Il Convivio  
A. IV n. 4
Ottobre - Dicembre 2003
Adalgisa Biondi

Adalgisa Biondi, Gli orizzonti perduti:

l’amore sentimento che anima ogni lirica (Ibiskos Edit.)

Eloquente la dedica, con le parole di John Lenon: «All your need is love», tutto il tuo bisogno è amore. È l’amore il sentimento che anima ogni lirica; l’amore come nostalgia, passione, trasporto, sogno «che non è di un solo giorno», rimpianto d’una dolce realtà svanita e desiderio e speranza che risorga. «Si svolge in quattro tempi il percorso della poetessa alla ricerca di orizzonti perduti e in attesa di orizzonti di luce»(Castellani). Tuffo nel passato, protrarsi nel futuro, ricerca incessante di un ‘quid’ che possa ridare allo spirito travagliato e insoddisfatto serenità, pace, amore, un quid che sfugge, che non si lascia afferrare... Così l’autrice: «Sono infiniti gli orizzonti... Orizzonti della memoria, della storia, della fantasia... orizzonti talmente miseri da poter essere contenuti in un granello di sabbia, smisurati a tal punto da non poter essere immaginati». In una visione ambivalente, gli orizzonti si mostrano nella loro piccolezza, “flocci”, come un guscio di noce, e nella loro immensità, quella dell’universo infinito, a seconda della disposizione d’animo di chi osserva o del suo punto di vista... Animo complesso, quello della poetessa, aperto a tutte le soluzioni, possibili e impossibili, in continuo lavorio... Scontri di idee contrastanti nella sua mente: la poesia è «sofferenza interiore ma anche gioia che colpisce come un fulmine». È la vita dello spirito nei suoi contini tentennamenti, nei suoi dubbi, nei suoi dilemmi, nelle sue perenni insoddisfazioni, nel suo oscillare tra l'ottimismo e il pessimismo, nel suo dinamismo perpetuo... Le sensazioni d’amore si manifestano dapprima come semplici emozioni (forse al mattino), dopo, «quando cala il sole», in «tentazioni». Ella vorrebbe raggiungere la persona amata, ritrovarla nei «ricordi ancora vivi nel cuore»... Chissà?... La storia potrebbe ricominciare... Ma finisce per accontentarsi dei sogni e dei ricordi, per ricorrere alla fantasia: «Nell’incanto dell’aurora mediterranea... le mie labbra sulle tue... / si raccontano la vita». «Questa notte / immagino / di fare l’amore / con te». Lui, sempre lui, in lei; lui, linfa del suo spirito, senso della sua vita... Emerge spesso la nostalgia della Sicilia, con «le sue bellezze e la sua sporcizia», con i suoi stupendi «paesaggi vasti di blu, di verde, di giallo e di olivastro argenteo lunare». Versi anche per alcuni musicisti, pittori, letterati... A Luigi Pirandello: «L’ignoranza della gente / ha spazzato via / i ricordi della nostra grecità... / (ma) la tua letteratura resterà per sempre». Una poesia profonda e delicata, quella della Biondi, che si stacca dal terreno e si rende degna di sostare sulle vette del Parnaso.
Antonia Izzi Rufo