ITALIA OGGI 11.1.01

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il regolamento sugli Uffici territoriali approvato martedì dal governo rilancia il ruolo dei prefetti

Fanno il pieno di competenze

Sostituiranno le prefetture e gli altri uffici periferici statali

DI GIANFRANCO DI RAGO

Al via la riorganizzazione dell'amministrazione periferica dello stato.

Scompaiono le prefetture e le appendici territoriali dei vari ministeri.

AL loro posto viene istituita un'unica struttura, l'Ufficio territoriale del governo (Utg), incardinata presso il ministero dell'interno.

Con il regolamento approvato martedì scorso dal consiglio dei ministri (si veda ItaliaOggi di ieri) vengono fissate le regole di funzionamento dei nuovi uffici.

Competenza.

Gli Utg avranno competenza generale e costituiranno la longa manus del governo sul territorio.

Essi, infatti, oltre a mantenere le attuali attribuzioni delle prefetture, saranno chiamati a svolgere, a livello territoriale, le funzioni e i compiti assegnati ai vari ministeri, nonché a curare l'esecuzione delle direttive del presidente del consiglio e dei ministri di volta in colta competenti.

Anche le altre amministrazioni dello stato, tuttavia, potranno avvalersi degli UTG ove ciò sia previsto da norme di legge o di regolamento.

Prefetti.

Titolari degli uffici saranno i prefetti, che dovranno guidarne le operazioni.

Questi ultimi mantengono tutte le attuali competenze, ma viene messo maggiormente in risalto il loro ruolo di coordinatori dell'attività statale periferica con quella svolta dagli enti locali.

I prefetti saranno chiamati a semplificare strutture e procedimenti, e potranno proporre al governo l'eliminazione di eventuali duplicazioni organizzatine e funzionali.

Il titolare dell'Utg del capoluogo regionale continuerà a ricoprire la carica di Commissario del governo e per l'espletamento delle proprie funzioni potrà avvalersi degli altri uffici provinciali.

Conferenza permanente per le amministrazioni statali periferiche.

Riprendono slancio gli organi collegiali istituiti a supporto dei prefetti.

I vecchi Comitati provinciali e metropolitani cambiano nome e acquistano nuove competenze.

Le Conferenze permanenti saranno presiedute dai prefetti, e vedranno la partecipazione necessaria dei responsabili delle strutture periferiche dello stato e degli enti pubblici nazionali, o comunque operanti nella provincia.

Resta, invece, soltanto eventuale la presenza dei rappresentanti degli enti territoriali e delle organizzazioni professionali e di categoria.

La Conferenza, articolata in più sezioni, delibererà a maggioranza assoluta. Essa potrà essere convocata anche dal capo del governo nonché, su richiesta, dal presidente della giunta regionale, da quello della provincia, ovvero dal sindaco del comune capoluogo.

Organizzazione interna.

Gli Utg dovranno essere organizzati secondo criteri di economicità e flessibilità.

I servizi comuni a più uffici (per esempio l'amministrazione e l'attività contrattuale, la contabilità e la gestione finanziaria, il controllo digestione) dovranno essere concentrati in strutture unitarie.

La gestione del sistema informatico sarà affidata a un'apposita struttura unitaria da istituire nella sede regionale.

Il personale sarà reclutato fra quello appartenente ai ruoli dell'amministrazione civile dell'interno, in particolare fra quello della carriera prefettizia.