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....Stanotte ti ho nominato "il mio pontile"! LOL! Adesso te ne parlo un po’! ti racconto che cosa mi è successo poco tempo fa lì sopra, per darti un’idea di cosa è per me quel posto.

Lungo le sponde del laghetto qui all’EUR ci sono alcuni piccoli pontili, che usano quando fanno le gare di canoa e roba varia. Ce n’è uno sotto gli alberi (dal lato di Giolitti), che a me piace tanto tanto. Io a volte vado in questo posto a raccontare all’acqua e al cielo i miei sogni, le mie speranze, le mie paure, le mie gioie e i miei dolori. E anche stamattina sono restata lì, abbracciata al cane, avvolta da un cielo limpido con un sole già bellissimo, nonostante l’ora, ma il cui calore non era tale da sciogliere un piccolo fiocco di neve.

Una volta, non tanti giorni fa, stavo lì, leggendo un libro che avevo portato con me. No, non Baudelaire, ma le poesie di Saffo. Leggevo e sognavo, sognavo e leggevo, mentre raccontavo all’acqua i miei sogni. Vivevo dentro di me quell’amore che traspare dai versi, limpido, puro, fatto di cielo, fiori e dolcezza. Rispecchiavo i miei sogni nella calma di quell’acqua quasi immobile, placida, attraente, che sembrava quasi starmi ad ascoltare. Ero in quei versi, con lei; mi sentivo anche io amata da questa donna, che quasi 2600 anni fa ha inorgoglito il mondo con la sua presenza, con il suo amore, con la sua dolcezza, con la sua poesia.

E l’acqua continuava ad ascoltarmi, ed il cielo ci abbracciava entrambe, con la sua carezza avvolgente. D’un tratto la pioggia. Ho riparato il libro sul mio cuore e sono rimasta ad assistere a quest’abbraccio più stretto. Il cielo con la sua pioggia era come se avesse voluto abbracciare, accarezzare, toccare concretamente me e quell’acqua che piano piano si increspava sotto il tocco delle gocce leggere. Sono rimasta lì, stretta attorno a me stessa, a guardare l’unione di quelle acque, la loro fusione in un'unica cosa. Un’unione completa, come quella che può nascere solo dal più profondo degli amori. Così mentre l’acqua amava altra acqua, una donna ne stava amando un’altra, che seppur vissuta secoli e secoli prima, vive nella mia anima, nel mio cuore, nel mio cielo.

Ecco questo è il "mio pontile", un piccolo posto in cui riesco a fuggire dal mondo, in cui mi sento libera, in cui i cigni del lago a volte mi vengono a fare compagnia.

Non sono pazza, mammaChiara: io riesco a vedere l’amore anche nelle più piccole cose. Forse sono un po’ sensibile, e questa mia sensibilità fa sì che a volte io abbia anche dei momenti come quello di stanotte....