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Letto sui giornali:

- "Cacceremo la Tirrenia!". Detto da Pili (Candidato alla Presidenza della Regione Sardegna per il centro destra) all'Unione Sarda. Non vorrei commentare, ma mi sembra un'affermazione un po' azzardata. Ne riparleremo se sarà eletto!


26/06/1999, APPURATO PERSONALMENTE

Disastro Ecologico a Cabras!

Per cause ancora sconosciute, si parla di un'alga "killer" e di mancanza di ossigeno (Ma secondo me e tanti altri potrebbero entrarci i pesticidi usati nelle risaie in prossimità dello stagno) si è verificata una moria, di dimensioni apocalittiche, dei pesci nello stagno di Cabras (OR).

Il disastro ha dimensioni talmente grandi che il fetore dei pesci in putrefazione, agevolato dal maestrale (vento molto frequente in Sardegna), si è potuto percepire a trenta chilometri di distanza! i danni economici, oltre all'inestimabile danno ecologico, risultano essere superiori ai trenta miliardi. I famosi muggini di Cabras, le anguille ma anche i pesci più pregiati: spigole e orate, sono praticamente scomparsi dallo stagno. Va tenuto conto del fatto che lo stagno era il sostentamento economico di più di trecento famiglie di Cabras, città di pescatori da sempre. Biologi e tecnici del settore stanno cercando di risalire alle cause di questo disastro. Il sindaco di Cabras ha chiesto che sia riconosciuto lo stato di calamità naturale.

 


3-4-5 luglio 1999

Nel monte Grighine e in agro di Ruinas

Danni incalcolabili provocati dagli incendi

I Piromani, ma il termine mi sembra troppo benevolo, li chiamerei criminali perché altro non sono, si sono scatenati anche quest'anno provocando incendi di dimensioni paurose, che stanno trasformando in un immenso rogo la Sardegna. A farne maggiormente le spese in questi giorni è stato il monte Grighine che ha arso per ben tre giorni, ricordando un altro pauroso incendio che devastò il monte (allora un bellissimo bosco di pini) nel 1983.

Il fuoco agevolato da temperature da tropico e alimentato da un potente scirocco, ha praticamente incenerito il Grighine nei territori di Mogorella, Villaurbana, Siamanna, Siapiccia fino a lambire Allai (circa 3000 ettari). Solo il continuo operare degli aerei Canadair e degli elicotteri ha impedito che i danni (Già terribilmente imponenti) assumessero dimensioni ancora più grandi. Contemporaneamente si sviluppava un altro incendio di grandi dimensioni e intensità, che partiva dal territorio di Villasantantonio e si dirigeva rapidamente verso Ruinas, lasciando dietro di se ettari ed ettari di territorio boscato incenerito. Anche in questo caso, prima che arrivassero gli aerei e gli elicotteri, le fiamme hanno potuto svolgere la loro opera distruttiva che certo non contribuirà a dare respiro alle zone più povere e degradate dell'alta Marmilla.

A questo punto è ovvio porsi alcuni interrogativi: come mai al 5 luglio non sono ancora state attivate le squadre locali antincendio? Come mai la Sardegna, che è una delle regioni da sempre più esposte al problema degli incendi, non si dota di aerei ed elicotteri propri, invece di continuare una battaglia già persa in partenza con tre Canadair , che tra l'altro non le appartengono?

 


12 - 14 novembre 1999

ALLUVIONE IN SARDEGNA!

Dopo mesi di siccità, e dopo aver scomodato anche i Santi affinché piovesse, ecco finalmente l'acqua in Sardegna. Ma forse se non avesse piovuto sarebbe stato meglio. Parlo dell'immane quantità d'acqua che si è riversata improvvisamente sulla zona di Cagliari e nel Sarrabus: un'alluvione che ricorderemo per un pezzo. A farne le spese sono stati, soprattutto gli abitanti di Capoterra, Assemini, Villasor (Nel cagliaritano) e S. Vito nel Sarrabus. Si parla di danni a cose e animali, per più di mille miliardi. L'inondazione ha lasciato sul campo anche due vittime: un sindacalista, rimasto intrappolato con la sua auto, e una giovane madre morta dopo aver salvato la sua piccola. Numerose le famiglie rimaste senza casa, e i pastori privati dei loro beni di sostentamento: le pecore, che sono rimaste vittime dell'inondazione, a migliaia. La dichiarazione di stato di calamità naturale è stata ovvia e scontata, gli abitanti delle zone colpite attendono con ansia gli aiuti economici. C'è da sperare che in questa terra martoriata, normalmente dalla siccità, e in questo caso dall'alluvione venuta dal cielo, si ponga fine anche all'alluvione politica. Dopo più di cinque mesi dalle elezioni regionali, siamo ancora senza un governo che amministri la nostra isola. C'è da auspicare che i politici sardi rimangano scossi da questo triste evento e la smettano di agire soltanto in funzione della poltrona a cui ambiscono, fregandosene altamente della triste situazione in cui versa la Sardegna, e della dignità dei sardi.


2 GIUGNO 2000, LA LEGENDA A CAGLIARI: BOB DYLAN


NOVEMBRE 2000

BLUE TONGUE

Dal mese di agosto in Sardegna impazza "Blue Tongue" (Lingua Blu), che non è un virus informatico, ma una malattia che colpisce gli ovini.

La malattia, una forma di febbre catarrale, viene contagiata da una zanzara che infetta tutti gli animali colpiti. A rischio il patrimonio ovino sardo (Una delle maggiori risorse dell'isola), 200.000 capi abbattuti finora! Come al solito i nostri politici hanno aspettato che la malattia devastasse, prima di prenderla seriamente, nonostante le prime avvisaglie si siano avute più sei mesi fa! 

Il blu (Colore dei puffi) ben si addice a chi ha avuto colpe gravissime in tutta questa situazione.

Come se non bastasse la decimazione delle greggi, è a rischio anche la vendita degli agnelli per il periodo delle feste di fine anno: altra mazzata per i pastori sardi!

 

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