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Il Regolamento di Condominio

Che tipi di regolamento possono esistere? Quando questo diventa obbligatorio all'interno del condominio? 

I doveri dell' Amministratore
Le prestazioni ordinarie e straordinarie 

Maggioranze Assembleari


Cosa prevede il Codice Civile per garantire la validità delle deliberazioni

Le Tabelle Millesimali


Cosa sono? Come vengono calcolate? Possono essere modificate?

 

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Il Conto Corrente

   

I fondamentali del conto corrente

Le spese o commissioni

È senza dubbio il problema più sentito per chi possiede o intende aprire un conto corrente. 
Si ricorda brevemente che è sempre meglio concordare con la banca l‘apertura o le condizioni di un „conto convenzionato“. Se ciò non fosse possibile è bene cercare di aver chiaro da subito quale sarà il corrispettivo per ciascuna voce di spesa.

Riepiloghiamo le principali:
- spese di registrazione, per singola scrittura: a volte la banca offre un certo numero – es. 30 al trimestre - di operazioni „gratuite“; oltre questo forfait, si paga un certo importo per operazione, ad es. anche fino a 1,5 euro; in altri casi la banca fa pagare un canone mensile, semestrale o annuale che include un numero illimitato di operazioni;
- spese per l‘esecuzione delle operazioni, es. spese per eseguire un bonifico, spese per prelevare con il bancomat o la carta di credito o per effettuare un pagamento POS, spese per eseguire il pagamento di un ordine permanente, di una domiciliazione di utenza, di una fattura, spese per l‘emissione di un assegno ecc...: variano da banca a banca;
- spese annuali della carta (pago)bancomat: vi sono banche che le fanno pagare, altre no;
- spese di invio dell‘estratto conto: l‘estratto può essere richiesto a mese, a trimestre, a semestre o anche una volta all‘anno;
- spese di custodia titoli, se si possiede anche un conto titoli;
- spese postali per invio di comunicazioni

Le altre spese

- spese di chiusura periodica: vengono addebitate al cliente alla fine di ciascun anno solare o di ciascun periodo intermedio in cui sia avvenuto il conteggio di interessi e spese;
- commissione di massimo scoperto trimestrale: commissione che viene addebitata dalla banca sulla punta massima di scoperto (conto in rosso o conto affidato) raggiunta dal cliente nel trimestre precedente. È in genere dello 0,125% al trimestre.
- spese di estinzione definitiva del rapporto: odiosa penale introdotta di recente da varie banche, che viene fatta pagare al cliente al momento in cui questi „chiude“ definitivamente il conto. Può aggirarsi anche intorno ai 70-80 euro. Noi la consideriamo come un‘iniqua e vessatoria condizione e come tale invitiamo gli utenti a contestarla, anche ricorrendo se del caso al Giudice;
- bollo sull‘estratto conto: è in pratica una tassa di possesso del conto. Costa euro 25,56 all‘anno, importo che può anche essere suddiviso in quote trimestrali (6,39 euro a trimestre). Attenzione: il bollo si paga anche sul possesso di un conto titoli collegato!

I tassi di interesse attivi per il cliente - passivi per la banca:


Attualmente molto bassi (fra lo 0 ed il 2% netto*, a parte quelli di alcuni conti online, che sono più alti. Si tratta però in genere o di conti di deposito-investimento oppure di conti correnti soggetti a particolari condizioni). La remunerazione sui conti serve, oggi, a compensare a malapena l‘ammontare delle spese di gestione sopra viste. In molti casi neppure a quello. Ergo: oggi chi possiede un conto, invece che ricevere interessi, paga per il servizio offerto dalla banca! Una volta non era così...
* gli interessi attivi su c/c sono soggetti ad una ritenuta d‘imposta del 27%!

