Il Convivio

 

 
A. IV n. 4
Ottobre - Dicembre 2003

Antonio Sbriscia Fioretti: l’uomo e il poeta, saggio di Pacifico Topa (Cingoli 2002)

Il breve saggio di Pacifico Topa mette in risalto le doti di Antonio Sbriscia Fioretti, poeta nato a Senigallia il 18 luglio 1895 e morto il 20 aprile del 1970. Il personaggio è visto soprattutto nei suoi rapporti con Cingoli, splendido paese marchigiano, ma pure nella sua opera di intellettuale e di politico. «Il desiderio di far conoscere un personaggio che, forse, è stato poco apprezzato ai suoi tempi, mi ha spinto a scrivere questa breve biografia – scrive Pacifico Topa nella breve presentazione – e mi ha consentito di conoscerlo come uomo di cultura… Avvicinandolo, si resta colpiti dalla sua affabilità, correttezza, genialità, ma soprattutto vasta conoscenza celata dietro un’innata riservatezza… Nella sua movimentata esistenza, che lo ha visto anche protagonista negli incarichi pubblici, quale sindaco di Jesi, si è dimostrato sensibile alle necessità altrui, distinguendosi per la generosità… Esempio di probità e saggezza, strenuo difensore del mondo poetico di cui egli si sentiva parte attiva… egli possedeva anche una perfetta padronanza della lingua, la capacità di sintetizzare il pensiero, l’armoniosità dei suoi versi, la ricchezza terminologica e l’elevato contenuto culturale delle sue creazioni». Il saggio di Pacifico Topa si presenta profondo, puntuale, obiettivo e soprattutto pieno di una partecipazione personale che caratterizza sia il poeta che l’uomo. Di lui analizza le sue opere poetiche e soprattutto “Il volo del falco”, un poema sinfonico di 2168 versi che propone immagini nitide del poeta, impersonato dal falco, un volatile coraggioso, forte, amante della libertà, un’allegoria suggestiva pienamente azzeccata.

 

Angelo Manitta