Messina in Arte 2004: poeti e pittori in una
grande manifestazione del Convivio
Domenica 14 Marzo è stata inaugurata, al Salone degli Specchi della
Provincia di Messina, la manifestazione artistico-culturale Messina
in Arte, con esposizione collettiva di opere pittoriche e poesie,
che ha coinvolto la partecipazione di ben 70 artisti messinesi.
Grande è stata la gioia e la partecipazione all’incontro, che
potrebbe costituire un segno positivo per il risveglio dell’attività
artistica nella città.
La mostra è stata fruibile fino al 19 Marzo. Essa è stata
organizzata dall’Accademia Internazionale Il Convivio di Catania,
tramite la delegata per la provincia di Messina, la pittrice Flavia
Vizzari, la quale ha introdotto la manifestazione comunicando il
proprio entusiasmo profuso nell’organizzare l’incontro, nato sia per
il desiderio della pittrice di creare in città una maggiore
attenzione per lo sviluppo dell’Arte, oggi in crisi, sia per far
maggiormente conoscere l’Accademia il Convivio, data l’importanza
che essa riveste, anche attraverso l’omonima rivista, per la qualità
e l’approfondimento culturale.
La
parola poi è passata al presidente del Convivio, prof. Angelo
Manitta, che ha parlato dell’Accademia che, sorta alla fine del
2000, ha oggi raggiunto, grazie all’impegno ed alla partecipazione
di tutti coloro che ovunque hanno creduto in questa iniziativa,
un’espansione ed un consolidamento inaspettati al suo partire.
L’Accademia nasce come luogo di confronto tra persone che,
rispettando la comunità, abbiano interesse verso tutto ciò che
l’uomo produce sotto l’aspetto artistico; essa vuole essere
espressione di un intenso impegno culturale e sociale, vuole essere
sintesi tra un forte senso etico e una profonda sensibilità verso
l’Arte e si propone di contribuire il raggiungimento di un futuro
sempre più giusto e vivibile e di giungere alla formazione di uomini
che sappiano proporsi quali elementi creativi e propositivi nella
società, per educare ai valori della solidarietà ed ai fondamenti
sociali della persona e della comunità.
L’Accademia il Convivio ha quattro siti telematici, di cui uno ha
sede a Palermo, due a Castiglione ed uno a Foggia; in quest’ultimo
sito (Mattinata) è possibile, per tutti gli associati
dell’Accademia, inserire gratuitamente tre pagine personali
(minisito), inerenti alla propria attività artistica. Nel sito del
Convivio è possibile trovare tutto ciò che esce sulla rivista
omonima, che è diretta dalla giornalista Enza Conti. La rivista,
elogiata anche dal noto critico Giorgio Barberi Squarotti, è
divenuta una delle più prestigiose riviste italiane nel suo genere.
Essa viene diffusa capillarmente, non solo in tutta Italia, ma anche
nelle 23 delegazioni estere di Spagna, Francia, Croazia, Albania,
Portogallo, Brasile, Algeria, Ciad, Colombia, Argentina, Uruguay,
Cuba e Australia.
L’obiettivo a cui oggi punta l’Accademia è anche quello di
raggiungere la creazione di un manifesto letterario-artistico; si
vuole aprire un ampio dibattito culturale per il progresso ed il
confronto degli amanti dell’Arte. L’interesse verso questo
raggiungimento va anche all’estero; la rivista argentina diretta da
Miguel Martinez Marquez, ha dedicato quattro pagine sull’argomento.
Tra le altre attività dell’Accademia c’è anche l’organizzazione di
premi letterari e artistici, collettive ed incontri culturali per
mirare al progresso umano anche attraverso contatti con prestigiose
personalità. Il presidente, prof. Manitta ha proseguito il suo
discorso prestando particolare attenzione ai giovani, invitandoli ad
amare sempre più l’Arte, perché sono esattamente i giovani, i
creatori del futuro. Ringraziando i convenuti ha espresso il
pensiero, condiviso da Barberi Squarotti, che il Convivio possa
dalla periferia dell’Italia emergere a centro culturale ed
artistico. Ha evidenziato le collaborazioni che l’Accademia attua
con coloro che hanno esperienza e ricoprono prestigiosi incarichi,
dal delegato del Brasile il docente universitario Andityas Soares De
Moura, alla scrittrice messinese, da poco scomparsa e molto vicina
all’associazione, Maria Pina Natale, ricordandola con commozione
all’assemblea.
