Il Cagliari

La storia

 

LA NASCITA ED I PRIMI ANNI

Nel 1920 un gruppo di studenti fonda il Cagliari Football Club, che l'anno seguente inizia la propria attività partecipando i "Tornei Sardegna". Nel 1922 partecipa al suo primo, vero, campionato iscrivendosi al torneo sardo di III Divisione. Intanto nello stesso anno a Cagliari nasce un'altra società sportiva, l'Unione Sportiva Italia, che due anni più tardi, siamo nel 1924, si fonde con il Cagliari Football Club dando vita al Club Sportivo Cagliari, che prosegue la partecipazione ai campionati sardi di I Divisione. Nel 1927 il Cagliari partecipa al primo campionato federale sardo e nel 1934 il Club Sportivo si scioglie e dalle sue ceneri nasce la società attuale, l'Unione Sportiva Cagliari.

 

1929/1930 INIZIO DEL GIRONE UNICO ED IL PERIODO  ANTECEDENTE  LA GUERRA

Nel 1931 il Cagliari viene promosso in serie B, vincendo il girone F della prima divisione, e rimane 4 anni, passando attraverso la nascita della nuova società fino a quando la trasformazione della serie B in girone unico non lo riporta in serie C. Sono anni difficili. La non iscrizione alla serie C spedisce il Cagliari direttamente in II Divisione (35/36), ma piano piano la società risale la china riaprodando nella terza serie alla fine degli anni '30. Un'altra breve parentesi e poi l'altalena riprende. Nel 1940/41, infatti, il Cagliari partecipa al campionato sardo di I Divisione, dove rimane fino alla stagione 1942/43. quando sospende la sua attività a causa del secondo conflitto Mondiale.

 

GLI ANNI '50 

Faticosamente, dopo la fine della guerra, la società viene ricostruita e riprende la sua attività in I Divisione, ma dopo un anno (1947) viene ammessa d'ufficio al campionato di serie B. Esperienza breve ma intensa visto che il Cagliari ritorna in serie C alla fine della stagione 47/48, per poi tornare in B quattro anni dopo (promozione al termine della stagione 1951/52). E' una svolta per la società sarda, che il primo anno di B (52/53) arriva quarta e la stagione successiva perde lo spareggio per l'ammissione alla serie A contro la Pro Patria, uscendo sconfitta (2-0) dalla sfida giocata a Roma. La serie B ormai è una certezza e il Cagliari naviga tra campionati tranquilli (9°, 5° e 10° posto) e salvezze azzardate, visto che nel 1957/58 non retrocede solo per l'allargamento dei quadri del campionato. Cosa che succede comunque al termine della stagione 59/60.

 

1963/64: CAGLIARI IN SERIE A; SONO GLI ANNI DI GIGI RIVA

Nella stagione 1963/64 il Cagliari conquista la sua prima promozione in serie A chiudendo al secondo posto il campionato di B dietro al Varese. La matematica certezza della promozione il Cagliari la ottiene con una giornata di anticipo, il 14 giugno, pareggiando 1-1 a Udine. La formazione sarda chiude il campionato con 49 punti, frutto di 16 vittorie, 17 pareggi e 5 sconfitte, segna 44 goals e ne subisce 23. Fra gli artefici della promozione troviamo Gigi Riva che era stato acquistato dal Legnano nell'estate precedente: l'attaccante nativo di Leggiuno, piccolo borgo alle porte di Varese, appena diciannovenne, segna 8 reti giocando 26 partite.

 

