Giuliana
Zoppis
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Un impianto
elettrico efficiente e a norma è fondamentale in casa. Sia
per garantire il comfort all'interno delle pareti domestiche, ma
anche per non correre inutili rischi. Qualsiasi intervento, di realizzazione,
trasformazione o adeguamento, deve sempre essere effettuato da tecnici
abilitati, per evitare di doverci poi rimettere mano e rompere nuovamente
muri o pavimenti a distanza di pochi anni. Ricordiamo che installare
o variare un impianto elettrico (come per quello idraulico e del
riscaldamento) è anche un'operazione molto costosa perchè
richiede parecchia manodopera. Tanto più è pportuno
rivolgersi, per l'installazione, a una buona ditta che rilasci una
garanzia sui lavori effettuati e tutta la documentazione di conformita'
obbligatoria per legge. Va ricordato, infatti, che per ottenere
l'abitabilità necessario presentare all'ufficio comunale
competente sia il progetto sia il certificato di collaudo dell'impianto
che ne attesti la conformità alle disposizioni di legge).
Se la casa
è vecchia, e nel tempo ha subito interventi di più
mani, una buona revisione servirà a rivelare pericolose insidie.
La normativa italiana si è completamente uniformata alla
normativa europea, regolamentando in maniera precisa tutta la materia
e le caratteristiche di un buon impianto elettrico. Per i trasgressori
sono previste sanzioni molto severe.
Se abitate
in un appartamento di proprietà e non avete ancora provveduto
ad adeguare il vecchio impianto alla normativa vigente, fatelo al
più presto. E ripetiamo: diffidate sempre da persone non
qualificate e non abilitate, poichè, come già abbiamo
detto, la normativa è complessa e molto specifica e un tuttofare,
anche se all'altezza di apportare le necessarie modifiche e integrazioni
all'impianto elettrico esistente, non potrebbe comunque certificare
la messa a norma (indispensabile, oltre tutto, in caso di vendita).
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Come
si progetta
Progettare
un impianto elettrico significa pianificare quanti punti-luce, elettrodomestici
e apparecchi inserire locale per locale. Ognuno va indicato sulla
piantina con un segno apposito. Ricordatevi di specificare anche
dove va il citofono, dove il telefono e il computer. Fate mente
locale su come devono funzionare i comandi delle prese e se, per
esempio, un determinato punto luce dovrà essere acceso e
spento da pió angoli della casa.
Prima di chiamare
l'elettricista dovrete stendere un elenco preciso, tenendo presente
che: in cucina vanno previsti gli allacciamenti per lavastoviglie
e lavatrice, frigorifero, cappa aspirante e molte prese sul piano
di lavoro per i piccoli elettrodomestici; in soggiorno ci sarà
una luce centrale diffusa e una serie di punti luce a parete e nei
vari angoli, nonché le prese per il televisore e l'hi-fi
e una, comoda, per l'aspirapolvere; nella zona dove si mangia vanno
previsti punti luce a parete e uno sul tavolo da pranzo; in camera
da letto servono le prese ai lati del letto, meglio se piuttosto
distanti dal punto di appoggio della testa (per evitare inquinamenti
elettromagnetici dati per esempio della radio-sveglia), una presa
per l'aspirapolvere e punti luce per gli armadi; in bagno infine
servirà una luce centrale e punti luce ai lati dello specchio
(per asciugacapelli e rasoio) e una presa per eventuale aerazione
forzata dove non ci sono finestre.
Un impianto
elettrico si compone del contatore, l'interruttore generale e i
cavi che distribuiscono l'elettricità ai diversi vani. Il
contatore costituisce il punto nel quale l'impianto domestico si
connette alla rete generale, è piombato e non deve essere
manomesso per nessuna ragione. A valle del contatore è inserito
l'interruttore, che serve a escludere l'alimentazione elettrica
dell'abitazione dalla rete esterna e ha un doppio funzionamento,
automatico e manuale. Scatta automaticamente quando in un punto
qualsiasi dell'impianto si verifica un cortocircuito, oppure quando
si usano troppi elettrodomestici contemporaneamente.
