QUANDO LA NAZIONE BRASILIANA 
MUOVEVA I SUOI PRIMI PASSI
Alla Galleria dell’Istituto Italo-Latino Americano è stata inaugurata una importante e significativa mostra di dipinti di viaggiatori e naturalisti italiani che furono in Brasile nei secoli XVIII e XIX e ne ritrassero alcuni momenti di quel tempo 

Il Brasile sta celebrando i 500 anni della sua scoperta con una serie di manifestazioni. Purtroppo abbiamo potuto presenziare solo alle ultime due, la prima organizzata presso il centro culturale dell’Ambasciata brasiliana dove era stata allestita una mostra di quadri di pittori indigeni dell’Amazzonia (della quale ci siamo occupati in una pagina del nostro giornale) e la seconda organizzata presso la Galleria dell’Istituto Italo-Latino-Ameriano, inaugurata dall’Ambasciatore del Brasile S.E. Paulo Tarso Flecha de Lima, che rimarrà aperta sino al 6 gennaio del prossimo anno. 
Se il Brasile degli indigeni dell’Amazzonia è sconosciuto, nascosto e le loro pitture , diciamo “naif”, sono indicative delle tradizioni, costumi e folklore di questo popolo, ben diverso dal modo come normalmente lo presentano le agenzie turistiche, non di meno diverso e sconosciuto è certamente il Brasile dei secoli XVIII e XIX e la raccolta di opere di alcuni viaggiatori e naturalisti italiani, che furono in Brasile in quei tempi e ne ritrassero alcuni momenti, assume un valore straordinario, pieno di significato e di indicazioni. La mostra non è solo una iniziativa di grande valore culturale ma, per coloro che conoscono il Brasile di oggi, potrebbe diventare anche una eccellente occasione per tentare degli accostamenti e dei paragoni interessanti.
Una bellissima brossura è stata oculatamente distribuita tra i visitatori della mostra. Nel foglio che l’accompagnava è specificato che, nell’accostarsi a questa raccolta di opere realizzate prima dell’unificazione dell’Italia e dell’inizio del grande flusso migratorio verso l’America, ciò che si nota è che la presenza degli Italiani in Brasile, fino all’inizio del secolo XIX, fu caratterizzata dallo stretto legame con la chiesa cattolica e con progetti specifici delle corona portoghese. 
L’esposizione curata dal prof. Carlos Martins è una raccolta di opere significative, provenienti esclusivamente da collezioni brasiliane, presentate per la prima volta in Italia e che mettono in luce il contributo dei viaggiatori delle diverse regioni italiane giunti in Brasile prima del 1870. Complessivamente si tratta di 50 opere, tra dipinti, acquarelli, progetti di architettura e cartografie, recanti la firma di 15 autori che consentono di valutare la portata e la specificità del contributo di questi artisti nella elaborazione di una immagine del Brasile come appariva ai loro occhi.
Afferma l’Ambasciatore del Brasile nell’inaugurare la mostra che essa conclude un periodo ricco di manifestazioni culturali con le quali si celebra il 500.mo anniversario della scoperta del Brasile e che l’obiettivo principale di queste manifestazioni era diffondere presso il pubblico italiano una conoscenza più ampia di questo vasto paese dell’America Latina, mostrando i suoi aspetti peculiari e rafforzando così i saldi legami che già esistono tra l’Italia ed il Brasile.
Se la mostra chiude il ciclo delle grandi manifestazioni, il programma culturale dell’Ambasciata brasiliana continua in questo mese di dicembre con un nutrito programma di incontri ed altre manifestazioni.

 

Le foto mostrano S.E. L’Ambasciatore del Brasile mentre inaugura la mostra. Gli è a fianco, a destra, Louis-Philippe Dalembert, vice-segretario culturale dell’IILA e a sin. il curatore della mostra, Carlos Martins. Tra il pubblico il ministro consigliere dell’Ambasciata, signora Leonilda Alves Corréa. Nelle altre foto, siamo a colloquio con S.E. l’Ambasciatore, con il Segretario generale dell’IILA, Ambasciatore Ludovico Incisa di Camerana, e il consigliere per la stampa dell’Ambasciata, Carlos Alberto da Silva.

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