Costruire
la pace
Si costruisce la pace su
sentieri di fiaba
e minuscole corti di
principesse e di fate
rubano al sole preziosi
salteri.
In un'oasi di quiete non
si pensa alla guerra.
Le nuvole dell’Etna
dormono su olimpiche
vette e ristagnano brine
su primule
gialle, su viole
abbattute dal vento,
su tappeti che avvolgono
capriole di ragazzi.
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A
Martin Luther King
Per tutto c'è una
macchina, ma la macchina
[non è l'uomo.
L'ansia e la
stanchezza si raccolgono in rosse
incubatrici. Il
benessere materiale non è tutto,
non è l'uomo.
L'assenza di dolore è atarassica
evoluzione di barlumi
trapunti di dolcezza.
Il monopolio dei
pensieri è un fastidioso tanfo
di legno, ma non è
l'uomo. I burocrati arginano
montagne di petizioni
perché le carte vengano
divorate dai tarli. «Chi
accumula tesori
in cielo non li perde»
dice il Vangelo.
Ma lì l'uomo non c'è. Il
povero che cerchi,
emarginato nelle
catapecchie, smorfiato per il colore
della pelle, vinto per la
sua umiltà, franto
per l'arroganza, è invece
qui, ma non lo vedi:
[disintegrato
- dalle ritorte sociali,
dai pregiudizi morali,
- dalle impossibili
risonanze magmatiche d'una politica
-
- deforme. Non è
un'utopica mistificazione del reale
- che gli uomini siano
fratelli, ma un pizzico
- di melanina in più è
già tragedia: violenza
- bruta d'insaziabili
quartieri bianchi.
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