I
fondamentali del conto corrente
Le
spese o commissioni
È
senza dubbio il problema più sentito per
chi possiede o intende aprire un conto
corrente.
Si ricorda brevemente che è sempre meglio
concordare con la banca l‘apertura o le
condizioni di un „conto
convenzionato“. Se ciò non fosse
possibile è bene cercare di aver chiaro
da subito quale sarà il corrispettivo per
ciascuna voce di spesa.
Riepiloghiamo le principali:
- spese di registrazione, per
singola scrittura: a volte la banca offre
un certo numero – es. 30 al trimestre -
di operazioni „gratuite“; oltre questo
forfait, si paga un certo importo per
operazione, ad es. anche fino a 1,5 euro;
in altri casi la banca fa pagare un canone
mensile, semestrale o annuale che include
un numero illimitato di operazioni;
- spese per l‘esecuzione delle
operazioni, es. spese per eseguire un
bonifico, spese per prelevare con il
bancomat o la carta di credito o per
effettuare un pagamento POS, spese per
eseguire il pagamento di un ordine
permanente, di una domiciliazione di
utenza, di una fattura, spese per
l‘emissione di un assegno ecc...:
variano da banca a banca;
- spese annuali della carta
(pago)bancomat: vi sono banche che le
fanno pagare, altre no;
- spese di invio dell‘estratto conto:
l‘estratto può essere richiesto a mese,
a trimestre, a semestre o anche una volta
all‘anno;
- spese di custodia titoli, se si
possiede anche un conto titoli;
- spese postali per invio di
comunicazioni
Le
altre spese
-
spese di chiusura periodica:
vengono addebitate al cliente alla fine di
ciascun anno solare o di ciascun periodo
intermedio in cui sia avvenuto il
conteggio di interessi e spese;
- commissione di massimo scoperto
trimestrale: commissione che viene
addebitata dalla banca sulla punta massima
di scoperto (conto in rosso o conto
affidato) raggiunta dal cliente nel
trimestre precedente. È in genere dello
0,125% al trimestre.
- spese di estinzione definitiva del
rapporto: odiosa penale introdotta di
recente da varie banche, che viene fatta
pagare al cliente al momento in cui questi
„chiude“ definitivamente il conto. Può
aggirarsi anche intorno ai 70-80 euro. Noi
la consideriamo come un‘iniqua e
vessatoria condizione e come tale
invitiamo gli utenti a contestarla, anche
ricorrendo se del caso al Giudice;
- bollo sull‘estratto conto: è
in pratica una tassa di possesso del
conto. Costa euro 25,56 all‘anno,
importo che può anche essere suddiviso in
quote trimestrali (6,39 euro a trimestre).
Attenzione: il bollo si paga anche sul
possesso di un conto titoli collegato!
I
tassi di interesse attivi per il cliente -
passivi per la banca:
Attualmente molto bassi (fra lo 0 ed il 2%
netto*, a parte quelli di alcuni conti
online, che sono più alti. Si tratta però
in genere o di conti di
deposito-investimento oppure di conti
correnti soggetti a particolari
condizioni). La remunerazione sui conti
serve, oggi, a compensare a malapena
l‘ammontare delle spese di gestione
sopra viste. In molti casi neppure a
quello. Ergo: oggi chi possiede un conto,
invece che ricevere interessi, paga per il
servizio offerto dalla banca! Una volta
non era così...
* gli interessi attivi su c/c sono
soggetti ad una ritenuta d‘imposta del
27%!
Le
domande più frequenti
- Puó la banca modificare in peggio le
condizioni – commissioni, valute, tasso
d‘interesse - inizialmente pattuite? Sì,
e può farlo senza dare comunicazione
diretta al cliente, almeno per quanto
riguarda le condizioni riguardanti tutta
la clientela o una categoria di utenti e
non il singolo cliente soltanto. In tale
ultimo caso la banca deve comunicarle per
iscritto al cliente. Per quelle
riguardanti tutta la clientela basta
invece che la variazione venga pubblicata
sulla Gazzetta Ufficiale. In genere la
banca ne dà comunque notizia al cliente
in occasione dell‘invio del primo
estratto conto e la variazione opera
retroattivamente. Vi è la possibilità
però di recedere dal contratto entro 15
giorni dalla comunicazione, chiedendo che
la liquidazione avvenga dietro
applicazione delle vecchie condizioni.
