Il Convivio
 
A. IV n. 4
Ottobre - Dicembre 2003

Annalisa Grazia Guerrera
 A Proust
 
Nella stanza damascata
un impalpabile macigno
pendeva sul tuo respiro affannoso.
Dormivi...
Strani sogni dilaniato dall’asma
scorreva verso quel mare
la follia d’insonne.
L’organino per strada
suonava La Vie en Rose,
musica ovattata nel cielo
di Parigi.
 
La donna, danzava leggera,
spiava il tuo volto,
i capelli disordinati
lei li accarezzava
con mani d’angelo,
ferendosi alle tue mute febbri,
il tuo confessarti con la notte.
 
Sfioravi quel corpo setoso
di luna
e lievi ricami fra le tue dita
umide di betulla.
Quel brivido strano
e il profumo della notte
in una sinfonia agrodolce.
 
All’alba il distacco lieve,
surreale...
La stanza diventava sempre più piccola
e lontana; anni luce.

 Poesie del "Publio Virgilio Marone"

 Poesie del "Publio Virgilio Marone"