Ciclomotori,
un'importante chiarimento dell'Isvap
Alla scadenza annuale del contratto le
imprese sono tenute a rilasciare
l'attestato di rischio all'assicurato. Far valere la classe
di merito è un
punto che interessa in particolare proprietari di scooter
e ciclomotori.
Alle segnalazioni degli utenti de Il Salvagente.it replica
l'istituto di vigilanza
Le difficoltà nei rapporti tra utenti e assicuratori
non si limitano di certo alle sperequazioni che interessano
gli utenti in prima classe di merito nelle differenti aree
del paese. C'è, anzi, una vasta fetta di assicurati
che non riesce a far valere come vorrebbe il proprio passato
senza incidenti e i diritti che la formula bonus-malus dovrebbe
garantirle.
È la condizione, testimoniata da molte proteste che
arrivano a "Il Salvagente.it", dei proprietari
di ciclomotori e scooter che si scontrano con le difficoltà
di far valere la classe di merito per il proprio motorino.
Esemplare, in questo senso, segnalazione che Roberto Elia
ci ha inviato attraverso
il form del nostro osservatorio sulle
tariffe assicurative.
"Alla faccia
della libera concorrenza: ma lo sapete che chi ha uno scuter
50 cc e cerca di cambiare compagnia, perchè gli ha
proposto un aumento spropositato, nonostante non abbia mai
causato incidenti in vita sua, è costretto a tenersela
perchè in ogni caso con la nuova deve ripartire da
una iniziale classe di ingresso, guarda caso sempre leggermente
un po meno cara dell'aumento propostogli ?
Il risultato è un livellamento dei prezzi verso l'alto
a discapito del consumatore e della libera concorrenza. Ma
allora le classi di bonus malus introdotte per i motorini,
perchè sono state fatte se poi la legge non obbliga
le compagnie, come avviene invece per le rca auto, a tenerne
in debito conto ?
Se questa non è una vera e propria truffa ai danni
del consumatori, come la chiamiamo ?"
Il lettore bolognese
ci raccontava le difficoltà di chi, pur non facendo
incidenti da tre anni, si è trovato a subire aumenti
medi vicini al 50 per cento per ogni stagione.
Stimolato dai rincari a cercare una assicurazione meno cara,
Elia aveva scoperto ben presto l'impossibilità di far
rispettare il proprio diritto di mantenere la classe di bonus
malus di provenienza.
Di fronte alla denuncia di Roberto Elia e di molti altri utenti
delle due ruote, "Il Salvagente" ha deciso di interpellare
l'Isvap per capire se esiste una possibilità per far
valere i propri diritti in queste situazioni. La risposta
che abbiamo ottenuto dal Servizio tutela consumatore, apre
uno spiraglio positivo per gli assicurati e fa giustizia di
molte fuorvianti interpretazioni delle compagnie. Per questo
la pubblichiamo, qui di seguito, integralmente, chiedendo
ai nostri lettori di segnalare all'Isvap (via del Quirinale
21, 00187 Roma, tel. 06/421331) ogni difficoltà di
questo genere.
Le imprese di assicurazione,
allorquando assicurano un ciclomotore o un motociclo sono
tenute, analogamente a quanto avviene per le autovetture,
a rilasciare alla scadenza annuale del contratto rc-auto un
attestato di rischio che indichi se durante l'annualità
assicurativa l'assicurato ha causato sinistri e la classe
di merito maturata. L'assicurato, qualora decida di cambiare
compagnia di assicurazione, consegnerà al nuovo assicuratore
l'attestato di rischio rilasciato dalla precedente impresa
di assicurazione e avrà così diritto a mantenere
la classe di bonus già acquisita, senza necessità
di ricominciare dalla classe di ingresso e quindi senza perdere
i vantaggi acquisiti attraverso una condotta di guida prudente.
Il sig. Elia, se ha incontrato difficoltà nel far valere
presso altro assicuratore la classe di merito maturata in
precedenza, può rivolgersi alla Sezione Reclami dell'Isvap
per segnalare il caso e richiedere di conseguenza l'intervento
dell'Istituto al fine di vedersi riconosciuto il proprio diritto
alla conservazione della classe di merito già maturata
nelle annualità precedenti in ordine al medesimo veicolo.
|