SRI LANKA:
 IL "PARADISO
 TERRESTRE"
 COMPIE 55 ANNI

 

Non vi è qua e là per la terra, località che si sia meritata tanti appellativi come l’isola di Sri Lanka, un tempo Ceylon, vuoi per la sua forma geografica, le sue splendide bellezze naturali, la  mescolanza delle sue etnie e l’indole del suo popolo che, pur istintivamente pacifico e tranquillo, ha vissuto soprattutto gli ultimi vent’anni tra conflitti, tumulti e lotte che hanno visto singalesi e tamil confrontarsi duramente sul terreno politico-religioso.
Da un anno a questa parte Sri Lanka (che assunse questo nome dal partito politico di Solomon Bandaranaike, vittorioso nelle elezioni del 1956 ed assassinato quattro anni dopo) è tornata ad essere l’ “isola splendente”.
Questo è però solo uno dei suoi molti appellativi. Fu battezzata anche “la perla dell’Oceano indiano” a motivo della sua forma geografica, ma i resti geologici di un mitico ponte di Adamo, con il quale l’isola era legata al continente, continuano a tenere viva una leggenda mussulmana secondo la quale Adamo attraversò quell’istmo quando venne cacciato dal paradiso terrestre.
Tra le leggende e le definizioni, è infatti quella che resiste più delle altre. 
Il quattro febbraio scorso il “Paradiso Terrestre” ha solennizzato il suo 55.mo anniversario dell’indipendenza che gli inglesi dovettero concedergli a malincuore. Nella sede dell’Ambasciata il più alto rappresentante in Italia dello Sri Lanka, S.E. l’Ambasciatore T.H.W.Woutersz e tutto lo staff dell’ambasciata hanno invitato i loro connazionali di Roma ad assistere alla cerimonia per la ricorrenza dell’anniversario che quest’anno assume un significato particolare e pieno di una speranza nuove e più costruttiva che nelle occasioni passate.
Solo l’anno scorso, infatti, e proprio a febbraio, si riuscì a firmare un accordo di pace - il sesto - tra i due più importanti gruppi etnici dell’isola, una pace cui hanno contribuito sostanzialmente alcuni paesi come la Norvegia e il Giappone.
Il riconoscimento e la gratitudine del governo dello Sri Lanka sono stati sottolineati nei messaggi del Presidente, del Primo Ministro e del Ministro degli Affari Esteri dello Sri Lanka durante la suggestiva cerimonia che si è svolta all’Ambasciata durante la quale anche l’Ambasciatore ha voluto esprimere il suo augurio e la sua fiducia nella pace così duramente conquistata. 
Il desiderio di armonia e di pace tra le varie dimensioni religiose dell’isola si è espressa durante la cerimonia anche con la lettura di brani sacri da parte dei rappresentanti della varie religioni presenti a Sri Lanka che tuttavia hanno voluto aggiungere, ognuno nella loro lingua e secondo i loro sentimenti, una comune aspirazione per un futuro di pace e di progresso per la loro terra. 
Il desiderio unanime è di ritrovare la capacità di una coesistenza tranquilla e fruttuosa che consenta all’isola di guardare al futuro con fiducia verso traguardi di prosperità.
Io, se mi è permesso di aggiungere un augurio personale, desidero augurare allo Sri Lanka di riaprirsi al turismo poiché non vi è luogo ove si possa meglio incontrare - in poco spazio da tenere facilmente in una mano - tanto oriente, tante tradizioni, tante leggende e tanta folgorante natura come a Sri Lanka. 
Il “Paradiso terrestre” non è soltanto una leggenda. E’ un agglomerato poliedrico e vivo, un caleidoscopio della brillante essenza umana che anima l’isola. Era il paradiso degli inglesi. Dopo 55 anni di indipendenza è ancora da scoprire.
                                                                                                                                F. P. 

Le foto: S.E. T.H.W. Woutersz, Ambasciatore dello Sri Lanka, al rito dell’alzabandiera prega e canta, assieme ai suoi connazionali invitati alla cerimonia, l’inno nazionale. Il nostro omaggio all’Ambasciatore e i nostri auguri per il 55.mo anniversario dell’indipendenza del suo paese. Dopo la lettura dei messaggi del Presidente, del Primo Ministro e del Ministro degli Affari Esteri dello Sri Lanka, i rappresentanti delle varie confessioni religiose del paese leggono dei brani dalle Sacre Scritture. Nell’ordine il Ven. Molligoda Dheerananda Thero, buddista; Fr. Neville Perera, cristiano; l’Imam Abdesamer musulmano; Mr. Dubay induista. L’Ambasciatore conclude le cerimonie con un suo messaggio ed invita poi tutti i presenti a gradire il rinfresco con i cibi tipici dello Sri Lanka.