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Carlo Marx

Camilo Cienfuegos

Ernesto Che Guevara

Fidel Castro

Cuba

Portorico

Viet Nam

L'imperialismo

Carlo Marx

«Il merito di Marx è quello di provocare all'improvviso nella storia del pensiero sociale un mutamento qualitativo; interpreta la storia, ne comprende la dinamica, prevede il futuro ma, oltre a prevederlo, dove il suo impegno scientificop sarebbe terminato, esprime un concetto rivoluzionario: che, non solo bisogna interpretare la natura, è necessario trasformarla.

[...]La Rivoluzione cubana prende Marx dove questi avrebbe abbandonato la scienza per impugnare il fucile rivoluzionario e lo prende in quel punto, non per spirito revisionista, di lotta contro quello che segue Marx, di rivivere Marx "puro", ma semplicemente perchè fin lì Marx, lo scienziato, situato fuori della storia, studiava e vaticinava. Dopo, il Marx rivoluzionario, dentro la storia, avrebbe combattuto.»

Note per lo studio dell'ideologia della Rivoluzione cubana (8 ottobre 1960)

 

Camilo Cienfuegos¹

«Quello che sempre attrasse maggiormente noi che ricordiamo Camilo come una cosa, un essere vivo e attrasse ancge tutto il popolo di Cuba fu il suo modo di essere, il suo carattere, la sua allegria, la sua franchezza, la sua disposizione in ogni momento a dare la vita, acorrere i maggiori pericolo con la massima naturalezza, con una assoluta semplicità, senza la minima ostentazione di coraggio, di saggezza; sempre essendo compagno di tutti nonostante che già, al concludersi della guerra, fosse indiscutibilmente il più brillante di tutti i guerriglieri.»

Discorso commemorativo dello scomparso comandante Camilo Cienfuegos (28 ottobre 1964)

¹Camilo Cienfuegos, leggendario comandante della lotta armate nella Sierra Maestra, capo della Colonna 2. Designato capo dell'Esercito Ribelle al trionfo rivoluzionario, muore in un incidente aereo nel 1959.

 

Ernesto Che Guevara

«Sono nato in Argentina, non è un segreto per nessuno. Sono cubano e sono anche argentino e, se non si offendono le signorie illustrissime dell'America Latina, mi sento tanto patriota dell'America Latina, di qualunque paese dell'America Latina, come nessuno, e quando fosse necessario sarei pronto a dare la vita per la liberazione di un qualunque paese latinoamericano, senza chiedere nulla a nessuno, senza pretendere nulla, senza sfruttare nessuno.»

Sull'uso del diritto di replica, all'ONU (12 dicembre 1964)

 

Fidel Castro

«Il primo, forse il più importante, il più originale è quella forza tellurica che risponde al nome di Fidel Castro Ruz, nome che in pochi anni ha raggiunto proiezioni storiche. Il futuro assegnerà il giusto posto ai meriti del nostro Primo Ministro ma a noi piace paragonarli a quelli delle più alte figure storiche di tutta l'America Latina. E quali sono le circostanze eccezzionali che circondano la personalità di Fidel Castro? Vi sono vari aspetti nella sua vita e nel suo carattere che lo propongono ampiamente al di sopra di tutti i suoi compagni e seguaci; Fidel è un uomo di tale personalità che a qualsivoglia movimento partecipi deve guidarlo e così ha fatto nel corso della sua carriera, dalla vita studentesca fino alla premiership della nostra Patria e dei popoli oppressi d'America. Ha le caratteristiche del grande condottiero che, sommate alle doti personali di audacia, forza e coraggio all'ansia straordinaria che ha di saggiare sempre la volontà del popolo, lo hanno portato al posto d'onore e sacrificio che oggi occupa. Ma ha ancora altre qualità importanti, come la capacità di assimilare nozioni ed esperienze, di comprendere il complesso di una data situazione senza perderne di vista i dettagli, la fede smisurata nel futuro e la vastità di una visione che gli permette di prevenire gli eventi e di anticipare i fatti, riuscendo a vedere sempre più lontano e meglio dei suoi compagni. Con queste grandi qualità cardinali, la sua capacità di saldare, di unire, opponendosi alla divisione che debilita, la capacità di condurre alla testa di tutti l'azione del popolo, il suo amore infinito per esso, la sua fede nel futuro e la capacità di prevederlo, Fidel Castro ha fatto più di chiunque a Cuba per costruire dal nulla quel formidabile apparato che è la Rivoluzione cubana.»

Cuba, eccezione storica o avanguardia della lotta anticolonialista? (aprile 1961)

 

Cuba

«Cuba non costituisce un'ossessione per i governanti nordamericani solo in ragione delle loro aberranti mentalità coloniali. C'è qualcosa di più; il nostro paese rappresenta, in primo luogo, la chiara immagine del fallimento della politica nordamericana dell'aggressione alle porte stesse del continente, inoltre è l'immagine dei futuri paesi socialisti dell'America Latina e al tempo stesso sintomo inequivocabile della riduzione inesorabile del campo d'azione del suo capitale finanziario.»

Cuba, la sua economia, il suo commercio estero... (dicembre 1964)

 

Portorico

«I nordamericani hanno preteso per anni di fare di Portorico uno specchio di cultura ibrida; lingua spagnola con inflessioni di inglese, lingua spagnola con cerniere sulla schiena per chinarla davanti al soldato statunitense.

[...]malgrado questa tremenda violazione della sua volontà e del suo destino storico, il popolo portoricano ha conservato la sua cultura, il suo carattere latino, i suoi sentimenti nazionali che mostrano di per sè l'implacabile vocazione all'indipendenza presente nelle masse dell'isola latino-americana.»

Discorso all'Assemblea Generale dell'ONU (11 dicembre 1964)

 

Viet Nam

«Non sappiamo quando potremo salutare la liberazione definitiva del Viet Nam del Sud. Non possiamo mai dire quando avverrà la liberazione di ciascuno dei popoli che oggi lottano, armi alla mano, per la loro libertà. Ma sappiamo che il risultato della lotta sara immancabilmente la libertà dei popoli.

[...] noi sappiamo che quale che sia il risultato, quale che sia il metodo di lotta adottato dall'imperialismo nordamericano, il risultato finale sarà la vittoria del Viet Nam del Sud e la riunificazione di ntutto il paese.»

Discorso di chiusura della Settimana della Solidarietà con il Viet Nam (20 dicembra 1963)

 

L'imperialismo

«... per conquistare qualcosa dobbiamo toglierla a qualcuno ed è bene parlar chiaro e non nascondersi dietro concetti che possono essere male interpretati. Questo qualcosa che vdobbiamo conquistare, che è la sovranità del paese, bisogna toglierlo a quel qualcuno che si chiama monopolio.

Il capitale privato straniero non si muovo per generosità, non si muove per bun atto di nobile carità, non si muove nè si mobilita per desiderio di arrivare ai popoli. Il capitale privato straniero si mobilita per il desiderio di aiutare se stesso.»

 

Sovranità politica e indipendenza economica (20 marzo 1960)

 

 

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