Nevica su la neve. I vasti piani sfumano a 'l guardo immensamente bianchi sotto il cielo cinereo: radi surgono i magri alberi in cerchio luccicanti di scheggie cristalline:in fondo stanno i monti immani coperti di ghiacci come fantasmi: da lunge il vapore tra i nugoli de 'l fumo li saluta fischiando, e via scompare I fiocchi girano in un bizzarro ballo insiem co'l gelido vento di tramontana, a vol s'inseguono veloci, oscillando incerti, discendono lenti aleggiando come una scherzosa falange di farfalle. E via per l'ampio fulgor dell'aere adamantino volano con essi i miei pensieri, mentre a stormi si spiccan da' comignoli fumosi le pigolanti passere affamate
da PRIMO VERE di D'ANNUNZIO (by Gio)
Mentre sfogliavo un'agenda ho trovato trascritta questa
poesia di Gianni Rodari:
QUESTO E' QUEL PERGOLATO
E QUESTA E' QUELL'UVA
CHE LA VOLPE DELLA FAVOLA
GIUDICO' POCO MATURA
PERCHE' STAVA TROPPO IN ALTO
FATE UN SALTO,
FATENE UN ALTRO
SE NON CI ARRIVATE
RIPROVATE DOMATTINA
VEDRETE UN POCO S'AVVICINA
IL DOLCE FRUTTO;
L'ALLENAMENTO E' TUTTO
Io credo che non bisogna mai arrendersi alle prime difficoltà, si deve
tentare di ottenere ciò che si vuole, anche per non avere mai il
rimorso di non aver fatto abbastanza by Gio
Questa è in assoluto la poesia più bella che conosca. Nella mia personale graduatoria la superano solo i testi di alcune fra le più belle canzoni di Franco Battiato e Fabrizio De Andrè. L'autore è J.G.Ballard:
CREDO
Da "La voce degli spiriti eroici" di Yukio Mishima:
Alcuni frammenti di poesia da Bonna (pubblicati su "Anni 2000:esemplari del linguaggio poetico contemporaneo", ed. Libroitaliano)
13/02/98
Sarebbe bastato solo un dado
in bilico nell'angolo
per sconvolgergli l'esistenza.
23/09/98
Solo qualcosa di ancestrale
avrebbe glorificato
la nostra esistenza.
1/10/98
Superati i bisogni primari
non abbiamo fatto altro
che prolungare
il pensiero della morte
e il nostro affanno quotidiano
perpetrando il dolore.
20/12/98
E l'ideologia
si inginocchiò
all'egocentrismo.
27/01/99
Soffriamo per l'assenza del dovere
imbottiti di diritti
incapaci di cogliere prospettive future
vagabondi nella nostra ignoranza storica
nel primitivismo della tecnica
moriremo viziati.
19/03/99
Dominati da poteri occulti
Che ridicolizzano Dio
E confermano la nostra debolezza.
Ancora da Marci:
Consiglio di una lettura breve ma intensa: 18 Canti di libertà (Majakovskj). Con tutto il rispetto per d'Annunzio ma era un po' fascista:
Amare
significa
correre in fondo
al cortile
e sino alla notte corvina
con l'ascia lucente
tagliare la legna
giocando
con la propria
forza
(lettera al compagno Kostròv da Parigi sulla sostanza dell'amore)
9/12/99
Ci svegliarono nella notte fuochi di bastardi.
Nella porcilaia qualcosa che assomigliava a noi stessi
nell'atto di sconvolgerci l'esistenza,
o le nostre ombre
cieche presenze di un'esteriorità gravida di anfratti.
E se ne andarono via tronfi,
dopo aver festeggiato per tutta la sera
tra la puzza di alcool
e un ultimo profilattico
da usare con chissà quale altra puttanella
(by Bonna)
Credo al potere dell'immaginazione per rifare il mondo,
per sciogliere le redini della vrità dentro di noi,
per ritardare la notte,
per trascendere la morte,
per ingraziarci gli uccelli,
per guadagnarci la fiducia dei pazzi.
