UN
ANNIVERSARIO
             DA RICORDARE

 

C‘era qualcosa lasciato in sospeso, accaduto in occasione del ricevimento dell’anno scorso che, inavvertitamente e senza colpa alcuna, ci aveva impedito di dare senso e completezza al nostro lavoro di cronisti diplomatici. Le foto scattate durante il ricevimento erano andate perdute, salvo una di cattiva qualità (comunque utilizzata), a causa di un imprevisto sul quale non vale la pena di soffermarci ora.

S.E. Zafar Ali Hilaly,
 Ambasciatore del Pakistan,
 e la sua gentile signora
attendono l’arrivo dei loro ospiti
 al ricevimento per la
 Festa Nazionale del loro paese.

Abbiamo rimediato e questa volta pensiamo di essere riusciti a scusarci per l’inconveniente con S.E. Zafar Ali Hilaly, Ambasciatore del Pakistan, che ha avuto l’amabilità di invitarci nuovamente al tradizionale ricevimento per l’anniversario dell’indipendenza del Pakistan,un anniversario mai come ora da ricordare.
E’ trascorso un anno, ma on è certo trascorso tranquillamente. Ha lasciato dei segni profondi e incancellabili. Ha aperto una voragine le cui conseguenze nessuno può dire quanto gravi siano e quanto dureranno. Una terza guerra, di genere diverso dal tradizionale, ma forse più grave ed imprevedibile, è esplosa ed ha coinvolto il mondo intero. Ha coinvolto, in modo massiccio, anche il Pakistan e noi siamo perplessi e ci chiediamo se sia opportuno ricordare in questa occasione i drammi e le tragedie subite in questo periodo dal Pakistan. Però nessuno degli invitati al ricevimento potevano trattenersi dal parlarne, uno con l’altro, o almeno dal pensarci. Noi riteniamo pertanto che sia un nostro dovere professionale invitare chiunque volesse cortesemente soffermarci su queste brevi note di cronaca di tornare al precedente servizio - anch’esso inserito in questa stessa rubrica - ed augurarci con noi che lo spirito di Gandhi, al quale ci eravamo richiamati alla fine riesca davvero a prevalere. Noi ci limitiamo a presentare il ricevimento attraverso le nostre foto.