WEEKEND A NAPOLI

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© Bojan Brecelj

UNA VISITA ALLA "CITTÀ NELLA CITTÀ", AD UNA DELLE ZONE piÙ ricche di fascino e ancora AUTENTICHE DI NAPOLI

UNA PIACEVOLE PASSEGGIATA DI ALCUNE ORE IN COMPAGNIA DI CHI NEI QUARTIERI SPAGNOLI CI È "NATO, CRESCIUTO E PASCIUTO", CON POSSIBILITA' DI MANGIARE IN TRATTORIE E PIZZERIE VERACI DELLA ZONA.

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I QUARTIERI. Quartieri Spagnoli o, come spesso li definiscono i napoletani, semplicemente “i Quartieri”, è il nome con cui è noto il rione sorto a cominciare dal XVI secolo sulla traccia a scacchiera degli accampamenti delle guarnigioni militari spagnole (Cuarteles Españoles) e che costeggia la grande arteria che porta tuttora il nome del viceré che la fece costruire (don Pedro de Toledo, oggi via Toledo).

STORIA ED ARTE. Dal punto di vista urbanistico, i Quartieri Spagnoli rappresentano il nucleo iniziale della Napoli d'epoca moderna, che si è poi sviluppato nei secoli fino a divenire una vera e propria "città nella città", tanto caratterizzata rispetto agli altri quartieri.

Dal punto di vista storico ed artistico, dunque, si seguiranno le tracce dell'antico Viceregno spagnolo di Napoli, per approfondire, attraverso il contrapposto punto di vista "bene/male", il legame sociale che s'intrecciò fra i Napoletani (dominati) e gli Spagnoli (dominatori). A partire dal XVII secolo, infatti, il destino della cultura e della vita partenopee s’intrecciò con la grave decadenza dell’impero spagnolo subendone l’arretratezza del sistema economico ed il carattere repressivo della sua politica. Tale situazione vide il fiorire di un’arte e di un’architettura barocche che hanno nella città di Napoli una delle maggiori rappresentanti mondiali di questo stile.

LO SPIRITO DELLA VISITA. Ma la passeggiata è soprattutto un itinerario emozionale condotto da un facilitatore de il Vagabondo, una persona che ha cognizione del luogo perché ci vive da quando è nato, ne conosce non solo le strade e i palazzi, la loro affascinante sovrapposizione e stratificazione storica, ma anche e soprattutto la gente, i suoni, gli odori e gli umori, il clima che vi si respira e sa calare quanto più è possibile il visitatore nella vita del quartiere.

L'ITINERARIO. La visita parte da Castel S.Elmo, punto tra i più panoramici di Napoli, e si conclude in via Toledo, snodandosi attraverso un itinerario del tutto insolito, attraverso il quale si aprono scorci originali sulla città, si scopre l’origine popolare dei nomi di alcune strade, si ri-scopre l’esistenza di inaspettati capolavori d’arte, di leggende e storie popolari dai più dimenticate (i militari americani “venduti” durante la guerra), si riconosce la commistione tra cristianesimo e antiche credenze quasi pagane, si visitano mercati popolari.

Camminando per quelle strade si scopre l’ “economia del vicolo”, la vita dei suoi abitanti, che si svolge prevalentemente per strada e la loro disponibilità e amabilità, benché i Quartieri siano spesso tristemente e ingenerosamente noti come tra i più “malfamati”.

IL CIBO. La visita, per chi lo desidera, può terminare con un pranzo (o una cena) presso una trattoria o pizzeria della zona, tipica, genuina e a conduzione familiare, espressione della quotidiana e gustosa cucina partenopea, in un clima informale e conviviale.

LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE alla visita è di EURO 8 a partecipante, che comprende:

- Presenza del facilitatore lungo tutto il percorso e il tempo della visita

- iscrizione all'associazione il Vagabondo

- assicurazione contro gli infortuni

La quota di partecipazione non comprende tutti gli extra di carattere personale e tutto quanto non espressamente indicato poc'anzi.

Per chi vuole terminare la visita con il pranzo (o la cena) in trattoria/pizzeria, la quota di partecipazione totale (visita + pranzo) è di EURO 20.

La visita si svolge solo per gruppi di almeno 4 partecipanti e per un massimo di 10. In caso di gruppi inferiori a 4 partecipanti, la visita potrà svolgersi ugualmente ma con una quota di partecipazione maggiore.

