Scuola
Superiore |
||
Anno Accademico 2002-2003
MASTER IN
RESTAURO DEL PAESAGGIO |
||
UNIVERSITA' DELL'AQUILA |
UNIVERSITA' DELLA TUSCIA |
|
Facoltà di Scienze MM.FF.NN |
Facoltà di Agraria |
|
Dipartimento di Scienze Ambientali |
BANDO DI SELEZIONE |
Dipartimento di Tecnologie, Ingegneria e Scienze dell'Ambiente e delle Foreste |
Organizzazione del Master Nell'ambito delle attività della Scuola Superiore di Restauro del Paesaggio, è attivato il Master in Restauro del Paesaggio e degli Ecosistemi Montani, a cura dell'Istituto Nazionale per la Forestazione Ambientale (INFA), del Dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università dell'Aquila e del Dipartimento di Tecnologie, Ingegneria dell'Ambiente e Scienze dell'Ambiente e delle Foreste (DAF)) dell'Università della Tuscia. Il Master, della durata complessiva di 600 ore, si svolgerà a Pescocostanzo (AQ), nel Parco Nazionale della Majella, nel periodo settembre 2002 - luglio 2003. Sono ammessi al Master coloro che hanno conseguito laurea o laurea specialistica in Scienze agrarie, Scienze Ambientali, Scienze Biologiche, Scienze Naturali, Scienze Geologiche e altri laureati in Scienze della Natura e della Terra. Il numero massimo di partecipanti al Master è fissato in n. 25 iscritti, selezionati sulla base del voto di laurea e del curriculum; la frequenza al corso è obbligatoria. Saranno ammessi a sostenere l’esame finale i candidati che avranno frequentato almeno l’80% dell’orario complessivo. Le lezioni di didattica frontale si svolgeranno dal lunedì pomeriggio al venerdì mattina presso l’Auditorium S. Nicola, sito in Piazza del Municipio a Pescocostanzo; la parte pratica si svolgerà mediante esercitazioni e seminari svolti in loco, e stages presso Enti ed Aziende nazionali. Al termine del Master verrà svolta una prova di esame con redazione di tesi scritta, ad esito della quale verrà rilasciato l’attestato di frequenza. Obiettivi e finalità del corso Gli ecosistemi montani costituiscono ambienti intrinsecamente dotati di elevata complessità, in cui sono ordinariamente presenti elementi di elevato pregio ecologico e paesaggistico, la cui gestione risulta tuttavia problematica per la stessa vastità del territorio montano, la progressiva riduzione del carico antropico unita alla crisi dell’antica economia pastorale e agricola, in un momento, come quello attuale, in cui non ancora risultano sufficientemente chiarite le modalità con le quali dovrebbe attuarsi il rilancio dell’economia montana e le relative nuove forme d’uso del suolo. Per tale ragione, considerata peraltro l’antichissima presenza umana di cui ha goduto la montagna abruzzese e la millenaria modellazione del territorio montano da parte dell’Uomo, il restauro degli ecosistemi montani si traduce null’altro che nel restauro del suo Paesaggio, il ché determina un nuovo e più soddisfacente approccio ai problemi della montagna, foriero di nuove e profonde implicazioni culturali. Risulta quindi indispensabile la formazione di professionalità che sappiano intanto affrontare la questione della gestione della montagna con una solida e mirata formazione scientifica, unita tuttavia ad una preparazione multidisciplinare che parta dalla storia del territorio montano per poterlo restaurare, pianificandone l’uso secondo le più moderne acquisizioni scientifiche e tecnologiche. La figura professionale che si intende formare con il Master è quindi pensata per sopperire ad una evidente lacuna del sistema formativo universitario italiano, che assegna tradizionalmente poco spazio ai problemi dello sviluppo delle aree interne; essa è destinata pertanto alla occupazione, essenzialmente, presso gli enti territoriali che si occupano di gestione della montagna, quali i Parchi Nazionali, le Comunità montane e la stessa Regione Abruzzo, il cui territorio è appunto costituito per oltre l’80% dalla montagna. In particolare, nel sistema delle aree protette, parchi e riserve naturali, tale figura professionale trova la più naturale espressione, potendo validamente essere occupata in programmi e progetti di riequilibrio ecologico del territorio. Con il presente progetto si intende dunque formare una figura professionale espressamente mirata alla pianificazione, al restauro e alla gestione del territorio montano, dotata di solide competenze in merito alle nuove discipline scientifiche enucleatesi negli ultimi anni (ecologia del paesaggio, gestione e restauro delle reti ecologiche, deframmentazione dell’ecomosaico e riconnessione dei corridoi ecologici, ecc.), nella piena consapevolezza delle dinamiche demografiche ed economiche della montagna e in grado di gestire le più avanzate tecnologie per lo studio, la pianificazione e la gestione della montagna (GIS - Sistemi Informativi Territoriali, telerilevamento, GPS - rilievo satellitare del territorio, ecc.).
Collegio dei Docenti
(comitato Domanda e requisiti di ammissione - quota di iscrizione Modalità di ammissione Istituto Nazionale per la Forestazione
Ambientale Alla domanda, in carta libera, dovrà essere allegata la seguente documentazione: - certificato di laurea in carta libera
|
insegnamenti |
I MODULO (Storico-geografico) |
II MODULO (Scientifico) |
III Modulo (applicativo-gestionale) |
Il paesaggio nella storia e nell’arte | Geologia e geomorfologia degli ecosistemi montani | La conservazione della natura in montagna |
L’idea di paesaggio nella cultura occidentale - La ricerca delle fonti nello studio del paesaggio. | Ecologia generale e dei sistemi montani | Selvicoltura naturalistica |
Geografia fisica | Fondamenti di analisi dei sistemi ecologici |
Idrologia dei bacini montani |
La ricostruzione di un paesaggio geografico tramite le ricerche di archivio ed i "segni" impressi nel territorio attraverso il tempo e lo spazio | Geobotanica | Idraulica naturalistica e sistemazioni montane |
Fitosociologia | La pianificazione del territorio montano | |
Ecologia del paesaggio: reti ecologiche e frammentazione dell’ecomosaico | Tecnologie informatiche per la gestione del territorio montano: i Sistemi Informativi Geografici (GIS) e il rilievo satellitare (GPS) | |
Bioclimatologia | Telerilevamento e fotointerpretazione | |
Micologia applicata al recupero ambientale | Il restauro del paesaggio in un’area
campione: simulazione progettuale |
|
Entomologia: gli insetti come bioindicatori | ||
La fauna vertebrata: rettili, anfibi, uccelli e mammiferi | ||
La fauna acquatica e l’esame della qualità delle acque | ||
Economia e sociologia della montagna |
Per informazioni: Segreteria organizzativa:
|