Il Convivio
 
A. IV n. 4
Ottobre - Dicembre 2003

Jean Mauget

Jean Mauget alla musa ispiratrice

a cura di Angelo Manitta

Jean Mauget è nato a Saint Séverin Charente il 21 aprile 1933. Autodidatta, Presidente Fondatore dell’Associazione “Echos de Vénus”, membro di numerose associazioni, socio dell’accademia dei Poeti classici di Francia, dell’Accademia Internazionale Il Convivio e del Circolo Internazionale del Pensiero e delle Arti francesi, membro del Sindacato dei giornalisti e Scrittori indipendenti, collaboratore della “Forêt des Mille Poètes”, ha in preparazione cinque raccolte di poesie e due di racconti, numerose pubblicazioni in parecchie riviste e raccolte collettive. Ha ottenuto più di un centinaio di riconoscimenti, di cui una trentina di 1° Premi (Poesie Classiche, Neoclassiche, libere, Racconti, Notizie). Animatore di numerose manifestazioni culturali tra cui “Arte 2000” e la “Primavera dei Poeti” è responsabile della pubblicazione trimestrale della Gazzetta “Le Funambule”, 36 numeri fino ad ora. Intrattiene delle relazioni Internazionali con una decina di Paesi e degli scambi con altre associazioni culturali. Interessante la seguente poesia:

 Muse lis mon poème

 Musa, leggi la mia poesia

 Poesia Francese 

Muse, lis mon poème et m’offre des baisers,
que n’ai-je demandé cette aubaine suprême
chaque fois qu’un écrit, délicat théorème,
soutirât de son cœur des soupirs apaisés.
 
Ces vers, pour la charmer, je tes ai peaufinés,
je leur donnais la vie, attendant son baptême,
les ornant richement d’un galant diadème,
qui venait couronner ses cheveux enflammés.
 
J’ai tout offert en prime à mon inspiratrice,
n’espérant mieux de mon exigeante complice,
qu’un généreux éclat de bonheur dans ses yeux.
 
Un clin d’œil en échange escortant mes poèmes,
en signait tendrement la douceur des aveux,
ensorcelant ses nuits de longs rêves bohèmes.
Musa, leggi la mia poesia e offrimi dei baci,
benché non abbia chiesto questa fortuna estrema
ogni volta che uno scritto, delicato teorema,
travasasse dal suo cuore sopiti sospiri.
 
Questi versi, per affascinarla, ho limato,
ho dato loro vita, aspettando il loro battesimo,
ornandoli riccamente di un galante diadema,
venuto ad incoronare i suoi capelli di fiamma.
 
Ho donato tutto in premio alla mia ispiratrice,
non sperando meglio del mio esigente complice
che un generoso scatto di felicità nei suoi occhi.
 
Un colpo d’occhio, in cambio d’attenzione alla mia poesia,
ne segnava teneramente la dolcezza delle confessioni,
stregando le sue notti di lunghi sogni boemi.

 

  Poesia Francese