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Carta Italiana dei
Criteri del
Commercio Equo e Solidale
Castellammare di Stabia (Napoli) - 16/17 gennaio 1999
1. Definizione del
Commercio Equo e Solidale
Il Commercio Equo e Solidale è un approccio alternativo al
commercio convenzionale; esso promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo
sostenibile, rispetto per le persone e per lambiente, attraverso il commercio,
leducazione e lazione politica.
Il suo scopo è riequilibrare i rapporti con i Paesi
economicamente meno sviluppati, migliorando l'accesso al mercato e le condizioni di vita
dei produttori svantaggiati, attraverso una più equa distribuzione dei guadagni.
Il Commercio Equo e Solidale è una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti
nella catena di commercializzazione: produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo,
importatori e consumatori.
2. Obiettivi del
Commercio Equo e Solidale
Il Commercio Equo e Solidale
- Promuove migliori condizioni di
vita nei Paesi economicamente meno sviluppati rimuovendo gli svantaggi sofferti dai
produttori per facilitarne laccesso al mercato.
- Tramite la vendita di prodotti,
divulga informazioni sui meccanismi economici di sfruttamento, favorendo e stimolando nei
consumatori la crescita di un atteggiamento alternativo al modello economico dominante e
la ricerca di nuovi modelli di sviluppo
- Organizza rapporti commerciali e
di lavoro senza fini di lucro e nel rispetto e valorizzazione delle persone
- Promuove i diritti umani, in
particolare dei gruppi e delle categorie svantaggiate
- Mira alla creazione di
opportunità di lavoro a condizioni giuste tanto nei Paesi economicamente svantaggiati
come in quelli economicamente sviluppati.
- Favorisce l'incontro fra
consumatori critici e produttori dei Paesi economicamente meno sviluppati
- Sostiene l'autosviluppo economico
e sociale
- Stimola le istituzioni nazionali
ed internazionali a compiere scelte economiche e commerciali a difesa dei piccoli
produttori, della stabilità economica e della tutela ambientale.
- Promuove un uso equo e
sostenibile delle risorse ambientali
3. Criteri adottati
da tutte le organizzazioni di Commercio Equo e Solidale
Le organizzazioni di Commercio Equo e Solidale (Botteghe del
Mondo, Importatori, Produttori, Esportatori) si impegnano a condividere ed attuare, nel
proprio statuto o nella mission, nel materiale informativo prodotto e nelle azioni, la
definizione e gli obiettivi del Commercio Equo e Solidale. In particolare si impegnano a:
- Garantire condizioni di lavoro
che rispettino i diritti dei lavoratori sanciti dalle convenzioni OIL
- Non ricorrere al lavoro infantile
e a non sfruttare il lavoro minorile, agendo nel rispetto della Convenzione Internazionale
sui diritti dell'Infanzia.
- Pagare un prezzo equo che
garantisca a tutte le organizzazioni (di produzione, di esportazione, di importazione e di
distribuzione) un giusto guadagno; il prezzo equo per il produttore è il prezzo
concordato con il produttore stesso sulla base del costo delle materie prime, del costo
del lavoro locale, della retribuzione dignitosa e regolare per ogni singolo produttore.
- Garantire ai lavoratori una
giusta retribuzione per il lavoro svolto assicurando pari opportunità lavorative e
salariali senza distinzioni di sesso, età, condizione sociale, religione, convinzioni
politiche
- Rispettare lambiente e
promuovere uno sviluppo sostenibile in tutte le fasi di produzione e commercializzazione,
privilegiando e promuovendo produzioni biologiche, l'uso di materiali riciclabili, e
processi produttivi e distributivi a basso impatto ambientale.
- Adottare strutture organizzative
democratiche e trasparenti in tutti gli aspetti dellattività ed in cui sia
garantita una partecipazione collettiva al processo decisionale
- Coinvolgere produttori di base,
volontari e lavoratori nelle decisioni che li riguardano
- Reinvestire gli utili
nellattività produttiva e/o a beneficio sociale dei lavoratori (p.e. fondi sociali)
- Garantire ai consumatori un
prezzo trasparente, che fornisca almeno le seguenti informazioni: prezzo FOB pagato al
fornitore, prezzo di gestione, importazione e trasporto, margine per le Botteghe.
