INEDITI POESIA

 

MARCELLO PASTORE

Son nato a Martina franca provincia di Taranto il 09/11/1986
frequento il 5°anno del liceo scientifico tito livio della mia stessa
citta'.

 

POESIA DELL'EMARGINATO

Avrei voluto un mondo migliore,
ma sono stato ritenuto il peggiore.
Volevo portare libertà
ma mi hanno detto che non avevo volontà.
Mi hanno detto di aprire le ali
e poi hanno calpestato i miei ideali.
Mi dicevano di impegnarmi
e sono stati i primi a maltrattarmi.
Ho cercato di fare del bene
Ma mi hanno messo addosso le catene.
Volevo liberare un popolo,
ma sono stato lasciato solo.
Ho difeso la loro terra
ma ci hanno scagliato addosso la guerra.
Mi hanno detto di dire la verità
E poi hanno insultato la mia dignità.
Sono stato ritenuto incapace,
ma qualcuno si ricorda di me perché ho lottato per la pace.

L'INUTILE

Nell'immenso di una stanza
scruto nelle tenebre una luce in lontananza
sono immobile, sono fermo, sono. . .
Nel silenzio di una stanza
odo una voce in lontananza
sono immobile, sono inerme. Cosa sono?
Nell'immenso di una stanza
Rifletto con non curanza
avvolto dall'insicurezza del mio essere mi sento battibile,
sono immobile, sono niente, sono volubile,
sprofondo nel nulla, sono niente, sono inutile.

 

LA STELLA PIÙ BELLA

Non chiedermi cosa faccio!
Sono qui e non ho intenzione di seguirti.
Ora che lo desidero
lasciami stare un po' con la mia amica solitudine .
Rimarrò incantato dalla bellezza della luna,
mi accarezzerà il volto parlandomi di lei.
Mi lascerò avvolgere dalle misteriose braccia della notte,
resterò ad ammirare le mie amiche stelle,
mi racconteranno le loro avventure.
Ma non parlerò con loro
potrò solo ascoltarle
poiché mi capiranno con lo sguardo.
Sarà li che mi innamorerò di una stella
e fuggirò come una cometa nell'universo,
con lei che della terra è la più bella.

 

ALLA MUSA

Sei la musa ispiratrice dei miei sogni,
fuoco che mi riscalda nelle notti d'inverno,
raggio di luce che risplende sulla fredda terra del mio cuore.

 

E PIANGI

E piangi.

Non conoscendo il motivo
in un istante ti ritrovi sommerso di lacrime.
Sei d'innanzi allo specchio,
contempli la forma del tuo essere
cercando di interagire con lui.
È silenzio. Aspetti invano una risposta
che non arriva.

E piangi.

Immerso in un mare di lacrime,
ripassa davanti ai tuoi occhi la tua vita.
Presti molta attenzione,
rivedendo ogni singolo istante,
alla ricerca di un errore.
Ma questo è uno sbaglio che noi esseri umani
a volte commettiamo.
Ci avveleniamo l'anima,
ci torturiamo mentalmente ma in maniera inutile.
Forse perché non riusciamo a capire
che la vita è un dono
e come ogni altro dono buono o brutto che sia
và accettato.

 

GRANDE NELL' IMMENSO

Viaggiando sull' autostrada
Il mio pensiero arriva sino a te
oltrepassando queste distese di verde.
Ora sei sola in una stanza
attendendo con ansia un sollievo sconosciuto.
Il sole penetra attraverso le imposte
inchinandosi d'innanzi alla bellezza del tuo essere.
I suoi raggi esaltano i tuoi splendidi occhi
gli stessi occhi che colmano il mio cuore di gioia
facendomi sentire grande nell'immenso.

 

PIOGGIA D'ESTATE

Cade la pioggia d'estate
solcando palazzi e strade dissestate.
Il cielo colmo di torbide nuvole
sembra l' opera impetuosa di un dio infelice.
Nell'aria il sentore di una libertà violata,
di una gioventù che inizia e
di una vecchiaia terminata.
Si odono i sospiri dei giovani
pensierosi su un futuro ignoto e senza certezze.
Anime perse nel buio della loro coscienza,
alla ricerca di un conforto di natura divina.

 

Comprensione del reale

Il mondo mi sembra irreale;
ciò che vedo mi scorre davanti come fossero immagini proiettate.
D'innanzi agli amori, le guerre, le catastrofi, le grandi imprese
resto indifferente.
La rabbia è tanta, la ragione manca, la morale è dissolta.
Il mio tentativo di intervenire è vano:
sono ormai spettatore della mia vita.

 

T'incontrai

T'incontrai nelle mie notti insonni,
volgevo il mio sguardo al cielo cercando negli astri consolazione.
T'incontrai nell'oro del mattino,
io contadino coglievo compiaciuto i frutti del mio seminato.
T'incontrai su un'isola deserta che ero un naufrago,
nel crogiuolo della mia solitudine ascoltavo il mare che mi parlava di te.
T'incontrai nel pianto di una madre,
asciugavo le sue lacrime,
versate per un figlio partito soldato e non più tornato.
T'incontrai nell'atrocità della guerra,
li vidi per la prima volta il mio peggior nemico, diventare uno scrupoloso amico.
T'incontrai nel parto di un bambino,
tenevo la mano a colei che coraggiosamente,
aveva dato alla luce mio figlio.
T'incontrai nei volti della gente che incontravo nelle mie passeggiate,
poiché parevano libri aperti leggevo la sofferenza nelle pagine di vissuto.
T'incontrai nel letto di un ospedale moribondo,
tendevo le mani a te, a colui che tanto ho cercato e che sul finire della mia esistenza mi cammina accanto.

