"Fin
dal nome "Oriente Occidente" e dalla programmazione inaugurale
(una notte intera di teatro danza indiano Kathakhali), il Festiva
di Rovereto si è proposto di rimescolare le carte, di produrre
dei confronti e delle ibridazioni.
Un Festival importante non è mai solo una rassegna di spettacoli.
Esprime sempre una cultura, un interesse, un punto di vista. Questo
è vero certamente di "Oriente Occidente". Dall'inizio,
questo Festival coltiva, con lodevole ostinazione, una propria vocazione
di frontiera e di scambio: fra giovane danza italiana e di altri
Paesi, fra danza e teatro, fra tradizioni occidentali e orientali"
Ugo Volli
|
 |