Nel corso della manifestazione hanno espresso i loro pensieri
sull’Arte i relatori Serena Calderoni e Antonello Bruno. La prima,
appassionata messinese delle bellezze artistiche della sua città, ha
parlato dell’Arte in generale, facendo un excursus sulla funzione di
essa, nel fruire dei tempi e evidenziandone l’importanza che riveste
oggi in una società dove la massificazione del linguaggio e la
globalizzazione dei costumi e delle idee rischiano di farci
dimenticare ciò che siamo e ciò che sentiamo. Perché l’Arte infatti
sottrae la creatività dell’uomo all’appiattimento generale,
risvegliando in lui le passioni e la voglia di raccontare e di
raccontarsi e rende immortali, perpetrando la propria esistenza
nelle singole opere.
Parlando di se stesso, il poeta Antonello Bruno ha raccontato agli
amici artisti il suo continuo lottare, già dall’età di 13 anni, tra
la sua maniera di apparire agli altri e la sua sensibilità di animo
poetico, sensibilità che avvertiva già, prepotentemente in sé,
ponendosi l’interrogativo di quale senso potesse avere per lui
scrivere poesie, sentendosi inadatto. Fu un giorno, leggendo uno dei
versi di Ungaretti sulla sofferenza degli uomini, che fu colpito da
una metafora dirompente “Fratelli, foglia appena nata”. Fu questo
verso a far comprendere a Bruno, cosa significava per lui scrivere
poesie, e cioè significava sentirsi parte dell’Universo. «Allora non
ebbi più paura, tutto mi sembrò naturale, come una foglia appena
nata. Il bisogno di scrivere divenne solo l’esigenza di ricercarsi
nell’Universo, nella natura. Così semplicemente; di spogliarsi di
quella personalità indotta dall’ambiente in cui nasciamo e viviamo
ed arrivare ad essere niente per poi fondersi con il tutto».
La poetessa Fortunata Cafiero Doddis ha espresso il suo positivo
giudizio per l’ottima realizzazione dell’evento culturale. Anche lei
messinese, ha a cuore lo sviluppo culturale della città. Da anni si
dedica attivamente alla poesia e alla musica. Infatti, oltre ad
essere una brava poetessa è anche una brava soprano, ed è tra le
prime presenze ad adoperarsi per l’incremento culturale della città,
mettendoci cuore e disponibilità oltre alle capacità artistiche.
Molti
artisti dunque hanno aderito all’iniziativa e di conseguenza si è
avuta una grande partecipazione. Anche le tematiche ispiratrici sono
state molteplici. A “Messina in Arte” sono stati esposti i soggetti
a tema sacro, del Cristo seduto, crocifisso secondo gli usi dei
vetusti romani, di Guglielmo Giovanni e il S. Padre Pio di Bardetta
Salvatore. Presente il tema del mare; mare per il quale la città di
Messina vanta bellezze naturali. Esso è soggetto predominante nelle
opere figurative di Bardetta Nicola, De Francesco Giovanni, Antonino
D’Arrigo, Puccio La Fauci, e nell’acquerello di JACOB; è mare, come
veduta, rappresentato nelle tele di Brianti Elisabetta; Squillaci
Renata, Urzi’ Orazio, mare presente anche nelle composizioni
figurative di Aliffi Gaetano e Manazza Lina, oltre che nelle opere
astratte di Dinaro Carmelo, Irrera Antonello, Rossello Melania,
Serboli Piero.
