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Ines Scarparolo Ines Scarparolo: Quando fiorisce il pesco (ediz. Le schegge d’oro, Montedit, Milano 2002) e Il respiro dei fiori (Ed. veneta, Vicenza 2002) |
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L’autrice vicentina ha, al suo attivo, numerosi premi e riconoscimenti per la poesia in lingua e in dialetto ma soprattutto ella possiede un’anima specialissima per raccontare il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Per una scrittura rivolta ai bambini è necessario mettersi nella loro lunghezza d’onda, calarsi tout court nella dimensione del bambino. Per Ines Scaparolo questo non pare difficile, tanto ella possiede un’anima candida come loro, un modo di porsi che è spumeggiante, effervescente e dolcissimo come sono appunto i bambini. Lo dimostrano ampiamente questi due volumetti: in entrambe queste raccolte, Ines parla con la voce dei bambini, si fa portavoce delle loro aspirazioni ‑ e anche sì ‑ della loro sofferenza. Nel volume “Quando fiorisce il pesco” sono raccolte filastrocche e poesie, in cinque sezioni divise per argomenti, tutti accattivanti, ma la parte che più colpisce è senza dubbio in “PARLIAMONE” dove l’autrice presenta ai bambini ‑ in maniera singolare e intelligente ‑ i problemi di oggi: alla notizia scritta in grassetto fa seguito il “commento” del bimbo: ad es: «L’ammontare dell’evasione fiscale / del nostro paese / riuscirebbe a coprire interamente il debito pubblico. ‑ Dice la mamma: / ‑ Quanta disonestà c’è dappertutto! ‑ / Ed il papà: / ‑ Soltanto i furbi stanno a galla / tra tante ruberie! ‑ / Per questo forse / lui non segna tutta l'IVA / ed è convinto / che non sia una ruberia?». Nel volume “Il respiro dei fiori” (quattro sezioni) – 3° premio al Concorso “Anna Osti - poesie per l’infanzia” – l’autrice presta la voce a tutti i bimbi del mondo e qui ne cito soltanto due: «Ahmed, anni dodici» (dal Marocco): «Fermo ai semafori / lavo parabrezza / di auto impazienti. / Ringrazio e sorrido / se una moneta cade / nella mia mano tesa ...». «Salvatore, anni dodici» (dall'Italia): «Mio padre non lavora / e io, guadagno il pane. / La scuola?, Ma che ci vado affà ? / Là mica mi imparano / a gabbà la Pula!». «Bionde, bionde profumate! / Dieci euro alla stecca!». Segue anche in questo volume la parte in dialetto e cito soltanto la bellissima “Ciàcoe de Maria al so Gesù” dove la Madonna parla a Gesù in dialetto vicentino. Entrambi questi volumi sono corredati da bellissime illustrazioni dell’autrice ‑ che anche in quest’arte ha una mano felicissima ‑ inerenti i temi trattati, volti di bimbi tristi o sorridenti ci osservano riuscendo ad indurre noi adulti lettori ad un esame di coscienza. Ines Scarparolo è certamente riuscita, con queste due opere a lasciare una sua traccia, a lanciare un suo “salvagente” verso il mondo dell’infanzia più bisognosa. Franco Dino Lalli |