Convento Agostiniani

La costruzione del convento degli Agostiniani risale al 1624, quando i due coniugi Francesco Norchis e Francesca Adriana Corona offrirono al principale degli Agostiniani, a Cagliari la Chiesa di Nostra Signora d'Itria situata in un terreno di loro proprietà. In data 8 settembre si stipulò il relativo atto notarile. 

Ai primi del '700 cominciò un contenzioso tra gli Agostiniani e gli eredi dei fondatori. Vinsero i proprietari e quando il convento fu chiuso, loro come eredi, ricevettero un calice d'argento, vari arredi ecclesiastici e persino le campane della chiesa. Del convento si conservano in parrocchia due statue: quella di Sant'Agostino e quella di San Nicola, anche lui frate Agostiniano. Altri oggetti preziosi del convento sono il Secchiello e l'Ostensorio, conservati nella parrocchia.

Nel 1765, a distanza di 40 anni fu quasi del tutto abbandonato, tant'è che nel 1772, l'Altocommissario degli ordini religiosi in Sardegna, Granieri, inviò una relazione nella quale chiedeva di abolire il convento. Nel 1785 fu sconsacrato, anche se da molto tempo era cessata la sua attività religiosa.