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Per prenotare la tua visita o per avere ulteriori informazioni, inviaci una e-mail all'indirizzo viaggi@ilvagabondo.org 
oppure chiamaci allo 081-5447821 in orari d'ufficio


FACILITATORE

Il facilitatore non è una guida turistica né vuole esserlo: è piuttosto una persona che conosce bene il territorio nel quale si effettua la visita, o perché ci abita da tanti anni, o perché “vive” quel territorio, o perché è a conoscenza di alcuni aspetti particolari (architettonici, artistici, aneddoti della vita degli abitanti...).
Egli vi introduce quindi nella vita quotidiana della città, vi spiega le sue mille contraddizioni, vi narra di fatti accaduti, vi presenta persone in carne ed ossa, vi fa sentire meno estranei di quanto non siate, vi consiglia qualcosa da vedere, da sentire, da mangiare...

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TRASPORTO - Autobus ecologici quando possibile, in generale prediligiamo i mezzi pubblici e i nostri piedi. Possibili le bici se ce le chiedete ed auto private solo se necessario.

DURATA - Alla fretta tipica di chi vuol vedere tutto anche se male, preferiamo la calma che consente di gustarsi anche la sosta, anche la novità dell'incontro come dell'imprevisto.

ALLOGGIO - Strutture ricettive che siano conformi ai criteri del turismo ecologico e sostenibile. Sobrietà, accoglienza, calore umano e pulizia. Escludiamo strutture di grosse catene alberghiere o di multinazionali.

VITTO - Il cibo è parte di rilievo della cultura locale, per cui rappresenta una parte importante della nostra offerta. Preferiamo locali dove sia possibile gustare cibi genuini in tranquillità. 

CONTATTO - Girare per i monumenti senza conoscere anche chi vive loro attorno è come fare un viaggio virtuale, tanto vale restarsene a casa a vedere un documentario in TV.  

SHOPPING - Perché no? E, se possibile, acquistando prodotti e oggetti tipici, legati alla tradizione, al luogo e alle attività reali, magari con un occhio di riguardo ai settori a rischio di scomparsa.

E inoltre ad ogni "tour" è sempre legato un momento di promozione di un progetto di sviluppo locale.

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Durante l’anno promuoviamo quelle realtà (gruppi, associazioni, cooperative) che si distinguono per le loro attività nel sociale volte a incidere sulla realtà territoriale e non limitate a tappare i buchi che il nostro stato sociale lascia aperti qua e là.

Inoltre, parte della quota da voi versata per partecipare ai nostri "week-end veraci" viene destinata ad uno di questi progetti locali.

Durante la visita a Napoli è possibile incontrare i protagonisti di tali progetti che di anno in anno ci accompagnano lungo il nostro percorso.

In questo periodo tale quota viene destinata a Irene '95, cooperativa di solidarietà sociale a.r.l. ONLUS, che gestisce la Casa Irene, comunità di accoglienza di tipo familiare per minori. Nata nel 1994 in ambito Caritas con l'obiettivo di operare con e per gli immigrati e tutte le persone in difficoltà, ha visto negli anni specializzare le proprie professionalità rispetto al settore dei minori a rischio.

Le attività che svolge sono soprattutto di educazione territoriale in contesti socio-ambientali a forte rischio di criminalità e devianza per tutti i ragazzi e i giovani, per i quali e con i quali si progettano itinerari di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.

Tra gli obiettivi educativi vi sono:

  • Accogliere i ragazzi in un ambiente sereno, come in una vera famiglia, dando fiducia a chi, sfiduciato, deluso e stanco, ha bisogno di incontrare un volto amico disposto ad ascoltare e a fare un pezzo di strada insieme.

  • Reinserire gradualmente i ragazzi nella famiglia di origine o in famiglie affidatarie o adottive.

  • Aiutarli a far emergere le proprie capacità e a sviluppare le proprie potenzialità, come cittadini attivi piuttosto che passivi e assistiti.

  • Costituire un osservatorio intelligente sul territorio che sappia intus legere (leggere dentro, in profondità) allo stesso tempo nella povertà delle molteplici situazioni di disagio dei ragazzi e delle loro famiglie e nella ricchezza delle risorse che gli stessi ragazzi, le loro famiglie e quanti a titolo diverso operano sul territorio rappresentano.

  • Promuovere nella comunità locale la cultura dell'accoglienza e della solidarietà perché i problemi dei bambini siano presi in carico dalla comunità locale e dalle istituzioni.

  • La Casa Irene è a Mariglianella (NA), in via Umberto I, 290
    Tel. e fax 081 8854613
    La segreteria è invece a Pomigliano d'Arco (NA), via Trieste, 1
    Tel. e fax 081 8845654 / E-mail: irene95@interfree.it 

    Se volete sostenere le attività di Irene '95:
    c/c bancario 13625-67    CAB 40070 - ABI 1030
    Monte Paschi di Siena
    Ag. di Pomigliano d'Arco

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