali dell'ente locale sono state riportate nel Tuel, con particolare riferimento per le linee programmatiche per il mandato amministrativo.

Tale profilo costituisce il perno attorno al quale ruota l'intero complesso di elementi di relazione e di definizione dei ruoli che interessa sindaco, giunta e consiglio.

Si invitano pertanto i sigg.ri assessori, anche alla luce di quanto previsto in relazione al riparto delle competenze, a migliorare e sostenere maggiormente i processi di elaborazione strategica e di verifica dello sviluppo dei programmi.

3. Riparto delle competenze. Il Tuel modifica in modo sostanziale le attribuzioni di giunta e dirigenza, con riferimento agli atti di gestione e ai provvedimenti amministrativi. A fronte di tale innovazione, si invitano i sigg.ri assessori a sviluppare azioni e comportamenti operativi in modo del tutto consono a tale ripartizione in ordine alla rappresentanza in giudizio, a fronte della necessaria costruzione di tale passaggio mediante normativa statutaria, si invitano i responsabili di servizio a produrre in fase istruttoria i provvedimenti di costituzione.

 

 

 

 

La direttiva del direttore generale

Comune di

Provincia di

Direttive per la corretta applicazione del dlgs 267/2000(Testo unico ordinamento enti locali) in ordine all’attività gestionale dei responsabili di servizio e agli sviluppi organizzativi dell'Ente.

Il DIRETTORE GENERALE

Premesso:

che in data odierna entra in vigore il dlgs 18 agosto 2000 n. 267 nel quale sono riportate le principali disposizioni di riferimento per l'attività e l'organizzazione dell’ente locale;

che l’art. 108 del suddetto decreto ridelinea le attribuzioni del direttore generale, comprendendo tra esse la supervisione della gestione dell'ente;

Considerato

Che il complesso di disposizioni del dlgs n. 267/2000 presenta profili di innovazione e di complessità del tutto rilevanti per l'impostazione dell'azione gestionale dei responsabili di servizio;

che al fine di consentire la corretta attuazione, in sede di prima applicazione, del Tuel, risulta necessario individuare una serie di linee di direttiva riferite a:

competenze dei responsabili di servizio e attività gestionale;

sviluppo e adeguamento delle procedure amministrative;

sviluppi organizzativi interni ai servizi/settori;

Visto l’art…….dello Statuto;

DISPONE

1 di definire, ai fini di garanzia dell'azione gestionale di servizio dell'Ente in sede di prima applicazione delle innovazioni normative dettate dal dlgs n. 267/2000, specifiche linee di direttiva, riportate nell'allegato A, parte integrante e sostanziale dei presente atto;

2. di stabilire che l'attuazione del dlgs n. 267/2000 sia soggetta a verifica, anche in ragione dello sviluppo di attività e interventi sulla base delle suddette linee di direttiva, entro…. giorni, a far data dal presente atto.

Data

11 Direttore generale

ALLEGATO A

Direttive per l'applicazione dei dlgs n. 267/2000 in ordine all'attività gestionale dei responsabili di servizio e agli sviluppi organizzativi dell'Ente.

1. Competenze dei responsabili di servizio ed attività gestionale

L'art. 107 del Tuel razionalizza e rafforza gli elementi attestanti l'esclusiva competenza dei Responsabili di servizio in ordine alla gestione.

Si invitano pertanto i responsabili di servizio a procedere:

a) a una rianalisi complessiva (censimento di verifica) delle tipologie di provvedimenti amministrativi e gestionali riportabili alla loro competenza alla luce dell'art. 107, commi 4 e 5 del Tuel (atti assegnati dalla normativa previgente in materia di autonomie locali o da normativa speciale a organi di direzione politica);

b) all'analisi di tutte le attività che, comportando l'adozione di atti di gestione o di provvedimenti amministrativi, siano ora interamente riconducibili alla competenza complessiva (procedimento/processo e provvedimento/atto finale) dei responsabili di servizio;

c) alla verifica del possibile contenzioso su atti amministrativi e di gestione, da rileggere alla luce dell'applicazione dei Tuel.

Si invitano i responsabili di servizio a tenere in considerazione il valore autorizzatorio dei bilancio pluriennale e, quindi, la possibilità, in relazione ad attività (per es. contrattuali) di costituire impegni di spesa compresi in tale ambito temporale, con proprie determinazioni.

Si invitano inoltre i responsabili di servizio a procedere alla nomina delle commissioni di gara o di concorso direttamente con proprie determinazioni.

In ordine ai progetti per lavori pubblici, risulta opportuno precisare che:

a) i progetti preliminari sono, in funzione della loro configurazione come elementi componenti della programmazione triennale, riportati alla competenza del consiglio;

b) i progetti definitivi ed esecutivi, stante la loro configurazione operativa-attuativa, sono da ritenersi, in sede di approvazione, di competenza dei responsabili di servizio.

2. Sviluppo e adeguamento delle procedure amministrative.

Alla luce delle innovazioni introdotte dal Tuel e dell'immediata precettività delle disposizioni in esso contenute, si invitano i responsabili di servizio ad adottare specifici provvedimenti per:

a) l'adeguamento immediato dei riferimenti normativi negli atti prodotti dai ServizVSettori cui sono preposti;

b) la revisione sostanziale delle procedure amministrative, in ragione dei nuovo riparto di competenze.

3. Sviluppi organizzativi interni ai servizi/settori.

In attesa degli eventuali adeguamenti dei regolamento sull'ordinamento degli uffici e del servizi, i responsabili di servizio sono invitati ad adottare ogni atto organizzativo utile a consentire ai serviz/settori cui sono preposti il corretto recepimento dell'innovato quadro normativo di riferimento.