ANAIKS
"Lady Tormento"
Vagavo errabondo,
oscurità come compagna
fra miriadi di strade
che sconosciute,
sbarravano il mio pensiero.
Arduo il rumore
dei miei passi più pesanti
che dolenti si perdono
nel grigiore repellente
fra tetra bruma
e asfalto consumato.
Non ricordo linizio,
è superfluo immaginare
una qualsiasi partenza
quando larrivo è un lusso
mai concesso.
Foreste di ricordi incolti
opprimono il cammino
e rendono la meta
unindicibile irrealtà.
Talvolta muri di cemento
emergono inebetiti
come fantasmi già evocati
di passati ancor remoti
che si discostano
da isolati sempre uguali,
e nel silenzio fanno male.
Temo i loro volti,
che malinconici
mi fissano per minuti
quasi interminabili,
ed io invidio
chi nelloblio non trasuda
cotanta suggestione.
Di sguardi familiari
essi trafiggono
i miei sensi allo spasimo,
la speranza viene meno
e nel vuoto ho paura.
E vicina la fine;
eccomi a te
sul Ponte del destino
evitato e già rimpianto.
Il mio corpo giace stanco
davanti alla tua figura
ora più che mai rivelata.
<<Sei qui per me,
giammai colmo lo sconforto
di averti ridotto
come ombra offuscata
che riecheggia
da tormenti mai celati>>.
La mano candida
indica il cielo
e i tuoi occhi,
così vanamente mirati,
non trattengono
qualche lacrima amara.
<<Lontana dalla carcassa
su questo Ponte
il mio sembiante vedi,
fatale lorgoglio
che uccise il Fato,
qui sono viva
nel tuo pensier soltanto>>.
Immateriale volteggi
sulle note del vento,
i tuoi capelli scomposti
sono invasi dincanto
da milioni di petali
confusi ed arrecati
dai rigurgiti
di una sfiorita primavera.
<<Fermati dunque,
che il Nulla Cosmico
non mimpedisce di sfogare
il mio amore mai morto!
In ogni dove
Sei tu meravigliosamente
il lamento più dolce,
o assurda verità
che rinasci dal pianto>>.
Ma il tuo volto
Nella tenebra si fonde
Ingrato alle parole
Lologramma si perde,
lasciandomi solo
nella disperazione
più devastante.
<<Piangi amore mio,
e non ti accorgi
che tutto lo scenario
fa parte di te;
in un atomo di tempo
hai precluso la vita
alla perpetua immobilità.
Viaggerai per gli oceani
Del tuo animo inquieto
E neppure io
Sono più vera ormai .
Dalla tua mente
Io nasco e risorgo,
e di lei misera
ne nutrirò il rimpianto,
quando annegherai
fra bicchieri oscillanti
i dolori mai domi
e, vedrai fra i riflessi
il mio volto mai obliato.
Allora per sempre,
fra sbronze e urla disumane
maledirai il mio nome
e mi chiamerai
Lady Tormento.
Autore: Anaiks
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