Il Convivio
 
A. IV n. 4
Ottobre - Dicembre 2003

Il Convivio e Omero
È possibile creare un movimento letterario e sociale a carattere internazionale?
 
Nel sodalizio tra le realtà di Omero e Il Convivio, ormai conosciute sia in ambito nazionale che internazionale, le due Redazioni hanno composto questa nota in quanto si vuole stimolare e coinvolgere i soci di entrambe le riviste e gli eventuali lettori presenti nelle varie realtà culturali, mirando ambiziosamente a sviluppare un pensiero aperto e universale, verso un movimento letterario più unitario, nel comune intento di partecipare ad un rinnovamento culturale e sociale che si auspica a livello nazionale e internazionale.
Sulla scena internazionale, specialmente in America Latina, vi è un proliferare di autori, artisti e riviste che si affermano come portatori di valori alternativi alla cultura ufficiale. E ciò nonostante le grandi contraddizioni sociali (o forse proprio perciò?) che, sotto la pressione delle multinazionali gestite dagli Stati Uniti, hanno portato le popolazioni latinoamericane a un crescente degrado e povertà. Si pensi alle gravi crisi economiche di Argentina, Ecuador o Venezuela, le cui ricchezze finiscono regolarmente in altre mani, o all’embargo trentennale imposto su Cuba.
In situazione ancora più disperata dell’America Latina si trova l’Africa, dove, oltre alla miseria, alle guerre e alle malattie endemiche, anche in campo culturale è stata cancellata la grande tradizione letteraria e artistica di un trentennio fa.
Ma anche nel resto dell’ancora chiamato Terzo Mondo, i paesi poveri diventano sempre più poveri. Sotto la regola del mercato e del profitto sono stati calpestati i loro valori umani e le loro tradizioni culturali. La presenza di un forte movimento “No Global” è espressione di tale realtà.
In tale contesto, è giusto impegnarsi per un rinnovamento letterario, artistico e culturale in generale, che sia creativo e umanista, unitario e cosmopolita, consci di dover affrontare l’arcipelago delle diversità, la stagnazione culturale e la schiacciante realtà dei grandi mezzi di diffusione, dominati dalla sola mentalità del profitto.