INEDITI POESIA

 

PAOLO MASSA

 

Paolo Massa di Bergamo, "giovanissimo"  "poeta e scrittore" 40enne senza macchia e senza gloria ma con tanto amore per il mare e per il vento.

 

 

 

PASSI S’ INCROCIANO NEL CENTRO DEL FUTURO     20.01.1990

 

Qella parte della mente che ammira il tramonto,

si accende pian piano e piange la sera,

nel miracolo del buio.

 

Un deserto da imbiancare con passi di misura,

con passi che arrivano nel luogo di incertezze.

Passi s’incrociano nel centro del futuro,

si passano consigli inosservati e grigi.

Si scambian sguardi obliqui ed obbrobriose smorfie.

 

Il vento isolato, vince la fatica.

 

Quella parte della mente che parla nel riquadro di un incubo,

trascorre quotidiani momenti, rispolverando assurdi ricordi.

 

E, intanto,

 

questa pioggia, bagna i miseri paletti dell’angoscia

e la terra che guida gli insediamenti astrali.

Uniamo le altezze delle idee.

Passi s’incrociano nel centro del futuro.

 

 

ASPETTANDO UN MOMENTO ( Mille di tutto ) 20.08.1989

 

L’amaranto di un’ansia che morde i miei passi,

rendendoli abulici e tristi,

percorre una via complicata,

appoggiando il suo peso distratto

sulle spalle di un giovane povero uomo.

 

E, ride, confusa, tra i mille tormenti.

Il cielo di oggi, cupo e acidulo.

Mille foglie, mille anni, mille baci,

mille nostalgici ricordi, mille porte d‘aprire,

mille di tutto.

 

La signora nasconde la sua maschera, triste e sbiadita

Il temporale la priva di ogni singola sillaba.

Gli astri del mondo s’incontrano in cerchio.

Mille angeli cantano, mille vele si spiegano,

mille nuvole si spostano, mille di tutto.

 

Chi cerca il meglio nel peggiore dei modi,

ritrova i suoi giorni su binari spaccati.

Chi implora ad un prete i suoi desideri,

sente rombo di tuoni e non ritocchi di campane.

Chi odia il rancore, salva i pendii da idee distruttive.

 

Mille ragioni per apprezzare la vita,

mille gesti consueti di amore celeste

mille di tutto , aspettando un momento.

 

 

PIOGGIA SERALE 10-07-1989

 

I miei dolci pensieri si specchiano

in questa pioggia argentea

e scende sicura con ritmo gioviale e sincero.

 

Si alza un piccolo ricordo

stancamente assopito nel tempo

e un alito di vento si adagia lieve sul petto della montagna.

 

Il sorriso del sole è ancora lontano,

questa è una sera infinita

intrisa di ridente malinconia.

 

Scendi dolce pioggia, unica amica mia,

abbraccia il mio cuore,

infrangi la noia di un’esistenza.

 

Nel tuo cielo accigliato

si arrendono i raggi del sole.

Si affievola il tempo, sbiadiscono le gioie.

 

Si apre la porta ad una notte un po’ incerta.

 

 

MATTINO    16.06.1998

 

Caldo è il passaggio di questo vento estivo.

Dolce la note adagiata in silenzio.

I colori del mondo dipinto dal cuore.

Sono stelle cadenti lievi, lievi, lievi.

 

Sopra al ricordo di attese paterne

Si udiva il pianto di un giovane solo

Si udiva la vita con un nodo all gola.

Sopra il ricordo di attese paterne.

 

Caldo è il mattino che si sfrega gli occhi.

Mite compagno senza paure.

Avanzano gli anni, lunghi e impetuosi.

Il cuore riversa nel calore del cielo il suo amore.

 

E, ancora, sopra il ricordo di giorni felici

Il sole brillava di antichi presagi.

Lontana e sbiadita, l’immagine vera,

piangeva isolata dal resto del cielo.

 

 

GIARDINO FIORITO         14.08.1989

Appoggiato ad un sogno

Rivedo la gioia di un canto.

 

L’acqua rinfresca la corsa di un bimbo,

ridona allegria a una vita felice.

 

Un anno è passato , correndo veloce,

un anno si è spento tra un pianto e un sorriso.

 

E’ una nuova bella giornata, mi sento proteso

Nel cielo maestoso , in un volo sereno.

 

Roccia che brilla, tuono che esplode.

Suoni e colori si uniscono tutti.

 

Fugge la noia con la sua vacua tristezza,

il momento si colma di contentezza leggera.

 

Corriamo gioiosi nel giardino fiorito,

mi chiami con te, amica realtà?

 

Mi prendi la mano e i sorrisi son veri

E arriva il riposo di un antico splendore.

 

 

 

LA SUA AMICA  ( portata via dal vento )          15.09.1989

 

L’amica della donna che ora mi sta accanto,

è piccola d’aspetto e ha un animo d’incanto.

Illusa da una vita che dava per scontata,

si ritrovò senza la meta che si era prefissata.

 

Occhi di un azzurro da impallidire il cielo,

occhi rotondi e privi di alcun velo.

Si divertiva a fingere di esser molto ricca

ma si sapeva bene la sua grande ripicca.

 

E’ una ragazza che ama il vento,

di giorno , di notte, in ogni momento.

Si ritrovava spesso in mezzo a un mare strano,

Dove ogni piccolo miracolo porgeva a lei la mano.

 

Era un’esile amica del cielo e del sole tra i capelli,

semplici sguardi ironici tra uomini brutti e belli.

Correva le salite in preda ad una gioia

Ma le discese le procuravan noia.

 

Un altro mondo esiste nel mondo dei balocchi,

un altro mondo ride con mille e mille occhi.

Viveva solo un giorno immersa nel dolore,

il vento, adesso,  ha perso un altro grande amore.

 

 

 

 

 


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