Nature
morte sono state esposte da Cacciola Carmelo, Minissale Giuseppe,
Vizzari Flavia e Ciolino Aldo. La forza della natura espressa dai
poderosi tronchi d’albero è raffigurata nelle tele di Ierna Piera,
Scandurra Tiziana, e ancora nella veduta di Ciraolo Pietro e
nell’opera astratta di Lisitano Nathalie. Paesaggi di campagna si
ammirano nei lavori di Buda Nino (nibu), Giordano Enrica, Raneri
Maria e come sfondo alle figure umane in quelli di Piccione
Domenico, Scolari Papalia Franca, o come scenario a realistici
gattini nell’opera di Cavallaro Sebastiano.
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Da sinistra:
Antonello Bruno, Serena Calderoni, Flavia Vizzari, Angelo Manitta,
Luciana Cafiero Doddis
Da sinistra:
Antonello Irrera,
Piera Ierna, Aldo Ciolino, Antonio Gabriele, Corrado Arcella e Nicola
Bardetta
Da sinistra:
Melania Rossello, Maria Pia Panzera, Nathalie Lisitano, Maria
Antonietta La Versa e Alba Terranova
Da sinistra:
Alba Terranova, Carmelo Dinaro, Maria Grazia Lenzo, Enrica Giordano,
Renata Squillaci, Maria Costa, Benito Commisso, Piera Ierna, Puccio La
Fauci,
Carmelo Cacciola, Lina Signorino, Irene Caterinaki Bruno |
Altri quadri, che hanno per soggetto l’uomo, sono stati esposti alla
mostra collettiva da Arena Caterina, Di Bella Fabio (Fadibe’), Di Bella
Massimo (Madibe’), Panzera Maria Pia e rappresentate in opere
figurativo-astratte da Gabriele Antonio e Rampello Roberta e altresì è
predominante nell’opera naif di Crisafulli Carmen. composizioni di fiori
sono il soggetto delle opere di Caterinaki Bruno Irene, Lenzo Maria
Grazia, Pizzi Vittorio, Signorino Lina, Silvano Motta e dell’opera
astratta di De Salvo Pietro e fiori predominano anche nella composizione
di Gravina Umberto; il frutto del fico d’india è stato fonte
d’ispirazione per Arcella Corrado e Giannetto Cettina.
Scorci paesaggistici, centri urbani, giostre, antiche mura, sono stati
soggetti ispirativi, invece, per le opere di Foti Tullio, Bicchieri
Scudery Rosy, Vanfiori Eugenio, Lattene Giacomo per l’acquerello
realizzato da Gaudenti Paolo e per la grafica di Velardi Marianna,
nonché per l’opera con tecnica a sbalzo di La Versa Maria Antonietta. La
Torre Ernesto ha esposto invece, un quadro con tecnica a tempera su
strati di fogli. Tra le opere astratte si colloca pure l’opera di Costa
Maria. Completano l’esposizione pittorica l’installazione eseguita dal
giovane Castano Giuseppe, Osvaldo (un fantoccio realizzato dai ragazzi
dell’associazione Spazio Libero Officina Artistica) e l’esposizione
delle poesie di
coloro che hanno aderito a “Messina in arte”.
Le liriche lette dai poeti presenti sono state: “Canto alla luna” di
Arena Vittoria; “Signuruzzu” preghiera tratta da “Siciliana” di Gianni
Argurio; “L’eternità che mi rimane” di Bernava Manuela; “Tu, terra mia”
di Bruno Antonello; “Epoche” di Buccheri Barbara; “17marzo” di Cacciola
Carmelo; “Favola” di Cacciotto Francesco; “L’età dei ricordi” di Cafiero
Doddis Fortunata; “Primavera” di Caterinaki Bruno Irene; “Ritratto” di
Di Blasi Marialuisa; “C’è bisogno d’amore” di Dinaro Sara; “Le ali del
pensiero” di Carmela Mazzotta; “Il Tritone e la Sirena” di Murdaca Maria
Grazia; “Nozze d’oro” di Orifici Rabe Rosita; “Gabbiani” di Giusy
Papale; “Rosita, bene mio” di Rabe Teodoro; “Mi fu madre la terra” di
Rossello Melania; “E venne l’ora (le tre età)” di Scolari Papalia
Franca; “Inverno” di Squillaci Renata. |