37.mo anniversario dell’indipendenza
Il Kenya: riforme strutturali per uscire dalla crisi

Le foto nell'ordine dall'alto in basso: i nostri complimenti ed auguri a S.E. Bob Francis Jalang’o, Ambasciatore del Kenya e agli altri diplomatici dell'ambasciata. Una inquadratura della sala ove si è svolto il ricevimento. L'ambasciatore incontra alcuni esponenti  della comunità keniota di Roma.

Trentasette anni fà, quando il 12 dicembre 1963 Yomo Kenyatta proclamò l’indipendenza del Kenya e venne riconosciuto dal suo popolo come il primo presidente della nuova era e padre della patria, questo paese - gioiello dell’ex impero coloniale britannico in Africa - non si aspettava di dover attraversare tante difficoltà nella tortuosa strada verso la piena autonomia economica e politica. Ora il Kenya sta faticosamente uscendo da un periodo critico nel quale si è tra l’altro innestato uno dei più gravi periodi di siccità degli ultimi tempi.
A Roma, tuttavia, l’Ambasciatore del Kenya, S.E. Bob Francis Jalang’o, che aveva presentato le sue credenziali il 14 maggio 1997 e sta per assumere il nuovo incarico di Ambasciatore a New York, non poteva chiudere il suo periodo romano senza un ultimo atto di politica diplomatica e così il 12 dicembre scorso egli ha voluto celebrare il 37.mo anniversario dell’indipendenza del suo paese con un ricevimento di commiato al quale hanno presenziato numerose personalità, diplomatici, rappresentanti della comunità keniota di Roma e gli Italiani più amici del Kenya.
Dalla sede più prestigiosa di New York un diplomatico così dinamico ed abile come si è dimostrato S.E. Jalang’o - che evidentemente riscuote la fiducia del Presidente Arap Moi - avrà certamente più possibilità di operare e di adoperarsi per aiutare il Kenya a superare le attuali difficoltà di ordine economico e sociale che il governo del Kenya sta affrontando con una serie di riforme strutturali approvate dall’ Executive Board del Fondo Monetario Internazionale. Nell’agosto scorso questo organismo è infatti intervenuto decidendo un programma di finanziamento triennale di 198 milioni di dollari di cui una prima trancia di circa 13,5 milioni di dollari è stata subito messa a disposizione del governo.
Intanto il Kenya continua ad aiutarsi con il turismo e gli Italiani contribuiscono attivamente. Anche in prossimità delle feste natalizie e di Capo d’Anno molti sono coloro che dall’Italia partiranno per le località più note del Kenya, come Malindi, ove la popolazione locale ha ormai imparato a parlare l’italiano e contribuisce a far sì che gli Italiani si sentano in Kenya come a casa propria. 
All’Ambasciatore che se ne va dall’Italia “Popoli Nuovi” rivolge il suo ringraziamento per il modo in cui egli ha operato per il consolidamento delle relazioni tra i nostri due paesi e formula  i suoi auguri per il nuovo incarico, nella certezza che egli si esprimerà per il meglio anche da New York per cogliere i maggiori benefici per il Kenya.

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