LE DONNE AMISH E IL
PATCHWORK
Le Comunità
Amish emigrarono dall'Olanda, Germania e Russia in Pennsylvania (Contea
di Lancaster), nei primi anni del 1800, il loro inserimento fu favorito
dalla presenza delle Comunità Mennonite, poichè tra molte
famiglie Amish vi erano legami di parentela con famiglie Mennonite. L'inserimento
delle piccole comunità della minoranza cristiana fu facile in Pennsylvania
dato che la colonia era retta dallo Statuto elaborato dal quacchero William
Penn, fondatore sia di Filadelfia che della stessa colonia (1683), che
prevedeva la libertà di pensiero e religiosa. Nell'ospitale Contea
di Lancaster la vita degli Amish potè svolgersi tranquillamente,
secondo lo stile di vita che avevano scelto in base alle loro convinzioni
religiose e senza correre il pericolo, per queste convinzioni, di essere
oggetto di persecuzioni come era successo in Europa.
Come in Europa anche nel Nuovo Mondo si dedicarono all'agricoltura usando
la tecnologia del XVII° sec., in ottemperanza al comandamento divino
" mangerai il pane col sudore del tuo volto finchè tu ritorni
nella terra donde fosti tratto" - " Perciò l'Eterno Iddio
mandò via l'uomo dal giardino dell'Eden, perchè lavorasse
la terra donde era stato tratto."Genesi 3: 19; 23. Le donne che inserirono
il patchwork (1830-40) nelle loro già numerose attività
domestiche ne impararono le forme semplici già adottate dalle donne
Mennonite,da cui avevano imparato quest'arte, congeniali alla sobrietà
del Plain People (= Popolo semplice).L'originalità di questi quilt
non sta nel disegno di base, ma nell'uso del tessuto, sempre rigorosamente
in tinta unita, negli accostamenti dei colori e nell' elaborato trapunto.
Nelle comunità Amish l'uso del tessuto stampato nell'abbigliamento
è proibito, e sino al 1940 le donne tesserono in casa pezze di
lana e misto lana/cotone che poi tingevano con le erbe tintorie che si
trovano sia nei boschi che nei curatissimi orti. I tessuti, allora come
oggi, sono sempre neri per gli uomini, i bambini e le vedove, per le donne
sposate sono neri o grigi mentre per le bambine e le donne nubili sono
a colori vivaci. I top sono cuciti con le macchine a manovella prima e
a pedale poi, e queste ultime vengono usate anche oggi.
E' alla fine dell'ottocento che questi utili strumenti vengono concesse
alle donne dalle Assemblee degli anziani, per sollevarle dal pesante e
lungo lavoro della confezione di tutti gli indumenti necessari ai membri
delle famiglie che sono sempre numerose, dato che il numero dei bambini
varia da quattro a dodici per ogni nucleo famigliare.
La fase del trapunto è spesso colletiva, un'allegra occasione per
le donne di intrattenere intensi rapporti sociali e di amicizia durante
i pomeriggi del tardo autunno e inverno, quando sono libere dai lavori
dell'orto e dei campi e le fasi di conservazione domestica sono terminate.
Anche i bambini si rendono utili disegnando i top o imbastendo la "focaccia",
mentre le bimbe di 5/6 anni iniziano i primi lavori d'ago. I quilt ricercati
dai collezionisti, dalle gallerie d'Arte e dagli architetti d'interni
datano dal 1840 al 1940 e valgono dai $. 10.000 ai $ 25.000. I più
apprezzati sono gli Old Order Amish quilt e i Midwest Amish quilt.
LE CARATTERISTICHE
DEI QUILTS OLD ORDER
L'assetto di questi
quilt è quadrato, a "blocco unico" come il Center Square,
il Center Diamond o il Sunshine and Shadow, i Bars e i colori spesso sono
di tonalità media: rosso, blu, viola e verde con il binding finale
nero. Il filo di cotone usato per il ricco trapunto è nero e perciò
risalta enormemente pur usando imbottiture molto sottili. I disegni usati
per il trapunto sono classici, risalgono agli artigiani inglesi del XV°
sec. e variano dalle geometriche greche alle ruote piumate,dai bordi ornati
alle catene doppie e triple sino alle sinuose e complesse piume allungate.