Credo nella pazzia, nella verità dell'inesplicabile,
nel buon senso delle pietre, nell'umore lunatico dei fiori,
nelle malattie portate alla razza umana dagli astronauti della missione "apollo".
Credo nei dolori di testa, nella noia dei pomeriggi,
nella paura dei calendari, nel tradimento degli orologi.
Credo nell'inesistenza del futuro
e nelle infinite possibilità del presente.
Credo nell'impossibilità dell'esistenza,
nello spirito delle montagne, nell'assurdità dell'elettromagnetismo,
nella farsa della geometria, nella crudeltà dell'aritmetica,
nel proposito assassino della logica.
Credo nell'alcoolismo,
nelle malattie veneree,
nella febbre e nell'esaurimento.
Credo nel dolore.
Credo nella disperazione.
Credo in tutti i bambini.
Credo nelle mappe, nei diagrammi, nei codici,
nel gioco degli scacchi, nei rompicapo,
negli orari e nelle tabelle degli aeroporti.
Credo a tutte le scuse.
Credo a tutte le allucinazioni.
Credo in tutti i casini.
Credo a tutte le mitologie.
A ricordi, menzogne, fantasmi, evasioni.
Credo nel mistero dei grandi supermercati dopo il tramonto.
Credo ai prossimi 5 minuti
(by Matteo)
Ora non tutte le onde
dei quattro mari sono tranquille,
ma nella terra di Yamato,
ove sorge il sole,
i ventri sono sazi, ci si dedica ai piaceri.
Sotto la virtuosa guida di Sua Maestà
regna ovunque la pace.
Pigri e calmi sorrisi si scambia la gente,
commerci si intrecciano,
si stringono accordi con i nemici,
si corre, spinti da danaro straniero.
Chi più non desidera combattere
indulge nella viltà:
la guerra, divenuta un fastidio,
ormai aligna nell'ombra.
Svanita è la fiducia fra sposi, fra amici,
è in auge la falsa democrazia,
invaso è il mondo
dell'ipocrita armonia familiare.
Deviate le energie, spregiati i corpi,
i giovani sono stretti alla gola
da inerzia, droga, ambizione,
e come pecore in gregge avanzano
verso mediocri desideri
privi di speranza.
Anche i piaceri hanno perso
il loro gusto,
e la lealtà il suo vigore.
Tutte le anime sono bacate,
e diffusa dai vecchi con il nome di etica
ovunque regna una vile volontà
di affermare sè stessi
e una spregevole sicurezza.
Negata è la verità,
languono i veri sentimenti,
la speranza non anima più
i passi di chi cammina,
le risa degli idioti risuonano ovunque,
su ogni fronte è scritta
la morte dello spirito.
Gioia e dolore subito svaniscono,
venduta è la purezza,
persino la lussuria si esaurisce:
soltanto al danaro si pensa,
il suo valore è superiore a quello
degli esseri umani.
Anche chi si rivolta
cerca a modo suo
astutamente una quieta dimora,
chi è all'apice della fama,
pago di sè,
gonfia oscenamente le gote.
Una decadente bellezza
invade il mondo,
soltanto le ignobili verità sono credute,
cresce delle automobili il numero
e l'insulsa velocità frantuma le anime.
Si costruiscono edifici immani,
ma crollano le grandi cause,
le finestre sono rischiarate da luci al neon
dei desideri insoddisfatti,
un mattino dopo l'altro
sorge un sole opaco di smog,
ottusi sono i sentimenti,
smussati gli angoli acuti.
Le anime appassionate e virili
abbandonano la terra,
torbido sangue ristagna nella pace,
secco e inaridito
non zampilla più nella sua purezza.
Chi volava nel cielo ha le ali spezzate,
mentre le termiti dileggiano
la gloria immortale.
In simili giorni,
perchè mai Sua Maestà
diviene un uomo comune?
