- Amsalu
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Amsalu:
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il tuo nome palesa
“Immagine”.
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Luci di sangue tribale
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oscurano tuo padre
e suo figlio.
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Aspetti tua madre
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fra sterili limoni
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di passi mai
ascoltati.
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Erri per strade
senza dimora.
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Maliardi sorrisi ti
tendon la mano.
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Una fievole luce
accarezza
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le gelide sbarre:
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carni straziate da
cani randagi,
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piaghe solcate dal
lento tempo,
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abulico boccio
reciso.
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Sanguina il tuo
lercio corpo.
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Sanguinano i tuoi sette anni.
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Languisci cagnolino
nero
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tirato a calci da
oppiate menti
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di uomini ‘veri’.
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Una donna ti coglie
e t’avvolge
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nel suo sterile
seno: piccolo uccellino
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rattrappito da
umane paure.
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Vuoto il tuo sguardo
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aggrappa la croce
che tiene.
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“Fra due giorni è
Natale,
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ripulite le piaghe
e gli orrori”.
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Splendi diafano
corpo
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d’incomprensibile
amore.
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Vestita di bianco
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ti spegni
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ad Addis Abeba
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fra i pastorelli,
il bue e l’asinello.
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Amsalu:
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rosso candore
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immagine triturata
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della bellezza di
Dio
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scorgi il
Bambinello Gesù.
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Poesia
Italiana |