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Nel
primo giorno del terzo millennio
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Solo la notte
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tra calici di
stelle
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è padrona assoluta
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di solitarie
malinconie
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tra lune e immagini
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che sciolgono
pagine d’alba
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disegnate in oasi
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sotto gli aghi del
cielo.
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Per amore
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ho liberato tutti i
nodi
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nei minuti
benedetti dal silenzio;
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ho cercato nel cobalto
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della mia essenza
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un mediterraneo
canto,
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affinché l’anima,
lo spirito
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e il potere,
potessero aprirmi
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la “Grande Porta”
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oltre il simposio
della luce,
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ma le Muse, regine
immortali,
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ancora una volta
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han dettato l’alto
podio...
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mentre il mare si
allungava
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oltre l’occhio del
cielo
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ed io, pur vivendo
per gli altri,
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ho capito che non
vi è
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altro modo per
essere felice,
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quindi ho scrutato
il mio fine
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e mi sono accorto
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che l’universo
obbedisce all’amore
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con il metro della
felicità!
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Poesie del "Publio Virgilio
Marone" |