Le domande più frequenti


- Puó la banca modificare in peggio le condizioni – commissioni, valute, tasso d‘interesse - inizialmente pattuite? Sì, e può farlo senza dare comunicazione diretta al cliente, almeno per quanto riguarda le condizioni riguardanti tutta la clientela o una categoria di utenti e non il singolo cliente soltanto. In tale ultimo caso la banca deve comunicarle per iscritto al cliente. Per quelle riguardanti tutta la clientela basta invece che la variazione venga pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. In genere la banca ne dà comunque notizia al cliente in occasione dell‘invio del primo estratto conto e la variazione opera retroattivamente. Vi è la possibilità però di recedere dal contratto entro 15 giorni dalla comunicazione, chiedendo che la liquidazione avvenga dietro applicazione delle vecchie condizioni.
- Entro quanto tempo bisogna contestare l‘estratto conto? La legge prescrive che in mancanza di opposizione scritta da parte del cliente, le risultanze contabili degli estratti conto si intendano approvate trascorsi sessanta giorni dal ricevimento.
Tuttavia, nel caso di errori di scritturazione o di calcolo, omissioni o duplicazioni il cliente può proporre impugnazione nel termine di 10 anni di prescrizione ordinaria dalla data di ricevimento degli estratti. Tale previsione vale anche a favore della banca.
- I conti correnti non utilizzati: conviene chiuderli perché costano anche se non utilizzati!
- Il tasso di usura per gli interessi passivi: si confronti ogni tre mesi la "tabella tassi d'usura"
- I limiti di prelievo della carta bancomat e di utilizzo del pagobancomat (pos): in genere variano da cliente a cliente e vanno da un minimo di 500 euro ad un max. di 2000 euro al mese. Attenzione - al cliente è concesso un limite di prelievo mensile per il bancomat più un limite di utilizzo mensile per il pagobancomat: soprattutto per i più giovani esiste quindi il concreto rischio di finire in rosso, se non si usa la carta con attenzione.
- Lo scoperto sul conto (conto in rosso) costa caro. I tassi possono, infatti, arrivare fino al 14%! Meglio concordare con la banca un piccolo fido di 1000 – 2000 euro: così si pagano meno interessi passivi
- I conti online: possono essere conti operatvi e/o conti di deposito. Se conti di deposito, gli interessi offerti sono molto competitivi rispetto a quelli di un normale conto corrente. È tuttavia da verificare se gli interessi inizialmente offerti rimangono tali anche con il passar del tempo. Anche per tali conti esiste infatti sempre la possibilità per la banca di modificare unilateralmente ed in qualsiasi momento le condizioni del conto.

Le valute


Le principali riguardano

  • I versamenti in contanti: valuta lo stesso giorno del versamento

  • I prelevamenti e gli addebiti di pagamento: valuta lo stesso giorno

  • I bonifici in entrata/a credito: valuta giorno dell‘accredito o altra valuta assegnata dall‘ordinan-te

  • I bonifici in uscita/a debito: valuta lo stesso giorno di esecuzione (possibilità però di retrocessione da uno a più giorni in caso di valuta fissa a favore del beneficiario)

  • Accredito di assegni circolari della stessa banca: stesso giorno del versamento

  • Accredito di assegni circolari di altra banca: dipende se l‘assegno è su „piazza“ oppure „fuori piazza“ (si perdono anche 6/7 giorni di valuta se l‘assegno è fuori piazza)

  • Accredito di assegni bancari tratti sulla stessa filiale: stesso giorno del versamento

  • Accredito di assegni bancari di altra filale o altra banca: dipende se l‘assegno è su „piazza“ oppure „fuori piazza“

Altri nostri consigli:


- Contrattate sempre con la Vs. banca le condizioni del conto; se la banca apporta delle modifiche in senso negativo, fatevi avanti e reclamatene di migliori!
- Verificate in particolare l‘ammontare delle commissioni; gli aumenti sono diventati una costante
- Nel caso di utilizzo della carta (pago)bancomat, informatevi se oltre a non pagare commissioni di prelievo o di acquisto, siano gratuite anche le spese di registrazione delle relative operazioni!
- Verificate con i fogli analitici presso la banca la regolarità delle valute che vi vengono applicate!

 

Fonte Centro Tutela Consumatori

 
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L'Assicurazione del Fabbricato


Cosa bisogna conoscere della polizza per i fabbricati in condominio.

Il Conto Corrente


Le spese e le commissioni, i tassi attivi e passivi.Tutto quello che bisogna sapere per effettuare una scelta consapevole.

Animali in Condominio

E' possibile tenere animali domestici? Il vicino si lamenta che fare?

Ecco alcune sentenze relative a queste problematiche comuni. 

La ripartizione delle spese tra proprietario ed inquilino

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