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Benjamin
Valdivia:Argumentos
para la retorica
(Argomenti per la retorica)
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di Vincenzo
Campobasso
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Tra vari altri
libri di poesia francese inviatimi dal nostro
direttore Angelo Manitta, mi è pervenuto anche “Argumentos”
dell’autore messicano Benjamin Valdivia. Libro che
non é precisamente di poesie. È però composto di
circa ottanta pagine serrate di aforismi.
Aforismi... poetici. Nel senso che, pur trattando
di filosofia (un po’ filosofia del linguaggio, un
po’ filosofia esistenziale), il modo in cui
Valdivia ne tratta è sicuramente poetico.
Parlarne, così, per sommi capi, non può dare la
giusta dimensione del contenuto del libro, non può
rendergli giustizia; ma l’esiguità dello spazio
tiranno obbliga a non spaziare (laddove forse
varrebbe la pena che l’opera fosse compiutamente
tradotta per essere presentata, in italiano, a
coloro che, esperti o profani di filosofia, non
conoscono la lingua spagnola).
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«En principio,
todo pensamiento es argumentalmente inconsistente»
(in principio, ogni pensiero è argomentabilmente
inconsistente), dice, come ipotesi di lavoro, e, a
chiusura del cerchio, dopo il lungo percorso in
cui coglie, se non tutte, almeno la massima parte
delle sfaccettature della retorica, conclude che
«en ultima instancia, todo pensamiento es
argumentalmente consistente» (in ultima istanza,
ogni pensiero e argomentabilmente consistente).
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Ma, giusto con
qualche esempio, ecco cosa dice della retorica.
«La retorica - traduco direttamente - consiste nel
dare un colorito appetitoso alle nostre cose che
consideriamo accettabili per tutti! La retorica è
un veleno salutare!... la saporosa degustazione
dei nostri effimeri pensieri...». Però “la
retorica è perversa”, tanto è vero che, per
esempio, «l’importante della verità, per la
retorica, non è la verità in sè, bensì la forma in
cui si presenta» ma «non perché alla retorica non
interessi la verità, bensì perché ogni verità in
sé, include una maniera di presentare in società
questa verità in sé». O ancora «è falsa l’idea che
la retorica è falsa». Insomma, la retorica è tutto
e il contrario di tutto. In ogni caso, rappresenta
il «nostro argomento per convincere la totalità
che noi siamo necessari nel piano dell’universo».
Solo «la poesia non è retorica, poiché le sue
immagini non si postulano per convincere! La
poesia utilizza la retorica come una sposa che
adorna con fiori un nastrino nel suo corredo. E a
volte il corredo demerita rispetto all’ornamento».
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