(by Bonna)
19/11/95
Come schegge impazzite
le vite umane
si sparpagliano per i campi
di questa mera terra desolata
battuta dai venti,
dall'uragano,
dall'odio dell'uomo.
Suona un flauto
sulla collina,
tra gli sterpi,
le ceneri.
Eterne grida di morte.
24/10/96
Tu vendi illusioni.
20/01/97
Nella sua stanza d'albergo
si divertiva ad accendere e spegnere la luce,
mentre la sua immagine
compariva e scompariva sul vetro della finestra.
Era posto di fronte ad una decisione difficile.
Ogni sua azione era condizionata da una scelta,
ma ogni scelta implicava una rinuncia
e ogni non-scelta lo imprigionava nel dolore.
La notte penetrava la pelle in attesa della mattina.
Ogni mattina era un ricordo della notte precedente.
3/02/97
Diagonale Temporale.
15/03/97
Con schemi precisi
costruimmo castelli di sabbia,
ma il mare ce li portò via.
29/04/97
Oggi ci scommettiamo l'esistenza di Dio.
15/11/97
Nel mio viaggio dall'anarchia
al governo istituzionale,
mi accorsi dei vagabondi
ed imparai ad evitarli.
Un cosa che scrissi qualche tempo fa...racchiude il momento attuale che
sentivo già in me...
27/10/00
Facoltative presenze
cadenzate dagli spostamenti di denaro.
Orge di lavoro
mutanti il suo naturale concepimento
per la costruzione dell’esistere quotidiano
in puro strumento di difesa
proiettato nelle viscere occidentali.
Nel marasma artificiale
una disarmonica concezione del tempo,
la distruzione dello spazio intermedio di convivenza,
tanta colpevole indifferenza.
Cercavo solo una qualche donna da infrangere,
ma ogni erezione nascondeva una sua utopia di fondo
o una bottiglia di alcool entro cui nascondersi. *
Ne rimangono solo travi portanti
che non sorreggono più nulla.
Il vento non può soffiare
dove sussiste una pur vaga assenza di rilievi.
Per cui me ne andai
mai transfuga delle vie dismesse,
carico di fisionomie contadine
e di tante piccole inerzie da portare a compimento:
pane di montagna, farina di castagne,
odore di legna umida e di pareti affumicate,
borbottio di vecchio.
* (metaf. Del sistema sovietico)
(metaf. Altri sistemi mondiali antiocc.)
Una poesia da Max:
AMICIZIA
Molte persone entreranno ed usciranno dalla tua vita, ma soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore. Per trattare te stesso usa la testa; per trattare gli altri usa il tuo cuore. La (parola) collera è più corta soltanto di una lettera di pericolo. Se qualcuno ti tradisce una volta, è un suo errore; se qualcuno ti tradisce due volte, è un tuo errore. Grandi menti discutono d'idee; menti mediocri discutono di eventi; piccole menti discutono di persone. Chi perde denaro, perde molto chi perde un amico, perde molto di più; chi perde la fede, perde tutto. Giovani ragazzi belli sono casi naturali, ma persone anziane belle sono lavori d'arte. Impara dagli errori degli altri. Non puoi vivere così a lungo per farli tutti da te. Amici, tu ed io.. tu portasti un altro amico.. e così fummo in tre.. Iniziammo il nostro gruppo il nostro circolo di amici.. e come il cerchio non c'è inizio o fine.. ieri è storia.
