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Finalmente il TG3 FINITOOOOO!
A differenza dei progetti originali (di motorizzarlo intendo), l'ho finito nella versione originale.
Non ho messo il motore perchè frequentando un po' di più i pendii, mi sono reso conto che avrebbe potuto
volare benissimo anche senza. I fatti mi hanno poi dato ragione. Ha avuto una partre importante anche
Michele, il quale, decidendo di non motorizzarlo mi ha motivato verso un tipo di volo puramente
orientato al pendio.
Il risultato del nostro lavoro lo potete vedere qui, in queste foto. La differenza fra i due TG3 è minima
e riguarda lo spessore delle ali. Quelli di Michele sono leggermente più sottili, ma in volo (almeno per noi)
non si nota differenza. Altra ed unica differenza sono i piani di coda. Infatti nel TG3 originale sono in
Coroplast, rigido ma flessibile quel tanto che basta, non trovando un materiale simile, se non quello
utilizzato per le cartelline da disegno (winglet schiumini) troppo leggero e sottile, i piani
sono stati fatti in balsa da 4 mm, leggera e resistente quel che serve: vola come l'altro.
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Manca la colorazione sui piani di coda e la stella dovrebbe avere 5 punte
invece di 6, ma in volo è divertente lo stesso.
Il peso finale è di circa 1,280 Kg. con quattro batterie da 800mAh e quattro servi normali Futaba 3003.
Altra vista del TG3 dall'altro lato.
Il quadretto rosso non ha nessuna funzione specifica, ma è stata un'aggiunta fatta dal mio
Ingegnere capo della progettazione, mia figlia Giulia di due anni e mezzo! ;o))
L'Ingegnere dice che così vola meglio. ;o)
Questo è il TG3 di Michele, quello interamente autocostruito, dal
taglio delle parti, ali e fusoliera a.... basta. In effetti non serve molto per fare un TG3,
a parte il materiale, ovviamente.
Se li vedete insieme non c'è praticamente differenza fra i due, ed in volo
se non fosse per la livrea diversa si confonderebbero!!
E' quasi tutto vero, a volte però si distinguono, dipende dai primi atterraggi e dall'assetto
che prendono i piani di coda, eh eh eh. Niente paura, una raddrizzatina e .... VIAAAAAAA!.
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