 

Solo la morte

Solo la morte darà al mio spirito
la libertà che ho tanto cercato.
Solo la morte mi farà capire
chi mi ha davvero amato.
Solo la morte mi potrà dire
se esiste davvero quel Dio che ho tanto pregato.

 

Oblio di un naufrago

Siamo rimasti soli in mezzo al mare
E quasi c'è dolce questo naufragare.
Rimasti in balia del vento
Ci rallegriamo in questo strano momento.
Acqua salata che scivola dalle mani
E ispirati dal verso dei bianchi gabbiani.
In noi è rimasto un filo di speranza,
vorremo vedere la nostra casa in lontananza.

 

Poesia dalle carceri

L'autunno s'impadronisce di noi.
Ogni foglia che cade porta con sé un pezzo di felicità.
La natura reclama la sua libertà.
Tanta inquietudine dentro di me ma tanta armonia c'è fuori.
Il vento mi accarezza il volto.
Vorrei che mi portasse fuori di qui.

 

Le maschere

Siamo legate a false verità
la nostra è una realtà virtuale
non conosciamo il confine tra bene e male beatitudine e perversione
Testimoni di atroci delitti
Siamo indifferenti d'innanzi alle ingiustizie
Celiamo false identità, animi irrequieti, esseri colmi di sofferenze.
Siamo la faccia della presunzione
Trattate come oggetti senza dignità .
Sole, ignorate dalla gente
vorremmo incrociare sguardi altrui.
Non siamo più umane o forse non lo siamo mai state.
Siamo svuotate di virtù
Il nostro è verbo che si perde nell'indifferenza
Siamo il volto della beffa
Siamo solo delle maschere.

 

A MIO PADRE

Perché posso svegliarmi al mattino,
perché posso andare a scuola,
perché posso godermi la vita,
perché posso amare,
perché esisto.

GRAZIE

Per essere un figlio inetto,
perché nelle cose che faccio non sempre mi impegno,
per non aver realizzato le tue aspettative,
perché non sono come mi volevi,
perché ancora non sono nessuno.

SCUSA

Per il sudore della tua fronte,
per le spalle mal andate,
per i sacrifici di ogni giorno,
per la pazienza nei miei confronti,
per la sopportazione del tuo prossimo.

ANCORA GRAZIE

Di essere un uomo vero,
di essere socievole come te,
di avere la tua forza d'animo,
di avere il tuo amore per il prossimo,
di avere la tua gentilezza,
di avere il rispetto che hai per tutte le cose,
di apprezzare più il contenuto della forma,
di avere la tua dignità,
di potermi rialzare quando cado,
di andare sempre a testa alta,
di lottare per il giusto,
che fino a quando il tempo te lo permetterà
sarai ancora mio amico e mi resterai accanto proteggendomi,consigliandomi e
semplicemente facendomi da padre.

QUESTO LO SPERO

 

UN CUORE DI MAMMA

Quanto è forte un cuore di mamma.
Un cuore di mamma che sa ascoltare,
un cuore di mamma che sa osservare.
Un cuore di mamma che piange di nascosto
che serba dentro di sé il dolore di una giovinezza non facile,
temprato dalle difficoltà della vita, dai giudizi di un mondo crudele.
Il cuore di mamma piange per dei sogni non realizzati,
perché vede sprecata dai giovani l'energia di una vita non ben sfruttata.
Il cuore di mamma che sa tollerare
nonostante la vita non le abbia concesso nemmeno di realizzarsi in età adulta,
quando persino chi le sta vicino la critica nonostante il bene che ha dato.
E nonostante varie difficoltà all'apparenza il cuore di mamma ti sorride,
cela le sue angosce per chi come lei ha avuto paura delle responsabilità della vita.
Il cuore di mamma quanto bene ha distribuito
E le fa male vedere come chi ha ricevuto dono della sua bontà
abbia rimosso tutto lasciandosi plasmare dalla falsità della gente che non sà stare al suo posto.
Ma il cuore di mamma ha la sua famiglia,
ha imparato grazie alle sue esperienze a saperla gestire.
Piange perché i suoi bambini crescendo
Hanno dimenticato la felicità del loro animo,
abbandonandola alle sciocchezze di una vita vuota,
lasciandosi plasmare dall'arroganza e dalla stupidità altrui.
Ma il mio cuore di figlio ha imparato a conoscerlo
Ed è dispiaciuto di causare tanta sofferenza alimentando tutto quello che già c'è.
Il mio cuore solo spera che nonostante le distanze,
nonostante l'irrealizzazione nella vita,
nonostante i guai causati,
che ogni qualvolta ne abbia bisogno sia sempre pronto ad accudirlo,a sostenerlo e a sorreggerlo un grande cuore di mamma.

 

 


HOME NARRATIVA POESIA