Il Convivio

 

 
A. IV n. 4
Ottobre - Dicembre 2003

Genesi di un’alba e tramonto di un tempo (quasi un racconto)

di Otilia Jimeno Mateo, (Accademia Internazionale Il Convivio, Anno 2003).

Il tema dell’Uomo come individuo nel grande progetto della vita, l’intera umanità in rapporto con il tempo è sempre stato e resterà un argomento affascinante, sul quale scrivere ancora sia in prosa, sia in versi. Lo fa la scrittrice di romanzi, saggi e poesie, Otilia Jimeno Mateo nata in Spagna nel 1924, che ha pubblicato “Genesi di un’alba e tramonto di un tempo”. Il sottotitolo del volume specifica che è ‘quasi un racconto’ data la prolissità dei versi costante e progressiva nel senso che, al posto dei titoli per distinguere ogni lirica c’è la numerazione romana fino alla XLVIII (48) poesia. Anche nella suddivisione dell’intero testo è presente un’evoluzione, in quanto il libro si divide in quattro parti che si completano in successione e sono: E fu la vita, Cammino dell’uomo, Verso un risultato umano‘il trionfo’, Conseguimento di qualcosa?. Nell’accingersi a leggere la raccolta di versi dell’autrice spagnola contemporanea, si chiede la prestezza di tenere sempre a mente, come punto di riferimento, l’essere umano, nucleo di un sistema nato prima di lui e forgiatosi attorno a lui. Questo è importante per non perdersi nel lungo cammino di versi, architettura quasi in forma di esposizione prosastica di facile lettura, giacché sono realmente comprensibili gli iniziali propositi dell’autrice che voleva raccontarsi e raccontare cosa significa crescere, vivere, comunicare con la natura, con i propri simili, con il Creato e soprattutto attraversare il tempo. Il tempo è fatto anche e soprattutto di giorni semplici, quelli in cui non è accaduto nulla di rilevante e «Verrà il camminare, / vivrai le giornate / e senza poter sfuggire / giungerai ad un’altra alba. / Un altro giorno essenziale / che si chiamerà martedì / spunterà alla tua finestra / ed ebbra del suo guardare / l’aprirai con facilità» (Da XIV). La fine è legata alla domenica “Tramonto di un tempo” della settimana conclusasi dopo tanti impegni, progetti, incontri che, in qualche modo ricordano in piccolo gli sforzi di Dio Padre Creatore dell’Universo che «nel giorno settimo, volle conclusa l’opera che aveva fatto. Quindi Dio benedisse il giorno settimo e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni opera da lui fatta creando. Queste sono le origini del cielo e della terra quando Dio li creò» (Dal Vecchio Testamento, Genesi 2, 2-4a). Il testo a fronte che ripropone gli stessi versi ma in versione spagnola esalta ancora di più gli originari proponimenti dell’autrice.

Isabella Michela Affinito