Il Convivio
 
A. IV n. 4
Ottobre - Dicembre 2003

Francesco A. Giunta
 Perdonami
 
Cosa ho fatto!
Nel culmine della maturità
i figli conservati nel cuore,
cresciuti nell’amore
e nello struggimento dell’anima,
sono ormai lontani
per seguire altri sentieri.
 
Non ho più carezze
né parole di plauso
per l’opera compiuta
nella bolgia degli anni
che furono di piombo
e di ansietà per tutti.
 
Dio perdonami
per ciò che non compresi allora
ma la mia innocenza è tuttora intera.
 
 L’amore che uccide
 
Non vale rubare una stella
se il sangue è nero
per l’ingiuria subita
per l’umiliazione vissuta.
 
La notte è fonda e greve,
con pensieri profondi
vado in cerca di un fiore
d’appuntarmi sul cuore.
 
Quando le lacrime,
divenute pietre
nessuno potrà asciugarle,
ecco apparire il padre
che tutto accetta
e tutto perdona.
 
 Il colore delle stelle
 
Ora so il colore delle stelle
che s’indovinano nella notte
quando l’anima trepida
d’amore
per te che muta
assali la festa gioiosa
del cuore.
 
Ora so il colore del sentimento
trepido che mi tormenta,
lo scintillìo della sera
che l’anima vagabonda
cerca bramosa
negli occhi tuoi
per un laccio eterno.
 
Ora so il colore dell’anima
che s’affaccia al mio destino
solitario e tenero,
roso dal vento del sentire amore
come ricerca fragile
dell’eterno.

 Francesco A. Giunta

 

 Franceso A. Giunta