- Entro quanto tempo bisogna contestare
l‘estratto conto? La legge prescrive
che in mancanza di opposizione scritta da
parte del cliente, le risultanze contabili
degli estratti conto si intendano
approvate trascorsi sessanta giorni dal
ricevimento.
Tuttavia, nel caso di errori di
scritturazione o di calcolo, omissioni o
duplicazioni il cliente può proporre
impugnazione nel termine di 10 anni di
prescrizione ordinaria dalla data di
ricevimento degli estratti. Tale
previsione vale anche a favore della
banca.
- I conti correnti non utilizzati:
conviene chiuderli perché costano anche
se non utilizzati!
- Il tasso di usura per gli interessi
passivi: si confronti ogni tre mesi la
"tabella
tassi d'usura"
- I limiti di prelievo della carta
bancomat e di utilizzo del pagobancomat (pos):
in genere variano da cliente a cliente e
vanno da un minimo di 500 euro ad un max.
di 2000 euro al mese. Attenzione - al
cliente è concesso un limite di prelievo
mensile per il bancomat più un limite di
utilizzo mensile per il pagobancomat:
soprattutto per i più giovani esiste
quindi il concreto rischio di finire in
rosso, se non si usa la carta con
attenzione.
- Lo scoperto sul conto (conto in
rosso) costa caro. I tassi possono,
infatti, arrivare fino al 14%! Meglio
concordare con la banca un piccolo fido di
1000 – 2000 euro: così si pagano meno
interessi passivi
- I conti online: possono essere
conti operatvi e/o conti di deposito. Se
conti di deposito, gli interessi offerti
sono molto competitivi rispetto a quelli
di un normale conto corrente. È tuttavia
da verificare se gli interessi
inizialmente offerti rimangono tali anche
con il passar del tempo. Anche per tali
conti esiste infatti sempre la possibilità
per la banca di modificare unilateralmente
ed in qualsiasi momento le condizioni del
conto.
Le
valute
Le principali riguardano
-
I
versamenti in contanti: valuta lo
stesso giorno del versamento
-
I
prelevamenti e gli addebiti di
pagamento: valuta lo stesso giorno
-
I
bonifici in entrata/a credito: valuta
giorno dell‘accredito o altra valuta
assegnata dall‘ordinan-te
-
I
bonifici in uscita/a debito: valuta lo
stesso giorno di esecuzione
(possibilità però di retrocessione
da uno a più giorni in caso di valuta
fissa a favore del beneficiario)
-
Accredito
di assegni circolari della stessa
banca: stesso giorno del versamento
-
Accredito
di assegni circolari di altra banca:
dipende se l‘assegno è su
„piazza“ oppure „fuori piazza“
(si perdono anche 6/7 giorni di valuta
se l‘assegno è fuori piazza)
-
Accredito
di assegni bancari tratti sulla stessa
filiale: stesso giorno del versamento
-
Accredito
di assegni bancari di altra filale o
altra banca: dipende se l‘assegno è
su „piazza“ oppure „fuori
piazza“
Altri
nostri consigli:
- Contrattate sempre con la Vs. banca le
condizioni del conto; se la banca apporta
delle modifiche in senso negativo, fatevi
avanti e reclamatene di migliori!
- Verificate in particolare l‘ammontare
delle commissioni; gli aumenti sono
diventati una costante
- Nel caso di utilizzo della carta
(pago)bancomat, informatevi se oltre a non
pagare commissioni di prelievo o di
acquisto, siano gratuite anche le spese di
registrazione delle relative operazioni!
- Verificate con i fogli analitici presso
la banca la regolarità delle valute che
vi vengono applicate!
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