Elicotteri RC: soggetti a rischio?

di Enrico Mitrano

Facendo seguito ai miei precedenti articoli sugli elicotteri, alle lettere che arrivano in Redazione circa questa branca del modellismo nonché ai vari consigli tecnici che giungono da tanti ormai bravi elicotteromodellisti mi viene da pensare che questa passione per l'ala rotante radio-comandata ha colpito il cuore di vecchi e nuovi modellisti.

I più caparbi hanno ormai raggiunto livelli di preparazione, dei modelli e di pilotaggio, come veri professionisti, altri vi hanno «sbattuto il muso» ed hanno optato per la musica o la fotografia, altri lavorano quel tanto che li distoglie dalle preoccupazioni del mondo per distrarsi insieme al «solito gruppetto» la domenica mattina (vecchia tradizione di tutti i modellisti). Ma perché questa antifona? . Semplice! Il più delle volte l'ultimo gruppo (ed al quale credo di far parte anch'io....) è il cosiddetto in termine medico «soggetti a rischio». E perchè?

Molto spesso si sottovaluta la pericolosità di tutti i modelli radiocomandati e ancora più spesso si va a volare con modelli (specie nel caso di elicotteri) che meccanicamente presentano delle avarie sia ben manifeste o no.
Gli spazi per volare adeguatamente protetti sono ben pochi, le regole di legge ed ivi comprese le assicurazioni su tale attività sono pressocché ignorate ed il solito gruppetto di curiosi nonché la propria persona in primo piano sono il bersaglio che, chissà quale è il nostro vero santo che ci protegge, fino ad oggi non è stato colpito in modo da destare una preoccupazione su scala nazionale.

DIFFICOLTA' DI AVVIAMENTO

- MOTORE SPORCO:
Svitare la candela e far girare il pistone (specialmente nel periodo invernale per olio duro).

- CANDELA GUASTA:
Sostitutire la candela.

- MOTORE PIENO DI CARBURANTE:
Spurgare senza candela (chiudendo lo spillo del max e riaprendolo gradualmente).

- CONO D'AVVIAMENTO SOLIDALE ALL'ALBERO:
Frizione non spessorato (controllare la rotazione specialmente negli Elimax e Sistema 80).

- CINGHIA NON IDONEA:
Usare cinghie a sezione trapezoidale con nervatura in tessuto.

DIFFICOLTA' DI CARBURAZIONE

- FILTRO DEL PENDOLINO INTASATO

- FILTRO DELLA MISCELA INTASATO

- SERBATOIO E/O TUBI LESIONATI:
Aspirazione d'aria

- CARBURATORE LENTO

- UGELLI DEL CARBURATORE TAPPATI

- ERRATA REGOLAZIONE DEI GIRI DELLO SPILLO DEL MINIMO E DEL MAX

- MISCELA VECCHIA E/O SPORCA:
Filtrare ed aggiungere una certa dose di alcool metilico per ristabilire il rapporto alcool ed olio.

PROBLEMI DI VIBRAZIONI

- PALE DEL ROTORE PRINCIPALE SQUILIBRATE

- PALE DEL RUOTINO DI CODA SQUILIBRATE

- MASSE STABILIZZATRICI FUORI CENTRO E/O ALLENTATE

- UNIBALL DEL COLLETTIVO E DEL CICLICO ALLENTATI

- FINE DELL'ESCURSIONE DEL CICLICO E DEL COLLETTIVO CHE SPINGONO OLTRE LA CORSA NORMALE

- ERRATA REGOLAZIONE DEI GIRI DELLO SPILLO DEL MINIMO E DEL MAX

- DIVERSA INCIDENZA TRA LE PALE (traking)

PROBLEMI DI CENTRAGGIO DINAMICO

SBANDAMENTI SUL PIANO ORIZZONTALE (fuori effetto suolo):

- CONTROLLARE RUOTINO DI CODA SE:

  1. Perde giri a causa di viti lente;
  2. L'escursione per l'incidenza delle pale è insufficiente;
  3. L'albero del ruotino è storto;
  4. Il giroscopio non è stato centrato con l 'apposito trim rispetto al servocomando che agisce per l 'incidenza del ruotino medesimo.

- CONTROLLARE IL PIATTO CICLICO SE:

  1. L'escursione dei servi è la stessa per tutti i movimenti (avanti-indietro, sinistra-destra);
  2. Il piatto ciclico sia ben ancorato tramite l 'astina al telaio o (nel caso del piatto ciclico che scorre sull'albero) nell' apposita guida (Helimax, Heim, Kavan);
  3. L'astina della biella del bilanciere sia ben fissata tra piatto ciclico e biella stessa.

DIFETTI Dl CONTROLLO SUL PIANO VERTICALE:

  1. Controllare la giusta incidenza delle pale (-2°, +6°) per ambedue le pale;
  2. Controllare che i movimenti del passo collettivo siano liberi, esenti quindi da ostacoli nel loro scorrimento;
  3. Controllare l'assenza di giochi nei mozzi portapale;
  4. Controllare l 'elasticità del flappeggio della testa rotore (da eseguire con gli appositi registri o spessori in gomma, ricordando che più il flappeggio è rigido, più il rotore risponde veloce al comando del ciclico;
  5. controllare sempre il baricentro (C.G.).

PROBLEMI DI IMPIANTO R.C.

