Clicca qui per tornare alla Pagina Iniziale http://web.tiscali.it/imolaviva

Protocollo 70 / 2004
Data 09 / 04 / 2004

Comunicato Stampa

La Bretella e gli accordi preelettorali delle forze di sinistra

Nell’ambito del Convegno del 30/3 scorso sono state presentate alla cittadinanza le alternative alla Bretella proposte da cittadini ed associazioni. Il risultato è piuttosto sorprendente: il progetto dell’amministrazione (24 mln di euro) risulta essere primo solo nei costi esorbitanti, ma viene sconfitto dalle alternative dei cittadini per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico e l’impatto sull’ambiente e sul sottosuolo. Le alternative ipotizzate propongono essenzialmente di:
1) ridurre il traffico realizzando i servizi mancanti all’interno del quartiere Pedagna (Asilo Nido, Scuola Materna, Scuole Medie in primis)
2) scaricare la Montanara, deviando il traffico verso il lungofiume con una rotatoria all’altezza della via Punta e realizzando il previsto collegamento fino alla futura rotatoria del Famila
3) decongestionare via Montericco e viale D’Agostino, aprendo al traffico di quartiere rispettivamente la via Gradizza e la via della Giuliana;
4) risanare la zona delle scuole Villa Clelia e Ospedale Nuovo, riprogettando la rotonda dell’Itis affinché sia vantaggiosa per chi va a nord verso la zona industriale;
5) scaricare il quartiere Arcella, oggetto attualmente di un improprio attraversamento verso il polo ITIS, dotando la via S.Benedetto di un accesso diretto alla zona delle scuole.
Idee semplici e poco costose, a dimostrazione che con circa 5 mln di euro si ottiene un effetto sulla mobilità uguale a quello della mastodontica Bretella, ma con prestazioni migliori dal punto di vista ambientale! E occorre precisare che i risultati sarebbero immediati, mentre per ottenere benefici dalla Bretella occorrerebbe attendere la sua completa realizzazione e quindi almeno 7-8 anni!
A questo punto sarebbe stato logico aspettarsi nel programma elettorale del centro-sinistra una presa di coscienza, un ragionamento del tipo: ”ok, prendiamo atto che le alternative dei cittadini sono migliori, abbandoniamo la grandeur berlusconiana del progetto Losacco (che dovrà essere ridisegnato per adeguarsi alle numerose restrizioni imposte dal VIA) e diamo una dimostrazione di apertura democratica, accogliendo il processo di decisione partecipata di questa estate”.
Invece, incredibilmente, assistiamo a prese di posizione realmente incomprensibili all’interno della coalizione dell’Ulivo in vista del prossimo appuntamento con le urne. In sostanza, non riuscendo a trovare un punto di incontro sul tema della Bretella, ipotizzano una pausa di riflessione e propongono "una fase di sperimentazione partecipativa sulla Bretella…… coinvolgendo i cittadini del quartiere Pedagna e quelli della zona vicina a viale d'Agostino. ….L'Amministrazione potrebbe lanciare una specie di sfida ai cittadini per vedere se riescono a ridurre il problema del traffico con soluzioni alternative oltre che con nuovi servizi, indispensabili in un quartiere così popolato".
Sembra che il lavoro svolto nell'estate 2003 da Associazioni, cittadini ed i due comitati con il coordinamento della Provincia di Bologna, lavoro che è stato presentato lo scorso 30 marzo, sia stato solo un sogno di una notte di mezz'estate.
In sostanza cioè, la Bretella costituisce una patata oltremodo bollente in casa Ulivo, sulla quale la formulazione finale del programma elettorale è un vero capolavoro di equilibrismo diplomatico.
Per la cronaca, le diverse posizioni sono: i DS vogliono assolutamente la Bretella, la Margherita ne vuole la metà (solo il primo stralcio), SDI, RC e Verdi sono contrari ma disponibili a una temporanea sospensiva che superi il periodo elettorale (per poi procedere ai lavori?) e preferiscono dichiararsi disponibili ai servizi per il quartiere…. . Dalla 'pausa' si dissocia il PdCI, che però riconosce che non c'è alternativa e tuttavia rifiuta l'ipotesi di un futuro utilizzo nell'asse Firenze-Ravenna.
La soluzione finale sembra essere la ricetta pre-elettorale cucinata per i creduloni: "Riteniamo che la progettazione esecutiva debba rispettare integralmente le prescrizioni provinciali e in particolare quelle relative allo sviluppo di soluzioni progettuali che, operando sul dimensionamento, prevedano un adeguamento organico dell'asse al fine di raggiungere maggiori elementi di sostenibilità in termini di funzionalità, impatto ambientale e costi".(???)
La nostra posizione è molto chiara: non ci fidiamo delle pause di riflessione della maggioranza che ha impedito il referendum consultivo sulla Bretella, a dimostrazione della scarsa considerazione nei confronti della democrazia partecipata.
Tanto meno ci fidiamo di una formulazione ambigua, frutto di accordi pre-elettorali e che si presta ad ogni interpretazione possibile.

Imola, 09 aprile 2004

Per Il Consiglio Direttivo del Comitato ImolaViva:
Bachetti Vittorio, Barbieri Giovanni, Bolognesi Massimo, Paludet Massimiliano, Pradelli Stefano.

Per contatti : imolaviva@email.it. oppure cell. 340-7847102

Clicca qui per tornare alla Pagina Iniziale http://web.tiscali.it/imolaviva