Venerdì 16 Gennaio 2004

 

Falò di Sant’Antonio

 

 

 

 

 

In Cascina Biblioteca, adiacente al Parco Lambro, il 16 Gennaio, alle ore 20,30, si accende il falò di Sant’Antonio, si beve vin brulè e si mangia il panettone.  La Cascina è sede di varie realtà che operano nel sociale: la cooperativa Viridalia, la cooperativa Il Fontanile, il Centro di Formazione Professionale dell’Anffas e la fondazione Idea Vita. Tutti insieme si vuole far rivivere la tradizione caratteristica delle cascine dove, con il falò di Sant’Antonio, si salutava la ormai prossima fine dell’inverno e il ritorno imminente della bella stagione, con le giornate che iniziano ad allungarsi.

Viridalia , Il Fontanile, Anffas e Idea vita invitano soci, operatori ed amici a festeggiare insieme.

 

 

 

 

 

Una festa di origini antichissime, festeggiare la quale significava e significa, ogni anno, scatenare le forze positive e, grazie alla valenza del fuoco, sconfiggere il male e le malattie sempre in agguato. Una festa di buon auspicio per il futuro e all'insegna dell'allegria: in passato, ma anche oggi.

 

Sant’Antonio fu venerato dal popolo, il quale faceva ricorso a lui contro la peste, lo scorbuto e contro tutti i morbi contagiosi. Lo sviluppo del culto popolare del Santo fu dovuto alla sua fama di guaritore dell'Herpes zoster meglio conosciuto come fuoco di Sant'Antonio. In onore di Sant'Antonio Abate, il giorno della vigilia della festa (16 gennaio) venivano e tuttora vengono accesi grossi falò.

 

Il legame fra sant’Antonio e il fuoco non si conosce con certezza .
Secondo una tradizione accendere i falò ricorda le miracolose guarigioni che ci furono in Francia durante un’ epidemia di peste, mentre venivano trasportate dall’ Oriente in Europa le reliquie del Santo.
Un’ altra tradizione spiega i falò con la fama di guaritore del Santo, invocato contro la peste, lo scorbuto e altre malattie, come il “fuoco di Sant’ Antonio”. Una terza spiegazione del fuoco è legata alla fama del santo di salvatore di anime dalle fiamme dell’inferno, poiché egli resistette a tante tentazioni.
Per tutti questi motivi nasce e continua in molti paesi l’ usanza di erigere grandi cataste di legna a cui si dà il nome di “falò di San Antonio”.