Il Convivio  
A. IV n. 4
Ottobre - Dicembre 2003

Raffaele Pisano è nato a San Benedetto di Caserta dove vive ed opera. La sua carriera artistica è lunga e piena di riconoscimenti, tra i quali è doveroso ricordare la medaglia d’oro e diploma di riconoscimento ricevuto dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone e la pergamena speciale con benedizione ricevuta da S.S. Paolo VI. «La pittura trasforma lo spazio in tempo, la musica il tempo in spazio» scrive lo scrittore austriaco von Hofmannsthal in “Il libro degli amici”. Ed in effetti la pittura è un continuo fluire di tempo e di spazio, ma a pensarci bene anche di musica. La sua melodia si traduce in note di colore vibrante che indaga e coinvolge l’esistenzialismo dell’uomo.

E proprio in Raffaele Pisano il nesso pittura-musica, e noi potremmo aggiungere anche poesia, si fa strettissimo e diviene evidente in opere in cui l’ambiente è dominato da corde musicali che sembrano squarciare la tela. Il loro irrompere però non è sempre violento, ma «il felice tono, l’immediatezza del tocco», scrive Francesco Monaco, «la forma emanante la dolce melodia della soave visione del colore attraverso la freschezza e la limpidezza della pennellata ci danno squarci di bellezza che solo la gelosissima musa può ispirare all’amante».

La rappresentazione onirica della realtà è sempre sostegno di una meditazione profonda che si trasmette al fruitore. Una tensione fortemente drammatica esprime le tensioni interne dell’autore in un sinolo di profondità e superficie, di impressione e sentimento. In un buio surreale la tela si riempie di blu che divide la serenità emotiva dalla tensione. Il soggetto sfugge dalla tela per scivolare nell’intellezione, per cogliere l’attimo fuggitivo della mente.

Comunicazioni artistiche, acrilico su tela,
cm 60x80
Pittura

Rubrica e testi
a cura di
Giuseppe Manita

Un pensiero semplice diventa complesso e si traduce in composizioni ben strutturate come un maestro sa fare. Tutto lo spazio della tela è invaso da una luce surreale, abbracciando teneramente il vero soggetto del quadro che domina la scena evadendo dalla tonalità blu dominante. L’atmosfera magica è resa attraverso un cromatismo intenso, che permette all’arte e alla natura di evadere dalla prigionia umana. Non a caso fiori e strumenti musicali squarciano anfore e tele: si può oltrepassare l’atmosfera fittizia che l’uomo crea solo seguendo la propria ‘follia d’arte’.