Di questi interruttori
ce ne possono essere più di uno nell'impianto di un appartamento.
Di norma, nei condomini dove tutti i contatori sono sistemati in
un unico locale, ogni contatore ha il suo interruttore e un secondo
dello stesso tipo è all'interno dell'appartamento corrispondente
ed ä questo che "scatta".
I cavi, o in
termine tecnico i cablaggi, costituiscono il sistema di distribuzione
della corrente elettrica. Sono tre per ogni presa, di cui uno, rivestito
con isolante di colore giallo-verde, costituisce la presa di terra.
In tal modo l'elettricità può scaricarsi verso terra
invece di attraversare il corpo umano in caso di contatto accidentale
con un elemento elettrico non isolato. Un altro dispositivo di protezione
dai pericoli da contatto diretto è l'interruttore differenziale
o "salvavita", che interrompe la corrente non appena registra
una differenza fra quella che entra nell'impianto e quella che ne
esce. Il salvavita viene tarato in modo che scatti prima di essere
colpiti da una scossa mortale. E' comunque raccomandabile non intervenire
mai sull'impianto elettrico prima di aver tolto la corrente dall'interruttore
generale.
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Proteggere
la salute
La scienza
e la medicina "ufficiali" non riconoscono chiare relazioni
tra i campi elettromagnetici generati nelle abitazioni dagli apparecchi
elettrici e dagli elettrodomestici e certe patologie degenerative.
Dalle continue ricerche effettuate in tutto il mondo emerge perï
un'ipotesi da non trascurare quando si progetta un impianto elettrico.
E cioä che, mediante frequenze diverse da individuo a individuo,
i campi elettromagnetici possano provocare, per risonanza, sottili
vibrazioni nell'organismo che produrrebbe a lungo termine alterazioni
chimico-cellulari e indebolire le difese del sistema immunitario.
Questo soprattutto quando l'azione dei campi si aggiunge ad altre
forme di inquinamento esterno: linee ad alta tensione, radar, ponti
radio e tv, telefonini e così via.
Negli ambienti
interni, e dove ci sono molti apparecchi funzionanti a 50 Hertz,
si formano campi elettrici originati dalla tensione presente nei
cavi. Solo rivolgendosi perï a un esperto possedendo uno specifico
strumento di rilevazione si potràsapere a quali valori si
ä esposti dentro la propria abitazione. Per chi volesse in
ogni caso proteggersi dai campi elettromagnetici sintetizziamo le
varie possibilità di intervento.
Eccole:
- Per prima
cosa progettare accuratamente l'impianto elettrico, secondo la regola
di base per cui la distanza delle linee e degli apparecchi dalle
zone principali di permanenza della casa ä proporzionata al
tempo medio di permanenza e l'impianto ha una disposizione "a
stella" e non a cerchio chiuso, perchèi cavi elettrici
veicolano campi elettromagnetici. Nelle stanze dedicate al sonno,
in particolare, dovranno essere installati meno metri lineari di
cavi e meno apparecchi possibile, soprattutto nelle immediate vicinanze
del letto.
- Predisporre
un efficiente impianto di messa a terra. Il contatore e gli interruttori
principali devono essere collegati con l'impianto di messa a terra.
- Prevedere
almeno due distinti circuiti elettrici in casa, uno dei quali munito
di disgiuntore di corrente, detto anche "bioswitch", per
la zona notte. Questo dispositivo consente di abbassare al minimo
la tensione nei cavi, in concomitanza con lo spegnimento dell'ultimo
interruttore.
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Queste
le regole principali
Come eliminare
i rischi? L'elettricità può mettere in pericolo la
vita nostra e dei familiari. I rischi possono venire sia dal contatto
diretto che da quello indiretto con parti elettriche male o non
isolate. La sicurezza, ricordiamolo, viene prima di tutto. Per questo
bisogna seguire anche nel quotidiano alcune regole basilari.
