Il Convivio  
A. IV n. 4
Ottobre - Dicembre 2003

Rigorosa nella composizione, l’arte di Elsa Emmy mira all’illusionismo metaforico, ad un’espressività che trova il suo fondamento in bilico tra la razionalità e la afigurazione. «In trent’anni di caccia all’idea la Emmy è andata verso un’assenza, come uno scrittore che sogna il libro a venire. Questa sua assenza non si manifesta in una serie di fratture, di silenzi, d’intervalli musicali», così scrive sulla nostra autrice Antonio Corsaro in una lettura attenta e precisa. Ma la posizione della Emmy nel campo conoscitivo è ancora più marcata.

La tendenza ad un irrazionale universale si avvia, come nell’opera qui presente, ad una valenza simbolica e spazializzante. Lo spazio dunque in un movimento concentrico tende ad ampliarsi per compressione e rarefazione, simulando o dissimulando un complesso procedimento gnoseologico che alla fine non si identifica nell’assenza, ma in una metaforica e surreale presenza. Poesia e pittura contestualizzano le opere di questa mirabile pittrice siciliana che si addentra sempre più verso uno spazio espressivo unicamente originale nel campo pittorico nazionale e internazionale.

Orbite, olio su masonite, cm 80x60
Pittura

Rubrica e testi
a cura di
Giuseppe Manita

Le sue opere, dunque, si materializzano in un crescendo di sensibilità adottando di volta in volta le tecniche più disparate con l’utilizzo di carta, chiodi, stoffe e materiali legati al riciclaggio.