Commercio
Dopo il declino conseguente al crollo dell'impero romano, il commercio
europeo si espanse gradualmente durante il Medioevo. Nei primi secoli
dopo la caduta dell'impero romano, l'economia medievale strettamente
di tipo curtense, dove ogni comunità rurale cercava di produrre
tutto quanto le fosse necessario,non consentiva per mancanza di
prodotti lo scambio sulle grandi rotte tra occidente e oriente.Comunque
nell' ottavo e nono secolo,nonostante il persistente e pericoloso
intralcio della pirateria saracena, il commercio per grandi vie
svoltosi prevalentemente lungo le rotte del bacino mediterraneo,
procedette quasi regolarmente data la grande richiesta di spezie
e capi preziosi da parte dei nobili e del ricco clero.Tuttavia nella
prima parte dell'alto medioevo, il principale tipo di mercato e
di conseguenza il principale tipo di commercio fu sicuramente quello
locale ,dove gli abitanti dei villaggi vicini riuniti in fiere esponevano
i prodotti agricoli in eccesso o delle piccole opere di artigianato.Dal
decimo al tredicesimo secolo,grazie a importanti scoperte e miglioramenti
nei campi dell'agricoltura e della nautica,si assistette alla rinascita
prosperosa del commercio. Infatti grazie al cambio di posizione
dell'attaccatura dell'aratro ,che non strozzava più l'animale, e
alla utilizzazione del ciclo triennale dei campi, i raccolti agricoli
tornarono abbondanti favorendo la crescita demografica e i prodotti
in eccedenza. Così ,con la costruzione di nuove barche (la schapa
per il cabotaggio e la barca per l'alto mare) sempre più veloci
e dei miglioramenti apportati alle vecchie strade romane, vi fu
una seconda rinascita commerciale che portò alla lenta formazione
di una nuova classe sociale: la borghesia ovvero il mercante.La
rinascita commerciale dell'Europa coincise con l'affermarsi delle
repubbliche marinare come intermediari tra l'occidente e l'oriente.
Venezia,in particolare, favorita dalla preva lenza dei porti adriatici
su quelli tirrenici,accrebbe sempre più saldamente il proprio prestigio,garantito
tra l'altro dalle facili comunicazioni con Pavia. Infatti, nella
città padana ,massimo centro commerciale occidentale italiano del
tempo,convergevano le tre più importanti vie di comunicazione col
nord europeo(Francia,Spagna,Germania,Olanda,Inghilterra). Da Pavia,
le merci francesi e germaniche partivano verso l'Oriente,tramite
Venezia o Bari.Dalle regioni centrali dell'impero carolingio una
fascia di strade convergeva verso le foci del Reno,costituendo un
grande asse nord-sud.Le comunicazioni est-ovest, all'interno dell'Europa,erano
invece assicurate da una pista che seguiva il tracciato della strada
romana Reims-Colonia. Le merci che venivano trasportate,si distinguevano
in 'grosse' e 'sottili'. Le merci sottili erano principalmente di
alto pregio e di notevoli guadagni come le perle e le pietre preziose,le
scimmie,i profumi,le spezie per la cucina, qualche materiale tintorio
etc... I loro carichi erano costosi e pericolosi.Le merci grosse
erano i materiali per lo più agricoli o arboricoli più significativi,in
quanto erano generi di prima sussistenza. I più importanti erano:
- IL SALE. Indispensabile alla cucina,richiesto per la conservazione
del pesce di cui si faceva largo uso era anche mezzo di imposizione
dei pubblici poteri. Venezia,che pure ne traeva molto dalle sue
lagune, monopolizzò il sale di Cipro,quello della Sardegna,della
Sicilia,delle Baleari,dell'Africa del nord.
- IL VINO. Si esportava da alcune zone della Grecia,di Rodi,di
Cipro, e in maggior quantità dalla Francia(ben 850000 ettolitri
nel 12 secolo).
- IL GRANO. La cui produzione,rilevante nelle Puglie,in Sicilia,nella
Dalmazia e in alcune zone del mar Nero,lo portò ad essere il materiale
più trafficato di tutto il medioevo,tanto da formare la 'via del
grano' che toccava tutti i porti occidentali e orientali.