- CONTROLLARE LA PRESENZA DI SCINTILLII:
Se ci sono parti rotanti o strofinanti cortocircuitare con filo di rame 0,15.

- CONTROLLARE L'INTEGRITA' DEL FILO ANTENNA RICEVENTE:
Se la plastica è spellata, coprirla con tubo termorestringente. Verificare la lunghezza esatta dell'antenna e farla camminare lontano da parti rotanti ed opportunamente isolata.

- CONTROLLARE IL BUON FUNZIONAMENTO DELL'INTERRUTTORE RICEVENTE:
E' molto frequente il falso contatto della slittina interna a causa delle vibrazioni.

- CONTROLLARE L'EFFICENZA DELLE BATTERIE:
Praticare sempre la carica-scarica con il Cycler).

- CONTROLLARE CHE L'ANTENNA DEL TRASMETTITORE SIA BEN AVVITATA:
Fare un controllo sul la filettatura dell'innesto poiché potrebbe essere lenta per una spanatura della vite.

Ma non è di questo che voglio farne una lezione di morale se non altro per ricordare che ci sono leggi e norme di sicurezza ben precise.
Il mio intento è più precisamente quello di informare cosa può avvenire in un modello di elicottero in movimento e come porre rimedio sia in fase dinamica e sia (non datemi del menagramo) quando il modello ha fatto ormai il buco in terra.
Anche se per molti modellisti queste mie parole sono superflue credo che, aiutandomi con degli schemi, quanto appresso seguirà sarà uno stimolo ad iniziare per quanti hanno in casa un modello di elicottero appeso al chiodo.
Entrando nel vivo dell'argomento posso affermare che i kit in commercio (specie di questi ultimi anni) sono perfetti sotto ogni aspetto. Se non si è mai avuta esperienza di montaggi sia di parti meccaniche che in plastica e/o legno le istruzioni fin troppo ben illustrate e commentate potrebbero egualmente far nascere dei dubbi. E' necessario quindi provare e riprovare gli assemblaggi e la buona scorrevolezza delle parti rotanti prima di stringere con bulloncini e dadi. Mettere nel posto giusto le rondelle e gli spessori. Tagliare e rifilare sempre con un certo margine le parti da incollare, (a menoche non siano ad incastro perfetto) preparare con carteggiatura e mano di fondo le parti in legno. Verniciare (mai già assemblate, ma separatamente) le parti componenti le strutture portanti e/o coprenti. Aggiungere, se necessario, gli optional inserendoli negli spazi che le istruzioni ci consigliano. Installare l'impianto radio controllando che I servocomandi siano ben stretti (ma non a morte!) e che la ricevente e batterie siano ben ammortizzate con gommapiuma ed ancorate con elastici. Non sto a ripetere ulteriormente quanto trattato in un mio precedente articolo circa il kit e il suo montaggio ma inizio a descrivere quali inconvenienti si possono avere al momento della prova. Le cause principali che ostacolano la messa in funzione di un elicottero R.C. sono sommariamente le seguenti:
  1. Difficoltà di avviamento.
  2. Difficoltà di carburazione.
  3. Problemi di vibrazioni.
  4. Problemi di centraggio dinamico (sbandamenti negli assi orizzontali e verticali).
  5. Problemi di impianto R.C.
  6. Avarie in volo (meccaniche ed elettroniche).
  7. Modello incidentato, osservazione dei danni e sua riparazione.


A questo punto prendiamo in considerazione il primo punto «Difficoltà di avviamento» a chiarimento del quale segue lo schema (che spero sia più chiaro e più immediato dal punto di vista pratico di un discorso a parole):

AVARIE IN VOLO

TIPO MECCANICHE

FREQUENZA

EMERGENZA

Rottura di una pala del rotore principale
  1. NULLA (nelle pale nuove)
  2. SCARSA (se molto usate)
  3. FREQUENTE (nelle pale in obece a livello delle viti di cerniera)
  4. SCARSA MA VERIFICABILE (nelle pale anche nuove in fibra, se si superano i 1800 giri di rotore)
NESSUNA:
disastro completo
Rottura del ruotino di coda o del suo albero di trasmissione
DISCRETA
AUTOROTAZIONE (gas al minimo e passo negativo)
Rottura dell'autorotazione (il ciscinetto non trascina più l'albero)
SCARSA
AUTOROTAZIONE
Rottura di astine di comando del ciclico e/o collettivo o relativi uniball
SCARSA
TENTATIVO DI AUTOROTAZIONE (pilotare il modello con molta dolcezza nei comandi)
Carburatore bloccato al massimo
SCARSA
TERMINARE IL CARBURANTE IN VOLO ed eseguire autorotazione od inserire idle-up e volare a pieno regime lavorando solo con il collettivo
Rottura carrello atterraggio
SCARSA
Atterrare evitando che il modello si inclini troppo di lato

TIPO ELETTRONICHE

FREQUENZA

EMERGENZA

Interferenze radio
SCARSA
Allontanare il modello il più possibile da persone o cose
Giroscopio fuori uso
SCARSA
Disinserire via radio il giroscopio
Batterie scariche
DISCRETA
ATTERRARE AL PIU' PRESTO (controllare l'efficienza PRIMA di ogni volo)
Tale tabella è da intendere riferita a cause di carattere generale. Altre evenienze potrebbero arricchire questo elenco.



Pagina precedente Pagina superiore Pagina successiva