INEDITI POESIA

 

MASSIMO BUONAVITA

 

Ecco tre delle mie poesie.
In sintesi una piccola distorsione della realtà e delle esperienze di ogni giorno, condita con deliberate ed iperboliche esagerazioni.
Un saluto a tutti, in particolare ai fans dei Marlene Kuntz che ho visto nel sito.
E un invito ad aprire una corrispondenza poetica per chiunque fosse interessato.

drugo_9000@yahoo.it

 

THE BROADSWORD

 

DAL FANGO

Rotolarsi nell'autunno

Praticare questa preziosa arte
per scrollarsi di dosso
le croste della memoria
e scoprire i nervi dei sensi
Potrebbe essere qualsiasi anno
durante il capogiro
nel fastello di fango
e di radici marce
nel sapore dell'umidità
che entra nelle ossa
Potrebbe essere il ricordo
della pubertà vissuta
dai vecchi che muoiono
nell'avara illusione
di una nuova primavera
Nelle promesse
dei fiori che un giorno
nasceranno dallo sterco

Distendere la pelle
nel prato bagnato

L'ultimo atto
di una comparsa morente
che cerca di rivivere il debutto
e ritrovare l'elettricità perduta
Potrebbe essere
la luce della ribalta
il primo passo indeciso
nel buio fuori dal camerino
Potrebbe essere il punto cruciale
in cui la pietra
si trasforma in sangue
e dalla terra affiora
il disegno di un nuovo viso

Potrebbe essere
soltanto l'inizio

 

 

Tornare in scena

Tornare in scena
Balzare sul palco
con la corrente nelle vene
Baciare la fonte
della giovinezza eterna
così forte da fondere
le labbra con la lingua sua

Restare in scena
Salire con baldanza
sul cavallo dell'idiozia
senza curare gli sguardi
di uomini finti
e mezze donne
accomodate nella realtà
di fango invidioso
E poi calcare
con occhi incandescenti
i sentieri ostili
di quelle anime
quadrate frustrate
nella carne imprigionate

Essere la scena
Squartare il ventre gravido
di Sua Bassezza la Verità
e stringerne tra i denti il cuore
anche solo
per un delirante
lunghissimo istante

 

 

Giovane Satiro

Mai come ora la realtà
Mi è sembrata rappresentazione
Quasi che i suoi commensali
siano infaticabili attori
Come se ci fosse
un copione infinito
Un biglietto a vita
per chissà quale spettacolo
in questo dilatato presente
o in un esausto futuro
fermo e irreale
fuori del Sistema Solare

Mai come ora
Vivo l'ergastolo dei sensi
Una viziosa prigione
senza sbarre né pareti
Insensata crudele
selvaggia e dorata
cella di rigore
Dove esercitare
le buone maniere
Ipocrita incoerente
eretica e passionale
camera di clausura
Dove imparare
la sottomissione

Ma come vorrei essere
chiuso dentro
per sempre con te
dolce ninfa
Brucerei la chiave
Se potessi davvero assaggiare
all'infinito il tuo miele

Ma stai attento giovane satiro...
...Che quando fa caldo attorno alla vigna
i serpenti sguazzano nel vino

 

 

 

 


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