1) Togliete
la corrente, staccando l'interruttore generale, prima di qualunque
intervento (per esempio per cambiare le lampadine) su apparecchi
elettrici, compresa la pulizia degli elettrodomestici.
2) Per staccare
elettrodomestici e apparecchi dalla presa, non tirate mai la spina
senza aver prima spento l'apparecchio.
3) Non usate
apparecchi elettrici (phon, stufette, rasoi elettrici) mentre siete
immersi nella vasca da bagno o sotto la doccia o a piedi nudi nel
bagno. Non usate il phon o il rasoio con le mani bagnate.
4) Non pulite
le apparecchiature elettriche con spugnette umide se non dopo averle
staccate dalla spina.
5) Non toccate
mai un elettrodomestico difettoso, se non dopo averlo disattivato.
Quando non sono in uso staccate dalle prese tutti i piccoli elettrodomestici
(come il phon, frullatore) e riponeteli al chiuso.
6) Se l'interruttore
generale tende a surriscaldarsi, chiamate subito un tecnico.
7) Non oscurate
le lampadine accese con tessuti, plastica o carta. Utilizzate invece
gli speciali dispositivi chiamati varialuce.
8) Non stirate
con le mani bagnate o a piedi nudi e attendete che il ferro sia
freddo prima di riporlo, arrotolandovi sopra il cavo. Staccate la
spina prima di mettere l'acqua nel ferro a vapore.
9) Se avete
bambini piccoli, procuratevi prese di sicurezza o coprite quelle
comuni con gli appositi tappi isolanti.
10) Se usate
la termocoperta, staccate la spina, prima di andare a letto.
11) Scegliete
lavatrici e lavastoviglie dotati di sistema antiallagamento.
12) Quando
vi allontanate da casa per pió giorni staccate computer e
hi-fi dalle prese a muro, il televisore anche dal cavo dell'antenna.
Idem quando c'ä un forte temporale.
Alcune utili
precauzioni che riguardano le parti tecniche dell'impianto.
_ Vanno
eliminati gli impianti dove i fili corrono ancora esterni, con piattine
fissate da chiodi al muro.
_ Non vanno
uniti due fili elettrici con nastro isolante.
_ Vanno
sostituite immediatamente le parti danneggiate (lampade, cavi eccetera).
_ Dove scorre
acqua (bagno e cucina) non bisogna tenere fili volanti.
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Un
tecnico abilitato per il lavoro
Non solo computer
e consolle per videogiochi, ma anche forni a microonde, piccoli
elettrodomestici, phon, rasoi, spazzolini elettrici, materassini
per l'idromassaggio... E chi pió ne ha, più ne metta!
La casa di oggi è letteralmente invasa da apparecchiature
elettriche. Forse serve ricordare a lettori e lettrici che la legge
46/1990, operativa dal 31 dicembre '98, fissa tutte le "Norme
per la sicurezza degli impianti".
Precisiamo
che, per legge, per mettere a norma un impianto domestico bisogna
rivolgersi a tecnici abilitati, che sono tenuti a rilasciare una
dichiarazione di conformità. Un elenco aggiornato dei nominativi
provincia per provincia ä fornito, a richiesta dall'Unae (per
informazioni telefonare allo 02/860254 o consultare gli elenchi
nelle sedi Enel).
Ogni componente
e prodotto elettrico deve essere contrassegnato dal marchio Imq/
Ce. La legge è quella prevede anche l'obbligo per tutti gli
edifici nuovi o ristrutturati (per i vecchi, l'obbligo di messa
a terra del palazzo scatta solo se il condominio ha dei dipendenti,
per esempio il portiere) della "messa a terra", alla quale
ogni appartamento deve essere allacciato. Tutti gli impianti, anche
quelli realizzati anni fa, devono adeguarsi alle nuove norme ed
essere controllati periodicamente. Le sanzioni, per proprietari,
amministratori di immobili, progettisti e costruttori, sono molto
severe. Chi è in affitto, se il padrone di casa che non ha
ancora provveduto puï sempre far mettere a norma il proprio
impianto elettrico e poi addebitargli le spese.
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