- Garantire un flusso di
informazioni multidirezionale che consenta di conoscere le modalità di lavoro, le
strategie politiche e commerciali ed il contesto socio-economico di ogni organizzazione
- Promuovere azioni informative,
educative e politiche sul commercio equo e solidale, sui rapporti fra i Paesi svantaggiati
da un punto di vista economico e i Paesi economicamente sviluppati e sulle tematiche
collegate
- Garantire rapporti commerciali
diretti e continuativi, evitando forme di intermediazione speculativa, escludendo
costrizioni e/o imposizioni reciproche e consentendo una migliore conoscenza reciproca
- Privilegiare progetti che
promuovono il miglioramento della condizione delle categorie più deboli
- Valorizzare e privilegiare i
prodotti artigianali espressioni delle basi culturali, sociali e religiose locali perché
portatori di informazioni e base per uno scambio culturale
- Cooperare, riconoscendosi
reciprocamente, ad azioni comuni e a favorire momenti di scambio e di condivisione,
privilegiando le finalità comuni rispetto agli interessi particolari. Per evitare azioni
che indeboliscano il Commercio Equo si impegnano, inoltre, in caso di controversie, a fare
un percorso di confronto e di dialogo, eventualmente con l'aiuto di un facilitatore.
- Non realizzare forme di monopolio
e richieste di esclusive in tutte le fasi del processo equo e solidale e a non perseguire
forme di concorrenza sleale con altre organizzazioni di Commercio Equo e Solidale locali,
nazionali ed internazionali.
- Garantire trasparenza nella
gestione economica con particolare attenzione alle retribuzioni
4. Botteghe del
Mondo
Le Botteghe del Mondo sono organizzazioni di distribuzione al
dettaglio dei prodotti del commercio equo che condividono gli obiettivi del Commercio Equo
e Solidale e rispettano i criteri elencati nel Capitolo 3 di questa Carta.
Le Botteghe del Mondo devono:
- Commercializzare prevalentemente
i prodotti del Commercio Equo e Solidale, importati sia direttamente che attraverso le
Centrali di Importazione.
- Scegliere i fornitori esterni al
circuito del commercio equo e solidale fra quelli organizzati in strutture no-profit, con
finalità sociali e con gestione trasparente e democratica e che abbiano prodotti
eco-compatibili e culturali. Non intraprendere relazioni commerciali con aziende che, con
certezza, violino i diritti umani e dei lavoratori.
- Promuovere iniziative di economia
solidale al meglio delle proprie possibilità
- Fornire ai consumatori tutto il
materiale informativo disponibile, comprese le schede del prezzo trasparente.
- Sostenere le campagne di
sensibilizzazione e pressione, condotte a livello nazionale ed internazionale, volte a
realizzare gli obiettivi del Commercio Equo e Solidale.
- Mantenersi costantemente
informate sui prodotti che vengono venduti, verificando che vengano rispettati i criteri
del Commercio Equo e Solidale
- Essere senza fini di lucro
- Inserire, appena possibile,
personale stipendiato allinterno della struttura, garantendo un'adeguata formazione
- Valorizzare e formare i volontari
e garantire loro la partecipazione ai processi decisionali
Le Botteghe del Mondo, inoltre, cercano, al meglio delle
proprie possibilità, di:
- Avviare e mantenere contatti
diretti con esperienze marginali di autosviluppo, sia in loco che nei Paesi economicamente
svantaggiati al fine di stabilire una sorta di gemellaggio equosolidale. Il mantenimento
dei contatti passa attraverso lo scambio epistolare, la commercializzazione degli
eventuali prodotti, l'organizzazione di viaggi di scambio, la diffusione dell'informazione
ai frequentatori della Bottega ed alle altre Botteghe, ed ogni altro mezzo idoneo per
permettere la conoscenza di luoghi, persone, modalità di vita e di produzione che possano
associarsi ai concetti con cui si definisce il Commercio Equo e Solidale.
5. Importatori
Gli Importatori sono organizzazioni che hanno quale attività
prevalente nello scopo sociale, e quale attività prevalente effettiva, l'acquisto di
prodotti del Commercio Equo e Solidale da organismi di produzione e di esportazione, e li
rivendono prioritariamente alle Botteghe del Mondo. Il ricorso a fornitori esterni al
circuito del Commercio Equo deve essere funzionale agli scopi sociali, e agli obiettivi
del Commercio Equo stesso.