I PRIMI CAMPIONATI IN SERIE A

La promozione in serie A porta la dirigenza sarda a rinforzare la squadra durante il mercato estivo. L'esordio rossoblu in massima divisione è datato 13 settembre 1964, all'Olimpico contro la Roma (risultato finale 2-1 per i giallorossi, rete sarda di Ricciotti Greatti). In serie A si mette subito in evidenza Gigi Riva, che rimarrà al Cagliari la bellezza di 13 stagioni, collezionando 289 gare con 156 reti (vince tre volte il titolo di capocannoniere nel 1967, 1969 e 1970 diventando così il giocatore che ha segnato il maggior numero di reti nella storia della società sarda). Naturalmente Riva in quegli anni fa anche la storia del calcio azzurro. Esordisce in Nazionale il 27 giugno 1965, Ungheria - Italia 2-1 (primo giocatore rossoblu a vestire la maglia azzurra) mentre la sua ultima partita è datata 19 giugno 1974, Italia - Argentina 1-1. 35 reti in 42 gare il suo bilancio in Nazionale. Sono anni importanti per il Cagliari, che consolida la sua presenza in serie A navigando nella zona medio-alta della classifica per 4 anni (6°, 11°, 6° e 9° posto), prima di conquistare il secondo posto al termine del campionato 1968/69, dietro la Fiorentina, dopo un appassionante testa a testa con la squadra viola, risoltosi solo alla penultima giornata. Il piazzamento d'onore vale al Cagliari l'accesso alla coppa UEFA con la Sardegna che dunque sbarca per la prima volta nel calcio europeo che conta. La prima gara è datata 17 settembre 1969 Aris Salonicco - Cagliari 1-1, sebbene negli anni immediatamente precedenti il Cagliari   avesse già partecipato tre volte alla Mitropa Cup ed una alla coppa delle Alpi. E' sempre in questo periodo il record del portiere rossoblu Adriano Reginato che nella stagione 1966/67 fissa a quota 712 minuti il record di imbattibilità iniziale di un portiere di serie A.
Da ricordare, infine, l'arrivo a Cagliari nell'estate 1968 di Mario Brugnera che con 328 presenze in rossoblu è il fedelissimo di tutti i tempi del club sardo.

 

1969/1970: LA STAGIONE DELLO SCUDETTO

Lo scudetto arriva nel 1970. Il Cagliari trascinato da Gigi Riva e sorretto da altri grandi campioni mette in fila Inter (2.a) e Juventus (3.a) chiudendo la stagione con 45 punti, frutto di 17 vittorie, 11 pareggi e 2 sole sconfitte. Non solo a fronte dei 42 goals segnati la squadra sarda ne incassa solamente 11 a dimostrazione della forza della sua difesa, costituita per lo più de nazionali. E' una stagione indimenticabile per la Sardegna, che conquista il suo e per ora unico scudetto. La partita decisiva, quella che dà la matematica certezza della conquista del titolo, è datata 12 aprile 1970. Mancano tre giornate alla fine del campionato e il Cagliari ospita il Bari. I sardi vincono 2-0 grazie alle reti di Riva e Gori e festeggiano con 180' di anticipo lo storico successo. E', naturalmente, un anno record per il Cagliari che durante quel campionato stabilisce il suo primato di vittorie (17), di minori sconfitte (2) e meno goals subiti (11), che tra l'altro è anche il record assoluto nei campionati a sedici squadre. Riva ovviamente rivince per il terzo anno la classifica cannonieri e stabilisce anche il record di reti segnate in un solo campionato (21) nella storia del Cagliari. Questa la rosa della squadra rossoblu campione d'Italia: Albertosi, Martiradonna, Zignoli, Cera, Niccolai, Tomasini, Domenghini, Nenè, S.Gori, Greatti, Riva, Reginato, Mancin, Poli, Brugnera, Nastasio e Scopigno in panchina.

 

LA PRIMA RETROCESSIONE IN SERIE B ED IL RITORNO IN SERIE A

Dopo 12 campionati di serie A e uno scudetto, il Cagliari al termine della stagione 1975/76 retrocede in serie B. E' un campionato disastroso per la squadra sarda che chiude all'ultimo posto con soli 19 punti frutto di sole 5 vittorie, 9 pareggi e ben 16 sconfitte. Naturalmente il Cagliari ha la difesa più perforata del campionato con 52 reti subite e 25 segnate. E' un anno disgraziato che vede il Cagliari a lungo privo di Gigi Riva fermato da un grave infortunio: al suo posto per larga parte del campionato giocò il diciottenne Pietro Paolo Virdis che nell'estate '76 fu protagonista di un clamoroso rifiuto nei confronti della Juventus, squadra alla quale approderà comunque un anno dopo. Nella stagione 1976/77 il Cagliari perde la serie A solo dopo un'interminabile coda di spareggi che vedono i rossoblu preceduti in un girone a tre da Atalanta e Pescara. i sardi pareggiano la prima gara a Terni col Pescara per 0-0 e perdono la seconda 2-1 dall'Atalanta a Genova. Nel 1977/78 il Cagliari si piazza dodicesimo, poi al terzo campionato cadetto riacciuffa la promozione in A, ritornando nell'elite del calcio.