- LA LANA. La maggior parte delle imbarcazioni che dal secolo
dodicesimo partivano dai porti della Bretagna avevano nella stiva
i velli delle numerose mandrie che pascolavano nei manors dei
signori.Questi velli arrivavano prima in Venezia dove 300 bottegai
la lavoravano e successivamente andavano in tutto il mondo conosciuto.
- IL COTONE. Il cotone si produceva in molte località.Il più scadente
era quello di Sicilia,il migliore quello prodotto nella Siria.
Cosi' i mercanti genovesi e veneziani andavano a cercarlo fuori
della cristianità.
- GLI SCHIAVI. Nella cornice della morale cristiana,agente di
trasformazione della schiavitù pur senza il proposito di sopprimerla;gli
schiavi si vedono in movimento dall'Europa centrale alla penisola
Iberica,dalle coste dell'Asia minore a quelle Africane,mutando
i soggetti e cambiando le direzioni in rapporto con le vicende
politiche.Erano richiesti prevalentemente per uso domestico o
agricolo.
LE FIERE
Le fiere erano il tipo di mercato esiste durante il medioevo. Si
divideva in tre diversi mercati:
- Mercato locale: Gli abitanti dei piccoli villaggi, borghi, città
della stessa regione si riunivano annualmente allestendo dei banconi.
Si vendevano i prodotti agricoli in eccesso o dei prodotti dell'artigianato
locale.Difficilmente si usavano le monete e principalmente si
comprava un prodotto barattandolo con un altro. § Mercato regionale:
Gli abitanti delle città maggiori si riunivano in grandi mercati
chiusi.Chi volesse entrarvi o chi volesse mettervi un bancone
doveva pagare una tassa. I prodotti più presenti erano di genere
alimentare,materie prime, legno per il riscaldamento, materiali
per costruzioni.Vi era una buona circolazione della moneta ma
i prodotti non erano destinati a tutti,ma a quelli più ricchi.
Comunque, vi partecipavano grandi masse di contadini in quanto
era l'unico momento di divertimento e di festa.Di solito duravano
un paio di giorni e si svolgevano nei periodi caldi dell'anno.
- Mercato internazionale: Gli esponenti dei ceti più ricchi,della
aristocrazia feudale e cittadina,dei mercanti si riunivano in
particolari giorni dell'anno nelle città più ricche e famose.Vi
era un grande giro di risorse monetarie in quanto le merci erano
di altissimo valore. Era permesso parteciparvi solo alle persone
più ricche.Era un mercato molto suggestivo in quanto vi era l'incontro
di tutte le civiltà allora conosciute
Le principali fiere europee si svolgevano in: Champagne, Venezia,
Pisa, Roma, Genova, Bordeaux, Barcellona, Siviglia, Lione, Cluny,
Atene, Tebe, Parigi, Colonia.
LE FIERE DI CHAMPAGNA
Lungo le strade di terra, e quando fosse possibile quelle fluviali,
quegli incontri tra le civiltà più avanzate del sud e del nord del
continente avvenivano nel breve territorio della Champagne, nel
quale si tenevano le famose fiere,il più grande mercato internazionale
del tempo.Frequentate da commercianti di ogni provenienza,vi si
trattavano merci d'ogni dove,dalla Russia all'oriente cinese, dall'Inghilterra
alla Spagna.Naturalmente dominatori furono i mercanti italiani,non
soltanto per la quantità di capitali di cui disponevano, ma anche
perché potevano estendere con i contratti di cambio il raggio del
loro credito a molti centri di mercato in cui avevano affari gestiti
da loro rappresentanti.In questo convegno internazionale,uomini
che parlavano lingue diverse e che avevano usi e costumi differenti
prendevano ad avvertire inconsapevolmente quel senso di Europa che
si ritrovò più vivo nelle crociate in terra santa.Le fiere di Champagne
furono fiorenti per tutto il medioevo fino a quando fu gestita dai
conti,la cui politica-scorte armate ai mercanti lungo le strade
di accesso ,esenzione dal pagare tasse-ne aveva fatto un giardino
di tranquillità.Le fiere di champagne furono fiorenti fino a quando
la regione non fu dominata dal regno di Francia,tormentato da eventi
politici e noto per il suo fiscalismo.
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