CAVALCATA

La Cavalcata Sarda, si svolge a Sassari l'ultima settimana di maggio.Un breve cenno storico, prima di descrivervi che cosa in effetti è la cavalcata sarda. La prima ebbe luogo cent'anni or sono in occasione dell'inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II, alla presenza dei reali d'Italia. Successivamente si ebbe un'altra manifestazione del genere, alla presenza del principe Umberto e della consorte, durante il loro viaggio di nozze; in quell'occasione venne donato a Maria Josè uno dei più belli, ricchi e fastosi costumi della Sardegna,: il costume di Sennori! L'ultima cavalcata, cronologicamente è la 50ma, da quando è stato deciso di renderla annuale festa folcloristica. 

 

A mio modesto avviso la Cavalcata Sarda è la festa del colore non è solo e semplicemente una delle più importanti, se non la più importante manifestazioni folcloristiche della Sardegna; importanti sono anche  la Festa del Redentore a Nuoro e la Festa di S. Efisio che si svolge a Cagliari il I° maggio. Alla manifestazione del Maggio sassarese, alla Cavalcata, appunto, sono presenti 80 e più comuni di tutta la Sardegna, con la partecipazione di oltre 3000-3500 costumi. Sfilano uomini e donne di tutte le età e centinaia di cavalli e cavalieri.
Non è solo una manifestazione del folclore sardo, delle sue tradizioni, della sua musica o delle sue danze; io continuo a dire che è anche tutte queste cose, ma è anche una abbacinante, ubriacante festa del colore! Se io non avessi ragione chiederei a chi di me è più preparato, perché mai in quella occasione, sono sempre presenti decine, quando non sono oltre centomila gli spettatori che applaudono le danze frenetiche dei ballerini o degli spericolati, bravissimi, cavalieri che si esibiscono in corse sfrenate e mozzafiato che montano, stando in piedi, su due cavalli: da brivido, da incutere spavento... ma, alla fine l'applauso arriva altrettanto frenetico,vibrante, l'urlo e l'applauso della folla impazzita.

Questa è la Cavalcata sarda, che si allunga, si accorcia, si divide in mille tronconi per dare libero sfogo alle danze dei vari gruppi, per poi ricomporsi e continuare a sfilare, quasi sempre sotto un sole cocente; donne, uomini e talvolta anche bambini, avvolti in quei costumi pesanti, colorati in tinte fortissime, quando non sono neri come il costume di Tempio; monacale, bellissimo nei colori nero e bianco, dominanti. A chi non ha mai partecipato da spettatore alla Cavalcata Sarda, un caloroso, disinteressato, invito a farlo!

 

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: giovedì 26 agosto 1999