Alcune notizie sul design :
Le origini del design
italiano
L'Italia si è
avvicinata concretamente al design solo dopo la fine della
Seconda guerra mondiale. Alcuni designer realizzarono oggetti
che anticipavano le esigenze di trasformazione della nostra
società. La Vespa Piaggio, la macchina da scrivere
portatile Olivetti Lettera 22, la 600 Multipla e la 500
Fiat, le lavatrici Rex e Candy sono i principali esempi
di oggetti la cui modernità era ben superiore alla
realtà sociale del Paese. Design come anteprima di
modelli di una società evoluta, futura ma non ancora
attuale,quindi improntati all'ottimismo e all'innovazione.
Il design italiano esplora nuovi territori e propone formule
originali per le aziende. Nella seconda metà degli
anni Settanta i designer italiani lasciano da parte la funzionalità
e riscoprono gli elementi frivoli dell'oggetto quotidiano
contemporaneamente ad una revisione originale degli oggetti
del passato. Gli anni ottanta poi si colorano di modelli
bizzarri, superflui a testimonianza di un'evoluzione della
nostra società rivolta a nuove esigenze. La ricerca
dell'estetica la ritroviamo, per esempio, nei modelli proposti
dalla Alessi, ditta storica di casalinghi, che si lancia
nella sperimentazione collaborando con maestri del calibro
di Sottsass e Castiglioni. Gli anni novanta si aprono invece
come specchio di una società più pigra e più
opulenta e il design italiano ne risente aprendosi ad ogni
genere: dall' "esagerato" contornato da oggetti
paradossali al classico e alle sue atmosfere rassicuranti.
Tra i tanti designer italiani si insinuano pian piano progettisti
inglesi, olandesi, tedeschi e brasiliani. Le aziende italiane
traggono giovamento da questa nuova linfa e si lanciano
in nuovi investimenti che alimentano il design italiano
nel mondo. Milano diventa la capitale mondiale del design,
un centro che smista continuamente i simboli della trasformazione
degli stili di vita. Prodotti sempre più evoluti,
da un forte impatto visivo dove la tecnologia e l'immaginazione
si fondono magistralmente.
I principali
designer
In questa breve
carrellata che non vuole e non può essere esaustiva
citiamo doverosamente alcuni tra i più famosi
designer italiani: Corradino D'Ascanio (Vespa Piaggio),
Cesare Pallavicino e Pier Luigi Torre (Lambretta Innocenti),
Marco Zanuso, Marcello Nizzoli (Lettera 22 Olivetti),
Gino Colombini, Osvaldo Borsani, Giò Ponti (la
sedia Superleggera), Dante Giacosa (600 Multipla e la
500 Fiat), Ettore Sottsass, Mario Bellini, Vico Magistretti,
Enzo Mari, Gaetano Pesce, Paolo Deganello, Alessandro
Mendini, Aldo Rossi, Paolo Portoghesi, Massimo Scolari,
Achille Castiglioni, Alberto Meda, Antonio Citterio,
Stefano Giovannoni.
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