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Protocollo 56 / 2003
Data 11/ 11 / 2003

Comunicato Stampa

Il lungo "biscione" d’asfalto della Pedagna è figlio dei DS Imolesi

Con la delibera del 4 novembre scorso la Giunta Provinciale ha ritenuto conclusa la procedura di VIA relativa alla Bretella, confermando il parere favorevole espresso dalla Conferenza dei Servizi nella seduta conclusiva del 31 ottobre. L’opera può dunque essere realizzata, ma con alcune varianti, la principale delle quali riguarda la riduzione della larghezza della carreggiata. Viene pertanto messo in discussione il notevole sovradimensionamento dell’infrastruttura, come tra l'altro promesso dal Presidente Prodi in occasione dell'incontro avuto con i rappresentanti del Comitato.

La Giunta Provinciale riconosce nella Delibera che lo Studio di Impatto Ambientale presentato dal Comune non considera un confronto fra più soluzioni, ossia non analizza alternative diverse di tracciato e di progetto. In effetti, circa un anno fa i cittadini furono in pratica messi di fronte ad un fatto compiuto, a scelte già fatte.

Pertanto la successiva partecipazione civica, di cui tanto si vanta ora l’Amministrazione, si è rivelata un autentico bluff e ha potuto produrre al massimo l’allungamento di qualche decina di metri delle tratte di Bretella previste in tunnel.

Una fase di partecipazione autentica, anche se necessariamente limitata nel tempo, è stata possibile solo qualche mese fa, con l’aiuto e la disponibilità dei tecnici della Provincia: il dott. Bollini, responsabile dell'Ufficio per la Valutazione degli Studi di Impatto Ambientale della provincia di Bologna, nel periodo da luglio a settembre ha analizzato con i suoi tecnici le quattro principali proposte alternative presentate dai Comitati e da singoli cittadini.

Ciò ha consentito, anche indipendentemente dai risultati e dalle scelte effettuate dalla Giunta Provinciale, di rafforzare notevolmente la credibilità e le ragioni di coloro che hanno speso in questi mesi una discreta parte del loro tempo nel cercare di dimostrare che soluzioni diverse e meno impattanti sono ancora possibili.

Nel confronto fra progetto del Comune e alternative, effettuato a parità di mezzi di indagine e di dati di ingresso, la Bretella risulta inferiore in merito a inquinamento atmosferico, impatto sulle falde acquifere, riduzione globale del traffico, Km. di rete stradale in congestione, rapporto costi-benefici.

La decisione presa dalla Giunta Provinciale si pone in contrasto con i risultati delle simulazioni effettuate, essendo tra l'altro una deliberazione di natura politica e non tecnica. Anche le stesse mitigazioni suggerite, come ad esempi la richiesta riduzione della carreggiata (senza neanche arrivare a prescrivere in modo esplicito e leggibile e tutti la necessità evidente di una strada a due sole corsie) e quell’altra di installare dei dissuasori di velocità (quali i cartelli informativi del numero dei morti invece dei controlli delle forze dell’ordine), ci confermano la natura della decisione.

In ogni modo, poiché l’Amministrazione dovrà rivedere il progetto presentato affinché esso diventi esecutivo e poiché il nuovo progetto dovrà di nuovo essere sottoposto all’esame della Provincia, abbiamo buoni motivi per ritenere che la diminuzione di un metro di cui ha recentemente parlato il sindaco Marchignoli sia ben lontana dall’essere accettabile.

Come Comitato ribadiamo che la Pedagna Ovest è stata pianificata male, che è stata deturpata dagli enormi palazzi figli dell’avidità dei costruttori edili i quali costituiscono un gruppo di forte potere nella città. Il quartiere, a dispetto della sua bella posizione prospiciente la collina, non è stato valorizzato né dal punto di vista ambientale, né da quello dei servizi.

Sottolineiamo che il progetto megalomane della Bretella, moderno e recente come esecuzione e soluzioni proposte, ma estremamente antiquato come impostazione strategica ambientale ed infrastrutturale, si appresta ad apportare ulteriore degrado in Pedagna, degrado che date le caratteristiche dell’opera e delle zone attraversate sarà notevolmente superiore a quello subìto dal quartiere Zolino.

Il progetto della Bretella rappresenta il fallimento delle politiche alternative promesse dalla sinistra nei confronti di problemi oggi cruciali come i trasporti e l’ambiente.

Nell’ ambito delle forze di sinistra dell’Amministrazione comunale di Imola soltanto i DS (in particolare Marchignoli e Stagni, sempre assenti in tutti gli incontri sul tema, Montroni, Raccagna e Tronconi) perseguono, con l’accanimento e l’arroganza tipici di un regime, un progetto contro il quale si sono schierati più di 5000 cittadini.

Dopo la Delibera della Giunta Provinciale, annunciamo, in particolare a coloro che hanno sottoscritto la petizione del NO, che la fase tecnica di partecipazione popolare è stata dichiarata nei fatti conclusa dalle dichiarazioni sia del Sindaco, sia degli Assessori Stagni e Montroni. Diversamente da quanto speravamo all’inizio del processo partecipativo avviato dalla provincia, il gruppo di lavoro, che si è formato durante l’analisi delle varie alternative insieme ai tecnici di Bologna, e che avrebbe voluto proseguire le sue attività arrivando ad una proposta unica e accettata da tutti, potrebbe essere costretto a sciogliersi per la mancanza di interlocutori dall'altra parte del tavolo.

Per tale motivo siamo intenzionati a passare ora ad una fase politica: altre iniziative seguiranno presto, da parte nostra, per ostacolare questo progetto scellerato dei DS. Nel frattempo invitiamo fin da adesso i firmatari e tutti i cittadini vivi a fare cattiva pubblicità alla Bretella ed ai suoi sostenitori almeno fino alle prossime elezioni amministrative, dalle quali i genitori del lungo “biscione” asfaltato dovranno uscire indeboliti, se non vorremo continuare ad assistere inermi alla loro tracotanza e alla loro falsa democrazia e falsa partecipazione.

Imola, 11 Novembre 2003

Il portavoce del Comitato “Imola viva”
Vittorio Bachetti

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