Gli Importatori condividono gli obiettivi del Commercio Equo e Solidale e rispettano i
criteri elencati nel Capitolo 3 di questa Carta. Essi devono:
- Offrire ai produttori, se da essi
richiesto, il pre-finanziamento della merce, e favorire altre forme di credito equo o
microcredito, qualora non esistano in loco possibilità di accesso a crediti
- Promuovere, anche attraverso la
collaborazione reciproca, rapporti di continuità, per mantenere un clima di autentico
scambio, per favorire una maggiore stabilità per gli sbocchi di mercato dei produttori, e
per permettere un effettivo miglioramento delle condizioni di vita sul breve/medio/lungo
periodo.
- Fornire supporto alle
organizzazioni di produzione ed esportazione: formazione, consulenze, ricerche di mercato,
sviluppo di prodotti, feedback sui prodotti e sul mercato
- Assicurarsi che i principi del
commercio equo e solidale siano conosciuti e condivisi dai produttori e lavorare con
questi per applicarli
- Fornire assistenza alle Botteghe
del Mondo informandole sui prodotti e sui produttori attraverso schede informative che
contengano il prezzo trasparente dei prodotti ed essere disponibili a fornire, su
richiesta, la documentazione di supporto.
- Rendere disponibile ai soggetti
del Commercio equo, impegnandosi alla trasparenza, l'accesso alle informazioni riguardanti
la propria attività (commerciali e culturali) e alle proprie competenze tecniche non
disponibili nelle Botteghe del Mondo.
- Dare possibilità alle Botteghe
del Mondo di fare viaggi di conoscenza presso i produttori (e viceversa), rispettando i
criteri del Turismo responsabile espressi nel documento "Turismo responsabile: Carta
d'identità per viaggi sostenibili".
6. Produttori ed
Esportatori
- Produttori
I Produttori sono organizzazioni di produzione e
commercializzazione di artigianato ed alimentari che condividono gli obiettivi del
Commercio Equo e Solidale e rispettano i criteri elencati nel Capitolo 3 di questa Carta.
I Produttori devono:
- Perseguire logiche di
autosviluppo e di autonomia delle popolazioni locali.
- Evitare una dipendenza economica
verso lesportazione, a scapito della produzione per il mercato locale
- Evitare di esportare prodotti
alimentari e materie prime scarseggianti o di manufatti con queste ottenuti
- Favorire luso di materie
prime locali
- Garantire la qualità del
prodotto
Qualora i produttori non siano in grado di esportare direttamente
possono servirsi di organizzazioni di esportazione.
- Esportatori
Gli Esportatori sono organizzazioni che acquistano dai
produttori come specificati all'art.6.1 e vendono principalmente ad importatori come
definiti in questi criteri; essi condividono gli obiettivi del Commercio Equo e
Solidale e rispettano i criteri elencati nel Capitolo 3 di questa Carta.
Gli esportatori devono:
- Assicurarsi che i princìpi del
Commercio Equo e Solidale siano conosciuti dai produttori e lavorare con questi per
applicarli
- Fornire supporto alle
organizzazioni di produzione: formazione, consulenza, ricerche di mercato, sviluppo dei
prodotti, feedback sui prodotti e sul mercato
- Dare ai produttori, se da questi
richiesto, il pre-finanziamento della merce o altre forme di credito equo o microcredito
- Fornire informazioni sui prodotti
e sui produttori e sui prezzi pagati ai produttori
- Garantire rapporti di continuità
con i produttori
7. Prodotti
trasformati
I prodotti trasformati sono tutti quei prodotti non
riconducibili ad ununica materia prima: biscotti, cioccolata, dolciumi, ecc.
- L'elaborazione dei prodotti
trasformati, laddove ne esistano le condizioni, dovrebbe avvenire nei Paesi d'origine.
- La trasformazione deve essere
effettuata da soggetti dell'economia solidale o comunque da cooperative o imprese che non
siano in contrasto con i principi del commercio equo e solidale.
- I prodotti trasformati devono
riportare in etichetta la dicitura: "Totale ingredienti del Commercio Equo: %".
- Nei prodotti trasformati, la
scelta degli altri ingredienti rispetto a quelli del Commercio Equo deve ispirarsi ai
criteri esposti all'art.3.5 di questa Carta.
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