Il Convivio
 
A. IV n. 4
Ottobre - Dicembre 2003

Flavio Vacchetta
 Prigionieri
Sul ciglio dell’indifferenza noi,
prigionieri di urla crudeli,
ci avviciniamo alla morte
che ci riveste con ali di corvo,
ci rapisce con feroci artigli.
 
 A pelo d’acqua
 
Gabbiani in affanno,
a pelo d’acqua.
Inseguiti aquiloni.
 
 Inebriarmi di mare
 
Inebriarmi di mare,
il profumo
il fragore
e vomitarli
e annientarli.
Seppellirli.
 
 Fiaba
 
Solare gabbiano
trasportato dal vento
immobile di ali,
con movimento vellutato
e soffice,
quasi fiabesco.
 
 Triste la pioggia
 
Triste la pioggia
che bagna
l’umida terra,
buia la mia rabbia
nella battaglia
senza sillabe,
persa quotidianamente.
Non sono morto
ma perdo sangue.

 Flavio Vacchetta

Flavio Vacchetta, nato a Benevagienna (CN), il 3 ottobre 1951, dipendente di un istituto bancario, dimostra un animo sensibile ai valori dell’arte e soprattutto alla poesia intesa come inno alla natura, all’universo, alle cose belle e semplici. Appassionato di astronomia, collabora con il Gruppo Astrofili Benesi per la divulgazione scientifica ed è socio dell’UAI (Unione Astrofili Italiani). Ha già pubblicato la prima edizione della silloge Nel segno della Bilancia che ha ottenuto notevoli consensi, tra cui il noto scrittore Franco Piccinelli, che si è espresso «Poesie limpide nell’ispirazione, nella musicalità, nei sentimenti che le illuminano, con una precisa dignità letteraria». Ha pubblicato, con altri autori, a cura del Comitato di Quartiere San Paolo di Cuneo una raccolta di poesie e lettere d’amore dal titolo Petali di Parole.

 Flavio Vacchetta