1992, Cannibalismo
Nei piatti lucide ossa spolpate tondeggianti e rosate ammiccano sulla linda tovaglia gocce di sangue si allargano lo schermo lampeggia mentre sgranocchiati alla luce soffusa di lampade teneri corpi di bambini deformi ormai vuoti di carne gridano un interminabile silenzio. Addormentate le coscienze si adagiano molli su soffici poltrone mentre lo stomaco sazio digerisce.1992, The burned turkey
Che la memoria conservi Quanto l’anima ha cancellato Un cielo stupefatto del suo colore brillante e dolcemente cullato dai tenui fili di luce tracciati dal sole in una trama segreta, rossa e riarsa la terra assiste al gioco e bramosa partecipa l’aria col suo lieve tremore. Adesso saette impazzite percorrono l’aria e rombi accompagnano Il fuoco, una lunga striscia di nere formiche dall’antico, ormai vago, profilo umano osserva immobile il suo ultimo alito gelato liquefarsi e dilavare la terra. Nessuno può guardarle negli occhi, forse per questo scuri uccelli spazzini han beccato e scavato le orbite ora lucide. Vorrei, ipocrita, esser fra loro per non guardare me stesso all’infinito annerito e riverso.by Enrico
Se io potessi vivere nuovamente la mia vita nella prossima cercherei di commettere più errori. Non tenterei di essere tanto perfetto, mi rilasserei di più sarei più stolto di quello che sono stato, in verità prenderei poche cose sul serio. Correrei più rischi, viaggerei di più, scalerei più montagne, contemplerei più tramonti e attraverserei più fiumi, andrei in posti dove mai sono stato, avrei più problemi reali e meno problemi immaginari. Io sono stato una di quelle persone che vivono sensatamente, producendo ogni minuto della vita. E’ chiaro che ho avuto momenti di allegria, ma se tornassi a vivere, cercherei di avere soltanto momenti buoni. Perché di questo è fatta la vita, solo di momenti da non perdere. Io ero una di quelle persone che mai andavano da qualche parte senza un termometro, una borsa d’acqua calda, un ombrello e un paracadute: se tornassi a vivere, viaggerei più leggero. Se io potessi tornare a vivere, comincerei ad andare scalzo all’inizio della primavera e continuerei così fino alla fine dell’autunno. Girerei più volte nella mia strada, contemplerei più aurore e giocherei di più con i bambini. Se avessi un’altra volta la vita davanti... Ma, vedete, Ho ottantacinque anni e non ho un’altra possibilità. l. Jorge Borges
CHI MUORE Ode alla Vita (da Fabia)
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e non cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare. Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.Pablo Neruda
Se avessi un pezzo di vita
Il saluto di Gabriel Garcia Marquez
"Se per un istante Dio dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi regalasse un pezzo di vita,
probabilmente non direi tutto quello che penso, ma sicuramente penserei molto a quello che dico.
Darei valore alle cose, non per quello che valgono, ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di piu';
capisco che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi, perdiamo sessanta secondi di luce.
Mi attiverei quando gli altri si fermano, e mi sveglierei quando gli altri si addormentano.
Ascolterei quando gli altri parlano e mi godrei un buon gelato di cioccolata.
Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei in maniera semplice, mi sdraierei beato al sole,
lasciando allo scoperto non solo il mio corpo ma anche la mia anima.
Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l'uscita del sole.
Dipingerei sulle stelle un sogno di Van Gogh, una poesia di Benedetti, e una canzone di Serrat;
sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Annaffierei con le mie lacrime le rose,
per sentire il dolore delle loro spine e l'incarnato bacio dei loro petali...
Dio mio, se avessi un pezzo di vita...
non lascerei passare un solo giorno senza ricordare alla gente che le voglio bene, che l'amo.
Convincerei ogni donna e ogni uomo che sono i miei preferiti
e vivrei innamorato dell'amore.
Agli uomini dimostrerei quanto sbagliano nel pensare che si smette di innamorarsi quando si invecchia,
senza sapere che si invecchia quando si smette di innamorarsi.
Ad un bambino darei delle ali, ma lascerei che impari a volare da solo.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma con la dimenticanza.
Tante cose ho imparato da voi, uomini...
Ho imparato che tutto il mondo vuole vivere in cima alla montagna,
senza sapere che la vera felicita' e' nella maniera di salire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato prende col suo piccolo pugno, per la prima volta, il dito di suo padre,
l'ha afferrato per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare un altro uomo dall'alto,
soltanto quando deve aiutarlo ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, anche se piu' di tanto non mi serviranno,
perche' quando leggerete questa lettera staro' morendo, infelicemente".
Gabriel García Márquez
by Paolo