 

GLI ANNI '80 E LA DISCESA IN SERIE C  

Negli anni '80, precisamente al termine del campionato 1982/83, il Cagliari retrocede nuovamente in serie B: è il 15 maggio 1983 quando i rossoblu perdono la gara decisiva ad Ascoli Piceno e vengono scavalcati dai marchigiani che dunque restano in serie A. Inizia una discesa progressiva che porta la società sarda in serie C, dopo alcune stagioni poco esaltanti in B: il Cagliari cade in terza serie alla fine del campionato 1986/87, che aveva iniziato con 5 punti di penalizzazione in seguito allo scandalo-bis del calcio-scommesse. In serie C il Cagliari si fa onore e vince pure una coppa Italia di categoria nell'anno del ritorno in B (1988/89). e' una cavalcata senza soste.
Un solo anno di B e la formazione sarda è nuovamente in serie A, dopo aver chiuso al terzo posto il campionato dietro Torino e Pisa e davanti al Parma. Protagonista di quella doppia promozione dalla C alla A in due sole stagioni fu Claudio Ranieri, allenatore presso chè esordiente nel grande calcio, masso sotto contratto dalla famiglia Orrù, a quei tempi proprietaria della società.

 

GLI ANNI '90 ED IL  PERIODO IN SERIE A

Gli anni novanta, fatta eccezione per la breve parentesi di un campionato (nel 1997/98 è in B), vede il Cagliari stabilmente in serie A e il passaggio della società nelle mani di Massimo Cellino, che diventa presidente nel giugno del 1992. Quando viene eletto Cellino, a soli 35 anni, è il più giovane presidente della serie A. Sono anni cui la società sarda trova stabilmente una sua dimensione nel massimo campionato , anche se le sue stagioni si susseguono senza sussulti, tranne il biennio 1992/93 - 1993/94 quando i rossoblu prima ottengono il sesto posto finale in campionato, poi arrivando fino alle semifinali di coppa Uefa l' anno seguente, dove vengono eliminati dall' Inter che poi vincerà il titolo. Anche nel 1994/95 si ricorda un buon campionato, con Tabarez alla guida tecnica.Il Cagliari pensa in grande e nell'estate '95 ingaggia addirittura Giovanni Trapattoni: ma il tecnico più vincente d' Italia, alla sua prima esperienza con una provinciale, trova enormi ostacoli tanto che l'11 febbraio 1996, dopo una pesante sconfitta 4-1 in casa della "sua" Juventus rassegna le dimissioni.
Nel 1996/97, però, il Cagliari retrocede, stabilendo il record del maggior numero di gol subiti (58). E' un campionato tormentato per i sardi che si giocano la permanenza in serie A nello spareggio con il Piacenza, giocato il 15 giugno 1997 a Napoli, Il Cagliari perde 3-1, doppietta di Luiso e autorete di Berretta, gol cagliaritano di Tovalieri. Nella stagione 1997/98 la squadra viene affidata a Giampiero
Ventura, che riporta subito i rossoblu in serie A, raggiungendo l'anno successivo una salvezza senza troppi problemi, sfiorando la qualificazione al torneo Intertoto; stabilendo inoltre il nuovo record di gol segnati in un torneo di serie A: 49.

 

LE PRIME STAGIONI DEL NUOVO MILLENNIO: IL DECLINO

Nella stagione 1999-2000 la squadra dopo un pessimo inizio sotto la guida del "maestro" Tabarez è stata affidata a Ulivieri che non è riuscito a evitare un'umiliante retrocessione in serie B. La stagione successiva non è stata fortunata per il Cagliari che dopo un inizio fulmineo sotto la guida Bellotto e man mano calato sino a chiudere la stagione a centroclassifica con l'esonero dello stesso Bellotto a favore di Materazzi. Il campionato 2001-2002 è cominciato in maniera disastrosa: il "Profeta" Sala è stato cacciato dopo non aver ottenuto neanche un successo; al suo posto neanche la coppia Nuciari-Matteoli è riuscita a migliorare la situazione e quindi Cellino ha dovuto nuovamente cambiare guida tecnica affidandosi all’ esperto Sonetti che alla fine ha traghettato la squadra alla salvezza.

 

Competizioni nazionali:

Campione d'Italia 1970

Coppa Italia di serie C  1989