Bibliotheca Sarda
Catalogo dei volumi 13 - 24
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13 MAX LEOPOLD WAGNER La lingua sarda a cura di Giulio Paulis Data alle stampe nel 1950 dall'illustre glottologo neolatinista Max Leopold Wagner, La lingua sarda rappresenta un'autentica pietra miliare nel campo della linguistica sarda. Corredata da un robusto apparato di analisi storica, morfologica, sintattica, grammaticale, arricchita da approfondite ricerche sul lessico, l'opera si presentava finora in un'edizione che ne sminuiva l'importanza per i numerosissimi refusi, qui emendati dal curatore. Volume di 440 pagine, formato 12 x 16,7 |
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14 ALBERTO DALLA MARMORA Itinerario dell'Isola di Sardegna volume primo a cura di Maria Grazia Longhi Si tratta di una nuova traduzione integrale che restituisce tutta l'originale complessità e completezza a un testo basilare per la formazione dell'immagine della Sardegna: l'Itinerario pubblicato nel 1860 in due tomi dal generale Alberto della Marmora. Concepita come quarta parte del monumentale Viaggio in Sardegna, l'opera finisce per assumere valore autonomo, grazie soprattutto alla minuziosa e appassionata descrizione dell'Isola. Volume di 368 pagine, formato 12 x 16,7 |
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15 ALBERTO DALLA MARMORA Itinerario dell'Isola di Sardegna volume secondo a cura di Maria Grazia Longhi Attraverso vallate e sentieri di montagna, lungo le coste e il corso dei fiumi, emerge gradualmente la profonda conoscenza del territorio da parte del generale Della Marmora: anche questo sencondo volume dell'Itinerario conduce il lettore a decifrare i segni primordiali del paesaggio isolano, dalle trachiti antiche alle formazioni geologiche più recenti, dalle rovine di epoca preclassica e romana ai castelli medioevali abbarbicati sui colli dominanti le pianure. Volume di 408 pagine, formato 12 x 16,7 |
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16 ALBERTO DALLA MARMORA Itinerario dell'Isola di Sardegna volume terzo a cura di Maria Grazia Longhi Come già nei primi due volumi, anche in quest'ultimo il racconto dell'autore travalica la semplice descrizione di viaggio, per suggerire illuminanti e inattese relazioni di natura orografica, geologica, archeologica e antropologica, individuate tra le più significative nell'ottica della continuità del tessuto geografico e storico dell'Isola. Completa l'opera un robusto apparato di tabelle statistiche sulla situazione di strade, fari, prodotti agricoli e industriali in Sardegna alla metà del secolo scorso. Volume di 344 pagine, formato 12 x 16,7 |
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17 GIULIO FARA Sulla musica popolare in Sardegna a cura di Gian Nicola Spanu Il volume raccoglie dieci contributi del più insigne studioso di etnofonia sarda, pubblicati tra il 1909 e il 1926. Al pari del patrimonio musicale, anche gli strumenti della tradizione popolare sarda vengono documentati con interessanti foto d'epoca e analizzati nelle loro componenti tecniche e storiche, allargando l'indagine alle loro origini, all'etimologia dei nomi, alle forme di utilizzo da parte del singolo e della collettività. Volume di 376 pagine, formato 12 x 16,7 |
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18 GIOVANNI SPANO Proverbi sardi a cura di Giulio Angioni Si tratta della seconda edizione, pubblicata nel 1871, di una raccolta di detti, aforismi, proverbi che il canonico Giovanni Spano attinse dal repertorio popolare e inizialmente concepì come completamento del suo Vocabolario Sardo-Italiano e Italiano-Sardo. Nelle colorate espressioni della vita quotidiana si riflette tutto il sistema di riferimenti morali, religiosi e simbolici della Sardegna del secolo scorso. L'opera conobbe al suo apparire un insperato successo. Volume di 368 pagine, formato 12 x 16,7 |
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19 GIUSEPPE DESSÌ Il disertore prefazione di Sandro Maxia Uscito nel 1961, Il disertore di Giuseppe Dessì è considerato una delle sue prove più mature. Al di là dell'esperienza umana del protagonista - un disertore della Grande Guerra - emergono il contrasto/conflitto fra la morale individuale e il senso del dovere, ricorrente nelle situazioni belliche, e il "ritratto" di certo ambiente sardo d'inizio secolo, diviso fra l'adesione al patriottismo della Nazione e l'attaccamento alla famiglia e alla cultura degli avi. Volume di 136 pagine, formato 12 x 16,7 |
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20 ANTONIO BALLERO Don Zua a cura di Luisa Mulas Antonio Ballero fu principalmente pittore e artefice dell'abbandono dei linguaggi accademici in favore dell'apertura dell'ambiente artistico sardo alle correnti internazionali. Pubblicati nel 1894 in due volumi, i "romanzi brevi" Don Zua e Vergini bionde ne mettono in luce la verve di narratore, capace di evocare le effimere glorie della piccola nobiltà locale in una Sardegna che ancora faticava nel trovare una sua autonoma collocazione sulla via della modernità. Volume di 248 pagine, formato 12 x 16,7 |
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21 ENRICO COSTA Giovanni Tolu prefazione di Pietro Marongiu Dalla penna poliedrica di Enrico Costa - singolare figura di narratore, saggista, giornalista - esce nel 1897 questo straordinario e potente ritratto di un uomo contraddittorio e affascinante, qual è il "bandito" Giovanni Tolu, uno dei più famosi, ma anche dei più stimati del suo tempo. Il libro, di respiro epico ma di piacevolissima lettura, si regge sulla costruzione di un personaggio a forti tinte, che agisce secondo una morale propria. Volume di 440 pagine, formato 12 x 16,7 |
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22 GIULIO BECHI Caccia grossa a cura di Manlio Brigaglia Fin dal titolo, Caccia grossa - opera di un giovane ufficiale toscano inviato in Sardegna per combattere il banditismo - si propone come "libello" polemico, nonostante l'autore cerchi di dissimulare la sua decisa scelta di parte, per la giustizia e contro le connivenze di un sistema sociale che del "bandito" ha fatto il proprio eroe. Uscita nel 1914, quest'edizione trasmette ancora oggi quella carica provocatoria che già aveva suscitato violente critiche al primo apparire del libro. Volume di 200 pagine, formato 12 x 16,7 |
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23 MATTEO MADAU Le armonie de' Sardi a cura di Cristina Lavinio Con quest'opera, pubblicata nel 1787, il Madau si propone un'operazione di grande interesse, nella scia del suo "ripulimento" della lingua sarda. Si tratta di una raccolta di componimenti poetici in sardo, di soggetto religioso o profano, nei quali l'autore riporta ogni forma linguistica alla sua vera o presunta radice latina. Si cerca così di creare una sorta di sardo letterario, che nelle intenzioni del Madau avrebbe dovuto costituire la base per un autentico rinnovamento della lingua sarda. Volume di 224 pagine, formato 12 x 16,7 |
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24 MONTANARU Boghes de Barbagia - Cantigos d'Ennargentu a cura di Giovanni Pirodda Antioco Casula, noto con lo pseudonimo di Montanaru, è il più noto e certo più dotato fra coloro che nel nostro secolo hanno utilizzato il sardo per le proprie poesie. Questo volume presenta le prime due raccolte (1904 e 1922) con le quali Montanaru offre il proprio originale contributo a quel clima di "invenzione dell'identità" peculiare degli ambienti culturali sardi del primo Novecento. Il testo sardo è corredato di traduzione italiana. Volume di 344 pagine, formato 12 x 16,7 |