Il Convivio
 
A. IV n. 4
Ottobre - Dicembre 2003

Angela Giallombardo

Guerra

 

Luci rombi grida

imprecazioni laceranti

pianti strazianti

 

È la guerra disumanante

 

Fredda, “matematica”, “intelligente”

orribile mostruoso video-game

è quella dei comandanti

che cinici, determinati

dai lontani tavoli del potere

ordini su ordini impartiscono

e freddi infieriscono

su popoli inermi spauriti

pazienti, provati

al peggio rassegnati

da secoli indicibilmente martoriati

 

Dov’è, uomo, la tua vittoria?

Spelonca, voragine

macerie fumanti

cadaveri freddi

inerti, sfigurati

Laddove la vita pulsava

la morte ora regna sovrana

 

Laddove l’arte divina creato aveva

splendore d’eterna forma

e  l’abile mano d’artifici sommi

immortalato aveva bellezza

purezza armonia

ora è il caos non “primigenio”

ma frutto di cinico odio

che l’Amore vince

e  tutto stravolge

sconvolge, distrugge

 

Ma come “araba fenice”

so che un giorno

là tutto risorgerà

e forse in un futuro non lontano

la vita ancora riprenderà

 Poesia Italiana