LE CARATTERISTICHE
DEI QUILTS MIDWEST AMISH
Nelle comunità
di questa area geografica l'assetto dei quilts è in generale rettangolare,
con la parte centrale del top a blocchi ripetitivi ( Nine Patch, Irish
Chain, Signatur block,Bear's Paw, ecc.) circondati da un primo bordo di
2/3" (cm. 5/ 7,5) e da un ampio bordo esterno di 8/9" (cm. 20/22,5).
L'uso del giallo, di molto nero o bianco o di colori pastello, è
iniziato nelle comunità dell' Ohio, Michigan, Indiana e Kansas
e in seguito si è esteso alle comunità più conservatrici.
I disegni usati per Il trapunto sono molto più semplici di quelli
usati dalle donne dell' Old Order.
OGGI
L'isolamento delle
Comunità Amish è meno forte, nuove Comunità sono
cresciute ed anche il tradizionale legame tra donne Mennonite ed Amish
si è rafforzato. Donne mennonite come Rachel Pellman e Joanne Ranck
hanno aperto negozi, fondato musei e pubblicato libri per diffondere la
conoscenza dei quilt Amish e favorirne il commercio, indispensabile per
le famiglie meno abbienti. Lo scambio ha fatto si che anche gli stili
non siano più così netti e le donne usano, dal 1940, tessuti
di cotone commerciale, in alcune zone (es. nell' Indiana) anche stampato,
ma solo per i quilts riservati alla vendita per gli "Inglesi"
(tutti i non-Amish). Senza volerlo, le donne Amish esprimono l'unica forma
artistica della loro Comunità che rifiuta coscientemente ogni forma
di individualismo. I disegni da loro scelti hanno cambiato di nome e di
significato, assumendone uno di tipo biblico, consono alla loro sensibilità
fortemente religiosa. Il Diamante centrale, e il quadrato nel centro del
Trip Around the World ad esempio, simboleggiano la centralità di
Cristo e a questo tipo di quilt viene associato un Inno che dice "
This is the light of the heigts/ This is y Jesus Christ/ The rock on whom
I stand/ Who is the diamond ( Ecco la luce dei cieli/Ecco il mio Gesù
Cristo/La roccia sulla quale mi reggo/ Che è la pietra angolare).
La Comunità Amish ha in sè un forte amore per la natura
perchè dono di Dio ed evidenza della sua cura verso tutte le sue
creature; ed ha un forte amore per il lavoro, il lavoro ben fatto, utile
per tutti, e che richiede disciplina, costanza, esercizio e raffinamento
dei doni di manualità e mente che il Signore ha donato ad ogni
essere umano. Nello stile Amish è nata un'arte: a maggior gloria
del Signore.
RICETTE AMISH
A Recipe To Live
By (Ricetta per la vita)
Mescola una tazza
d'amore ad una mezza tazza di gentilezza, aggiungi poco alla volta una
tazza di apprezzamento
e tre di simpatica amicizia nelle quali avrai mescolato accuratamente
tre cucchiaini di lodi senza secondi fini. Profuma con un cucchiaino
di cauti consigli disinteressati.
Piano unisci il tutto in una tazza di buon umore a cui hai aggiunto
un pizzico di malinconia.
Versa con tenera cura in piccoli cuori puliti e lascia cucinare sinchè
sia ben cotto,
versa il tutto sulla superficie della società, i
nvocando umilmente la benedizione di Dio e servilo nel servire il tuo
prossimo.
(da Amish Cooking by Sallie Y. Lapp - 1982)
Funeral Pie (Crostata
dei funerali)
Questa crostata
di uvetta è di origine olandese e nelle Comunità Amish
della Contea di Lancaster viene servita al rinfresco che segue i funerali.
E' molto buona e tra gli americani di origine olandese viene servita
anche nei momenti allegri.
Per la pasta brisè:
1) gr. 320 di farina
2) 1c. di zucchero
3) 1/2 c. di sale
4) gr. 250 di burro freddo
5) 60 ml di acqua fredda
Mescola i primi 4 ingredienti in una terrina sinchè l'impasto
si sfaldi. Unisci l'acqua 1 C. alla volta sino ad ottenere una pasta
morbida. Avvolgi in carta oleata e metti in frigo per 1 ora.
Per il ripieno:
1) 350 gr. di uvetta -
2) ml. 250 di succo di mela (o di arancia)
3) 1 cucchiaino di buccia d'arancia grattata
4) gr. 180 di zucchero + 1 Cucchiaio
5) 2 cucchiai di maizena
6) 3/4 di cucchiaino di pepe di Giamaica macinato
7) 1/8 di cucchiaino di noce moscata macinata
8) 1 cucchiaio di succo di limone - 9) gr. 60 di noci tritare
10) 1 uovo sbattuto - panna o panna montata fredda
Scalda il forno a 220°. Sulla tavola spiana metà della pasta
e fodera una tortiera di cm. 23. Fai sobbollire in una casseruola l'uvetta,
il succo di mela ( o arancia) e e la buccia d'arancia. Leva dal fuoco
e aggiungi gr. 180 di zucchero con la maizena, il pepe e la noce moscata:
Mescola e rimetti sul fuoco, fai bollire per altri due minuti e poi
aggiungi il succo di limone e le noci. Versa nella tortiera. Spiana
la pasta restante e mettila sopra la crostata. Chiudi bene tutto attorno.
Incidi la superficie con i rebbi di una forchetta per far uscire il
vapore. Spennella con l'uovo sbattuto e cospargi con 1 C. di zucchero.
Cuoci sino a che sia dorata, da 20 a 25 minuti. Servi con panna fresca
o montata fredda ( puoi insaporirla con alcune gocce di vainiglia)
(da America the Beautiful Cookbook - by P.S. Schulz - 1990)
IL PAESE DEL PATCHWORK
E I QUILT AMISH
Sin dall'inizio della
mia attività come quilter uno dei miei "pallini" è
stato quello di studiare la storia del patchwork , man mano che ne approfondivo
la conoscenza il mio amore per quest'arte profondamente femminile cresceva.
E' un'arte intrecciata strettamente con la storia della donna e per me,
femminista "storica", questa consapevolezza me la rende sempre
più preziosa e cara.
Iniziando l'insegnamento ho cercato di trasmettere questo amore alle mie
allieve, e credo di esserci riuscita, almeno con la maggior parte di loro
tanto che le allieve che ora mi sono colleghe, dato che ho avuto il piacere
e l'onore di formarle come insegnanti, inseriscono nei loro corsi una
parte che riguarda la storia del patchwork.
In questi anni abbiamo esplorato sia il patchwork classico che moderno
e la presenza nella scuola di una collezione di quilts antichi, in gran
parte di origine Mennonita, ci ha permesso di approfondire il tema caro
ad ogni quilters, cioè quello degli "scrap quilts".
Approfondire il tema "scraps quilt" obbliga anche ad approfondire
la teoria del Colore e del Tessuto, l'interazione tra tonalità
chiare, medie e scure, il contrasto dei colori freddi e caldi e le loro
proporzioni, e da qui ad arrivare ai quilts Amish il passo è breve.
Praticamente obbligatorio.
Abbiamo deciso di raccogliere la sfida di cimentarci in questo campo,
e come succede sempre nell'ambito di chi si dedica al patchwork ognuna
si è appropriata della teoria generale sino a trascenderla in un'opera
fortemente personalizzata.
Alcune hanno esplorato la tradizione del trapunto a mano come parte integrante
del disegno complessivo, un modo per fondere colore e disegno in una texture
omogenea e significativa. Altre hanno privilegiato l'esplorazione di nuove
palettes osando schemi cromatici precedentemente impensati ed impensabili
per la propria sensibilità.
Altre hanno "modernizzato" le loro opere con l'uso del trapunto
a macchina, andando però nello stesso senso di chi ha privilegiato
il trapunto a mano. Nessuna
ha fatto una semplice "copia", sempre che nel patchwork questo
sia possibile.
Per me è un piacere presentare opere che potrebbero essere esposte
in qualsiasi Mostra di livello europeo ed offire al pubblico il godimento
estetico e culturale di un'Arte che non è certo figlia di un dio
minore.
Valeria
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